La domenica era l'unico giorno che non lavoravo.
Potevo dormire fino a tardi... che bello! Era il 12 febbraio, mi ero ambientata benissimo all'interno della scuderia, tutti erano molto simpatici con me, ma prima di tutto erano seri e professionali.
Quella mattina stavo beatamente dormendo quando qualcosa andò contro la tapparella, mi alzai borbottando infuriata e andai a controllare. Alzai la tapparella e appena misi a fuoco l'esterno, dato che la luce che filtrò mi diede fastidio agli occhi, notai che aveva nevicato, ero felicissima, ma improvvisamente una palla di neve andò ad impattare vicino alla finestra, sfiorandomi.
«Finalmente sono riuscito a svegliarti, non riuscivo a prendere la tapparella!» era Mick, stavo molto legando con lui «e ho fatto infuriare anche i tuoi vicini» rise
«ma citofonarmi no eh» gli feci notare
«non volevo che ti svegliassi con il citofono...» rispose Mick che fece una pausa « ... è strano vederti spettinata»
« è strano non vederti con il cappello ferrari- gli urlai
« eh si»
«mi vado a preparare, dammi al massimo 20 minuti»
«non un minuto in più eh»Un quarto d'ora dopo scesi, ma dov'era andato a finire Mick? Perfetto. Incominciai a chiamarlo, ma di lui nessuna traccia e non rispondeva.
«Sono qui!» urlò improvvisamente dal parchetto davanti casa nostra. Lo trovai per terra a fare l'angelo di neve.
«ah» disse Mick quando mi vide «ti stavo aspettando... ehm andiamo a fare colazione?»
«va bene, basta che stavolta non mi rubi il cornetto»
«nono» disse Mick mettendosi a ridere «Anzi te lo prometto, questa mattina ti pago io la colazione»
«Ottimo direi, andiamo al bar?» gli diedi una mano per rialzarsi, ma invece lui mi buttò per terra accanto a lui «ti odio» esclamai «sembri un bambino certe volte» dissi rialzandomi
«so che sei sarcastica» alzò gli occhi al cielo « mi avrai detto questa cosa tipo 10 volte questa settimana»
«beh perché non sei un bambino?»
«allora anche tu lo sei, abbiamo la stessa età»
«touché» risposi e Mick mi abbracciòArrivammo al Maranello cafè, sempre pieno di impiegati della Ferrari, e anche di fan. Qui nel 2019 avevo incontrato Sebastian, il mio idolo, che poi ho rincontrato altre due volte a Monza; quest'anno vedrò Sebastian ogni 2 per 3 quindi sono felicissima al solo pensiero.
Mick, come promesso, mi offrì la colazione, e dopo averla presa, ci sedemmo ad un tavolino accanto alla vetrata, dove si vedeva la parte inferiore di Maranello e le campagne circostanti, che erano completamente innevate.
In questo periodo, non c'era quasi nessuno, serebbero ricomparsi tutti tra qualche giorno per la presentazione Ferrari: Francesco e Raven erano andati a Milano, Charles e Giada erano tornati a Monaco; eravamo solo io e Mick a quel tavolino.
Molti fan di avventarono su di lui come avvoltoi, lui sempre gentilissimo accontentò tutti, un ragazzo, di circa 16 anni disse «Oh finalmente hai trovato una ragazza, certo è bella ma c'è di meglio» Mick si accigliò e disse «Lei è perfetta così» subito dopo mi andò di traverso il cornetto, tossì, Mick si girò e disse «perché non è vero????» bevvi un sorso di cappuccino, ma mi rimase senza accorgermi un baffo di schiuma, e feci spallucce Mick rise, a quella scena e alla mia goffagine.
Dopo la colazione andammo a fare un giro a Maranello, per vedere il suo fascino anche con la neve. Come al solito era bellissima.
«wow che spettacolo» dissi scattando delle foto
«anche questo» disse Mick, mi girai e lui mi lanciò una palla di neve in faccia
«ti odio!» gli dissi rilanciandogli una palla di neve, bene da lì sfociò una battaglia a palle di neve che Maranello ricorderà per sempre.Io e Mick passammo tutto il giorno insieme e per concludere la giornata decidemmo di prendere una pizza e mangiarla a casa di Mick, vedendo una replica Italia's got talent, ci divertimmo tanto, ridemmo tantissimo per un ragazzo che faceva battute; poi vedemmo un film, Segnali dal futuro, ma mi addormentai sul divano, sentii poi qualcosa avvolgermi, era Mick con una coperta, infine mi diede un bacio sulla guancia.
«Notte Lara»
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Lost In You ||Mick Schumacher [in Revisione]
Fanfiction"Perché le stelle sono così belle?" domandai ammirata alla vista di quello spettacolo. "perché l'universo senza di loro non è un granché" rispose mick "e tu sei parte di loro"