3

3.5K 250 137
                                    

Jungkook dormì a malapena un'oretta perchè la strada non era asfaltata bene e di conseguenza il pullman si muoveva parecchio.

Appena aprì gli occhi si accorse di avere la testa appoggiata sulla spalla sinistra del ragazzo accanto a lui. Immediatamente si alzò e si posizionò correttamente sul sedile sbadigliando. Aveva molto sonno. Si accorse che Taehyung stesse dormendo e decise di osservare meglio quello strano ragazzo. Aveva un viso ben proporzionato, armonioso, più bello della notte stellata di Van Gogh e del viandante sul mare di nebbia di Friedrich. Jungkook amava l'arte, e quel ragazzo gli faceva venire una voglia di prendere una matita e un blocco da disegno assurda. Desiderava seriamente che quello psicopatico ma bellissimo individuo gli facesse da modello.

I suoi capelli castani sembravano morbidissimi, e senza pensarci il moro iniziò a passarci le dita. In quel momento il castano aprì gli occhi, contornati da lunghe ciglia.
-Mi piace che qualcuno mi tocchi i capelli, ma soprattutto mi piace che mi vengano tirati mentre ci baciamo- disse il maggiore. Jungkook arrossì inverosimilmente, fino alla punta delle orecchie, e ritirò la mano.

Fissava le proprie scarpe, diventate improvvisamente interessanti, perchè non sostenava lo sguardo di Taehyung. Per quanto lo infastidisse, voleva davvero tirargli i capelli mentre si baciavano. Non gli andava proprio a genio, ma era semplicemente troppo bello.

Il castano guardò il ragazzo più piccolo, gli faceva tenerezza. Allungò la mano e gli prese il viso, costringendolo a voltarsi e a fissarlo negli occhi, con un sorriso malizioso.
-Non reggi il mio incantevole sguardo piccolo?- disse spavaldo.

Il minore inchiodò gli occhi grandi da cerbiatto in quelli del castano, ma dopo pochi secondi (che gli sembrarono un'eternità) riabbassò lo sguardo.

-Ah, sei proprio carino, così piccolo e innocente-.

Jungkook sussultò. Il maggiore credeva davvero che fosse un bambino piccolo, scuola casa e chiesa? Si sbagliava di grosso. Anche se era vergine aveva parecchie fantasie. Decise di portare avanti ancora un po' la recita.

Di certo il suo outfit aiutava, in quella situazione. Pantaloncini bianchi corti, molto corti,  ed un maglioncino rosso leggero. Jungkook era una contraddizione vivente. A volte metteva marcata matita nera intorno agli occhi e gli anfibi, altre delle camicette dai colori pastello. A volte ascoltava i Nirvana e i Metallica, altre gli Exo e gli Stray Kids.

Jungkook era diverso. Era paradossalmente incoerente. Ed era così fottutamente interessante agli occhi di Kim Taehyung.

That summer camp (Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora