Capitolo 1

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Venerdì 4 Gennaio




"E dovrei sorridere perché siamo amici?"


Zhan Zheng Xi non riusciva a togliersi dalla mente quelle parole.
A dirle, seppur tra gli effetti dell'alcol e del sonno, era stato Jian Yi, colui che aveva sempre pensato fosse il suo migliore amico, pur con tutte le difficoltà e incomprensioni che il loro rapporto poteva aver vissuto.
Forse in parte era stata anche colpa sua, della distanza che aveva nuovamente messo tra loro nel momento in cui era ricomparso nella sua vita, tanto improvvisamente come ne era sparito.
Proprio non riusciva a capire? Si rendeva vagamente conto delle cose che gli erano passate per la testa quando così, dall'oggi al domani, non era più stato in grado di vederlo, sentirlo o anche solo rimproverarlo per i suoi comportamenti infantili?
Se dapprima il senso di preoccupazione e ansia l'avevano divorato, con il tempo era sopraggiunta una rassegnata delusione seguita da un senso di abbandono mai provato prima d'allora.
Jian Yi era stato un vero egoista e questo non glielo aveva ancora perdonato.
E ora si permetteva anche di sputargli in faccia quelle parole che facevano più male di un pugno in pieno stomaco.
Ma era stata soprattutto l'espressione del suo volto, indurita da un conflitto interno di sentimenti, a rimanergli particolarmente impressa.
Gli occhi di Yi erano lucidi, probabilmente non solo per la gran quantità di alcol che aveva in corpo, ma colmi di una frustrazione e severità inconsuete.
Le guance lievemente arrossate, la mascella nervosamente contratta. Gli era parso diverso, ferito da chissà cosa.
Al solo pensarci Xi strinse i pugni per la rabbia.



"Hey, dormi! Sei ubriaco"

Lo aveva ammonito in quel modo, dopo averlo accompagnato a casa.
Jian Yi si era lasciato cadere sul divano e lo aveva preso per la giacca cercando di tirarsi dietro anche lui, cosa che lo aveva irritato parecchio. Già era poco gestibile da sobrio ma da ubriaco era anche peggio.
E come se non bastasse aveva iniziato a biascicare cose senza senso.

"Perché non vuoi dormire con me fratello Xixi? Non sei mio amico tu?" aveva detto, sollevando per un attimo la schiena.

Per tutta risposta lui si era limitato a fissarlo, alzando perplesso un sopracciglio.

"Dai rispondimi!" aveva poi insistito ancora l'altro in modo lamentoso, prendendo il cuscino e iniziando a sfregarci sopra la faccia.

"Ovvio che sono tuo amico!" Xi aveva risposto quasi per esasperazione.

Yi si era staccato dal cuscino e lo aveva guardato dritto negli occhi.
Il suo volto si era fatto estremamente serio e duro.

"E dovrei sorridere perché siamo amici?"

A Zhan Zheng Xi si era fermato il cuore in quell'istante.
Non aveva saputo ribattere.



I suoi pensieri vennero interrotti dalla vibrazione del cellulare: era un messaggio di Jian Yi.

"Hey, più tardi andiamo a mangiare qualcosa insieme?"

Sembrava che l'effetto della sbornia della sera prima gli fosse passata.
Xi, con ancora il telefono tra le mani, sollevò lo sguardo al cielo grigio di gennaio.
Inizialmente indeciso se rispondere o meno, finì per inviare un semplice 'Okey, ci vediamo davanti alla stazione alle sette'.

Il telefono vibrò ancora e il ragazzo gli gettò un'occhiata rapida prima di tornare a guardare fuori dalla finestra.
Si sentiva confuso, arrabbiato, triste e pieno di altri sentimenti a cui non riusciva a dare un nome.
Perché doveva sempre essere tutto così complicato? Loro due così vicini, avevano finito per allontanarsi inevitabilmente l'uno dall'altro e Xi aveva l'impressione che quella distanza fosse ormai impossibile da colmare.
Per quanto le cose apparentemente sembrassero come prima, in realtà non lo erano affatto. Erano entrambi cambiati, soprattutto Yi e questo lo spaventava anche più del dovuto.
Aveva bisogno di parlargli, anche se non gli piaceva tirare fuori argomenti che avrebbero messo in difficoltà e imbarazzo lui stesso per primo.

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