1. Primo giorno

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I primi capitoli saranno un po' così, ma con l'andare avanti, la storia migliora e con quella anche il mio modo di scrivere.
(Scusate il disagio T^T)

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Primo giorno di scuola. Il giorno più ansiogeno dell'anno per tutti e io non sono da meno.

L'ansia di conoscere persone nuove e professori nuovi, il vagare in un posto mai visto, il non sapere cosa succederá.

Per fortuna non sarò solo in questo giorno tanto importante, insieme a me ci saranno i miei tre migliori amici: Yoongi, Namjoon e Hoseok.

Ci conosciamo dalle elementari, anche se quest'ultimo é arrivato più tardi, e abbiamo legato subito. Essendo abbastanza timido ci ho messo più tempo degli altri a relazionarmi, ma alla fine siamo diventati un bel gruppetto.

Namjoon é il leader del gruppo, si preoccupa molto per noi e non si fa mancare le ramanzine da padre di famiglia quando facciamo qualcosa di sbagliato.

Yoongi si mostra come una persona menefreghista e stronza, non aspettarti un particolare segno di affetto da lui, ma sa come farti capire che ci tiene ad una persona.

Hoseok é la persona più allegra ed esuberante che conosca, sa tirarci su il morale anche nelle giornate più nere, molto probabilmente senza di lui saremo persi.

<Jungkook, é pronta la colazione!> sento mia madre al piano di sotto, così mi avvio in cucina.

<Sei pronto per il primo giorno di scuola? Spero tu abbia preparato tutto.> ridacchia tentando di tranquilizzarmi, sono palesemente agitato.

<Non che ci fosse tanto da preparare, é pur sempre il primo giorno.> dico mentre, tremando leggermente, taglio i pancake che mia madre ha preparato. Trovo che questa donna sia la dea della pasticceria.

<Meglio provvedere a tutto e comunque-indica le mie mani tremanti-ti vedo tranquillo.> scherza facendomi ridere.

Mia madre é una donna da ammirare. É paziente e gentile, ma incredibilmente forte e decisa, é molto provvidente e sempre in movimento. Ne ha passate tante nella sua vita, eppure ha sempre un sorriso sul volto e la voglia di scherzare che adoro.

<In questo momento ho solo voglia di sotterrarmi per non andare a scuola.> mi porto un ritaglio di dolce in bocca, é davvero buono.

<Se non vai a scuola sarò io a sotterrarti.> ridiamo insieme, adoro questi momenti di spensieratezza che ho con lei, anche se ultimamente sono davvero rari, io sono impegnato con lo studio e lei con il lavoro.

<No,seriamente, é tardi. Ti conviene uscire di casa se non vuoi ritrovarti dentro una bara  sotto terra.> mi indica l'orologio appeso al muro della cucina che segna le 7:50.

<Oh cristo!> mi alzo dalla sedia e con uno scatto fulmineo vado verso le scale, raggiungo la mia camera per prendere lo zaino semi-vuoto e il telefono. Corro di sotto e per poco non cado dalle scale. Mi avvio verso la porta che apro velocemente.

<Non dimentichi qualcosa?> sento mia madre dietro di me che mi guarda con uno sguardo serio.

<Non credo...> mi tasto le tasche e faccio per aprire lo zaino, quando mia madre mi ferma.

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