Haikyuu OS

Ghiaccioli|| Multiship

Nishinoya aveva una seria dipendenza dai ghiaccioli. Era in grado di mangiarne sei o sette al giorno, raggiungeva la dozzina in estate. Nessuno sa quanta acqua colorata sia presente nel suo stomaco, né per quale motivo non sia rinchiuso sempre nel bagno. Una persona che invece aveva problemi con il bagno era Asahi. Diciamo che, nonostante il ragazzo fosse l'incarnazione stessa della dolcezza e dell'innocenza, alla fin fine era pur sempre un essere di genere maschile, e in quanto tale era naturale avesse dei... problemini, come li definiva lui. Ma essendo lui innocente non riusciva a cogliere il collegamento tra i suoi problemini e Nishinoya che avvolgeva con le sue labbra sottili il ghiacciolo e... OH ASAHI STA' FERMO DEVO FINIRE DI SCRIVERE DOVE VAI... Niente è corso al cesso.
Continuiamo.
Allora. Poniamo quest'ipotesi. Poniamo l'ipotesi che sia estate, che ci siano qualcosa come 40° nelle zone d'ombra e che nonostante tutto la squadra maschile di pallavolo del liceo Karasuno abbia in programma un pomeriggio di esercizi intensivi. Cosa che peraltro accadeva ogni estate e ogni giorno, ma sorvoliamo.
Ora consideriamo la variabile Nishinoya. La variabile N ha come caratteristica l'ossessione per i ghiaccioli. E fa un caldo porco. E aggiungiamo all'ipotesi il fatto che gli avessero appena regalato una borsa frigo meravigliosa con cui trasportare i suoi deliziosi ghiaccioli.
Ora. Potrebbe quasi sembrare una cosa normale, un ragazzo che porta degli innocenti ghiaccioli da condividere con i suoi amici. Ma bisogna considerare altre due variabili per capire a pieno il disagio che ci fu quel pomeriggio.
La prima: gli amici di cui stiamo parlando erano un gruppetto di ragazzi in balìa degli ormoni per lo più dalla dubbia sessualità.
La seconda: al negozio avevano finito (leggi: Nishinoya aveva finito) i ghiaccioli normali, ed erano rimasti soltanto quelli che noi italiani chiameremmo Calippo.
Non servere essere chissà quale fisico-matematico-astronomo-scienziato-che ne so per intuire che la cosa andrà a finire malissimo.
E infatti.
Il libero del Karasuno arrivò con venti minuti di ritardo, trascinandosi dietro la sua borsa frigo rosa come se fosse il più ambito dei trofei. Il capitano Daichi, già pronto a fargli una ramanzina da Oscar, si blocca interdetto. Yuu parla. Una bomba esplode nella palestra.

-ho portato i ghiaccioli!

Le prime due variabili a reagire alla pericolosa affermazione della variabile N sono Tanaka e Hinata, le due bombe a mano della squadra, che chiameremo variabile TR e variabile HS. La loro reazione è quella più ovvia: correre da N e saltargli addosso per prendere i gelati e rinfrescarsi. Ma N li schiva e stringe al petto la borsa manco ci fosse oro colato dentro.

-sono per tutti, idioti- TR e HS dopo qualche secondo realizzano, mentre un Kageyama selvatico esclama "EHI! SOLO IO POSSO CHIAMARE HINATA IDIOTA".

E fu così che pochi minuti dopo, la squadra del liceo si riunì vicino alla porta della palestra, la zona meno bollente dove si rischiava meno di sciogliersi insieme ai ghiaccioli, a consumare allegramente i propri gelati.
E questa potrebbe anche sembrare una reazione umana, normale, comune. E infatti lo è: non neghiamolo, anche noi avremmo mandato a quel paese l'allenamento e ci saremmo goduti quei dieci minuti di pace. Per loro cinque perché sono malati di sport ma dettagli.
La parte più... distruttiva, furono le reazioni ai compagni che consumavano i propri gelati.

