Capitolo uno

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"Ricapitolando, un miscuglio omogeneo è un composto non distinguibile che non sempre può essere mescolato a piacere..."

No, non siete finiti su un canale di scienza e chimica, siete solo dei malcapitati finiti probabilmente per sbaglio nell'aula della professoressa Vitani.

Quella donna può essere davvero troppo prolissa quando si perde nelle sue spiegazioni, credo che non abbia nemmeno notato che la maggior parte degli studenti sta dormendo.

Mi impongo di non seguire la massa e scrivo subito un bigliettino alla mia migliore amica Cara, che è praticamente una delle poche che sta seguendo la lezione.

Passo infine il biglietto sotto il banco, ma la professoressa Vitani sembra avere l'occhio lungo (ce l'ha ma questa è un'altra storia).

"Signorina... Uhm... Dorcas..."

Sbuffo, la situazione è ridicola. Incrocio le braccia al petto e attendo che ricordi il mio cognome.

"Signorina Vitani la prego di non disturbare la lezione e di lasciare la signorina Coleman udire le mie parole."

No, non avete udito male. Io e la professoressa di scienze abbiamo lo stesso cognome. Beh la professoressa di scienze è anche mia madre, ma lei preferisce che mi rivolga chiamandola genitrice. Non chiedetemi perché.

Una risata si leva dal fondo, mi volto e vedo un ragazzo dai capelli castani e gli occhi blu ridere leggermente per il teatrino messo su dalla mamma. Riderei anche io se fossi in lui.

Tobias Eaton è il figlio del leader Abnegante Marcus Eaton. Sua madre è morta quando aveva nove anni e lui sembra un tipo a posto, anche se non ho mai avuto a che farci perché i miei preferiscono che rimanga zitella a vita.

"Mi scusi professoressa." Biascico come da manuale. Mamma continua la sua tiritera sui miscugli e io semplicemente mi perdo a guardare la figura seduta alla mia sinistra - senza sembrare una stalker, ovviamente.

Oltre a Cara, c'è solo una persona che può vantarsi di essermi amico, ovvero Eric Nicolson, anche se la nostra amicizia v a senso unico. In verità credo che lui non mi sopporti.

Io ed Eric siamo vicini di casa, credo di aver scavalcato così tante volte la staccionata che divide le nostre abitazioni che praticamente potrei attaccarmi anche ai pali insieme agli Intrepidi.

Eric è sempre stato un bambino chiuso in sé stesso, e crescendo si è portato dietro quell'aura di mistero e impassibile sofferenza che mi faceva sprecare regali di natale. Sì, ho chiesto più volte a Babbo Natale si rendere felice Eric Nicolson. No, non è ancora successo niente.

Quest'anno è davvero importante per noi, perché dovremo scegliere se rimanere nella nostra fazione di nascita o cambiare fazione. Le fazioni sono cinque: Abneganti, Pacifici, Candidi, Intrepidi ed Eruditi - la mia attuale fazione - poi ci sono le persone di cui gli Abneganti si occupano per la maggior parte del tempo, ovvero gli Esclusi, coloro che non fanno parte di nessuna fazione.

L'anno scorso mio fratello maggiore David si è trasferito nei Candidi. Da quel momento non ci siamo parlati quasi mai più. A volte gli mando sms o gli scrivo lettere, ma raramente risponde ad esse. Ho davvero molta preoccupazione per la mia futura scelta, perché influirà non solo sulla mia vita, ma anche sulla mia famiglia.

Mamma è nata Erudita e lì è rimasta, ha conosciuto papà durante l'iniziazione; lui veniva dagli intrepidi - il suo QI era molto più alto delle sue capacità motorie - e così è nato l'amore tra loro.

Mamma ora sta parlando dei miscugli eterogenei ma non sto ascoltando, il mio sguardo cade su Zeke, un ragazzo degli Intrepidi, che non sembra molto attento alla lezione, anzi sta guardando la sua compagna si fazione Shauna con occhi sognanti.

Sorrido, per poi tornare a guardare i miei orrendi appunti riguardanti la lezione

"Tranquilla Doe, te li passo stasera per mail." Dice Cara, quasi sapesse cosa stessi pensando.

Annuisco e mormoro un "grazie" a denti stretti. La mamma mi ucciderebbe se lo sapesse, lei crede che io non abbia ripensamenti riguardo alla mia fazione e che il giorno del test la simulazione riferirà come risultato Erudita ma non ne sono più così sicura, ultimamente.

"Qualcuno ha una penna?" Chiedo ad Eric a sinistra e Cara a destra.

Eric sbuffa, nasconde un sorriso divertito e mi passa la sua penna, poi subito si mette a cercarne una nell'astuccio nero.

Sospiro e inizio a prendere qualche appunto decente riguardante almeno gli ultimi cinque minuti di lezione.

Holdin' my breath till there's nothing leftDove le storie prendono vita. Scoprilo ora