Andiamo un po' per volta. Partiamo da quella più semplice.
Sawamura Daichi, capitano della squadra, e Koushi Sugawara, alzatore di riserva della stessa. Entrambi hanno accettato da tempo la propria omosessualità e stanno insieme. La reazione di Suga è quella di far finta di niente e provocare di proposito il proprio ragazzo, il quale reagisce con un rossore diffuso e difficoltà respiratorie. Ma fino a qui potrebbe anche essere considerata una reazione normale.
Basta spostare di poco lo sguardo per notare qualcosa che invece di normale ha ben poco. Kageyama, al quale il gelato si sta sciogliendo lentamente in mano, sta fissando come un idiota Hinata che, povero piccolo raggio di sole innocente, non ci arriva che i movimenti che sta facendo con la bocca sono un tantino ambigui e potrebbero scatenare reazioni distruttive. Tipo quella di Tobio, i cui neuroni sono andati totalmente in pappa. Diciamo che la sua attività celebrale, che di solito ondeggia tra l'insultare il rosso e le mega pippe (mentali, lo so cosa stavate pensando pervertiti) quando giocava, in quel momento era pari a 0, il sangue defluiva dal viso e scendeva verso altri domini che non andremo ad approfondire.
Ma andiamo avanti, perché il disagio non è finito qui signore e signori e signor*! Perché infatti, in situazione simile a Kageyama c'era il caro (pff) buon (pffff) Tsukishima Kei, la cui attività celebrale era sotto lo 0, verso pensieri lontani a cui non aveva mai fatto caso, mentre Yamaguchi, più intelligente e meno ingenuo di Hinata, aveva capito il doppiosenso intuibile dal suo gesto. Ma, povero cucciolo, era entrato nella fase "ohsantocielolamiacrushmistaguardandodevoesserenaturale" e l'azione più naturale che il cervello del impanicato Tadashi aveva individuato era proprio continuare a mangiare come se niente fosse. Ma il caro Tadashi nom aveva tenuto in considerazione il fattore "guance rosse", per cui sembrava una fragola che mangiava in maniera fraintendibile un ghiacciolo alla fragola mentre la luna la fissava imbambolata. Luna che, invece di compatire o deridere Yamaguchi, trovò ancora più adorabile quella fragolina, mandando la (poca) innocenza rimasta a quel paese e cacciandola via a calci nel culo.
Passiamo a uno dei pochi elementi della squadra che potrebbe vagamente sembrare etero. Tanaka, il quale stava lentamente rivalutando la propria eterosessualità cercando di guardare con il suo solito sguardo innamorato la senpai Shimizu, fallendo miseramente poiché il suo sguardo fineva inesorabilmente sull'ignaro Ennoshita, che parlava con Narita, inconsapevole dell'attenzione di un altro ragazzo dai capelli rasati su di sé. E dire che Ryu vorrebbe sotterrarsi quando Ennoshita volta di poco la testa e incontra il sguardo è ben poco. Scappò proprio, e di corsa anche, mentre Chikara lo guardava confuso.
E l'autore di questa carneficina? Be', l'inconsapevole casus belli era bloccato davanti alla porta di uno dei bagni a sbraitare contro il povero Asahi, che dal canto suo stava valutando l'idea di infilarsi nella tazza del water e tirare lo sciaquone sparendo per sempre. Peccato non ci entrasse. Comunque, dopo altre urla da parte di Noya, Asahi si arrese ed uscì (tra parentesi, il suo problemino se n'era andato per il panico). Povero illuso. Sperava che Noya avesse finito il suo ghiacciolo, di solito ci metteva pochissimo. Come se Nishinoya non si fosse portato dietro quattro o cinque ghiaccioli in più per sé. Uno dei quali in quel momento era succhiato distrattamente dal più basso, che lo guardava corrucciato. Diciamo che c'è un motivo se Nishinoya e Hinata sono così amici.
-mi spieghi che hai?- una volta detto ciò, rimise il ghiacciolo in bocca.
E Asahi divenne più rosso di quanto possiate immaginare e rischiò di svenire. Yuu approfittò di quel momento di debolezza e trascinò il povero asso dagli altri.
-ohi ragazzi l'ho recuperato!- rise e poi accadde. Yuu rimise il ghiacciolo in bocca. Ma poi gli scappò una risata, e un rumore da brivido si diffuse per la palestra. Crac. Il ghiacciolo spezzato in due. Tutti coloro che avevano fatto la semplice associazione Calippo-membro riproduttivo maschile ed erano dotati di quest ultimo, quindi praticamente tutta la palestra, rabbrividì e sentì dolore fisico. Un gemito collettivo si diffuse tra i membri del club di pallavolo, mentre Nishinoya si rendeva conto dell'errore commesso e Hinata si guardava intorno confuso.

Sì, l'esperimento ha avuto il risultato previsto: un disastro totale.

Questa cosa non ha senso ma ok.