«Adesso spiegami perché mi hai costretta ad uscire» dico sbuffando alla mia amica Sam «si congela anche!» aggiungo ancora, strofinandomi le mani mentre passeggiamo lungo le strade della Upper West Side in una freddissima serata invernale.
«Piper sei una noia» risponde lei di rimando facendo uscire, ad ogni respiro, il classico vapore condensato dalla bocca, per via del freddo gelido «l'esame è tra una settimana, rilassati, hai 23 anni»
«lo sai che non amo uscire quando stiamo in sessione, sembra che non mi conosci affatto»
«bhe ma se te lo chiede invece un bel ragazzo, all'improvviso ne hai voglia, vero?» risponde lei a tono, mettendosi le mani nelle tasche del suo cappotto color cammello per riscaldarle ulteriormente«basta, ho troppo freddo per litigare» affermo infine mentre passiamo proprio vicino ad un ristorante italiano che attira la mia attenzione «...piuttosto perché non mangiamo qualcosa?» chiedo ancora a Sam, facendo cenno con la testa alla mia destra dove, appunto, si trova il ristorante «immagino ci sia anche un bel calduccio»
«ora sì che parliamo la stessa lingua!» risponde entusiasta lei appoggiando una mano sulla mia spalla e sorridendo ampiamente, per poi seguirmi a ruota all'interno del ristorante.
È un locale accogliente, quasi rustico, con un camino all'angolo della sala e vari scaffali, alti quanto una parete intera, con bottiglie di vino di tutte le marche e qualità, sembrava davvero di stare in un classico ristorante di paesini italiani.
Appena ci sediamo, un giovane ragazzo ci porta gentilmente i menù, offrendoci una vasta gamma di prelibatezze, tipiche della cucina italiana
«voglio i ravioli, anzi no una lasagna...nono, un piatto di gnocchi alla sorrentina!» Sam sembrava non capirci più niente, se avesse potuto, avrebbe svuotato la cucina di questo posto in men che non si dica!
«diamoci un contegno» rimprovero io, con relativa calma mentre sfoglio il mio menù «mentre tu decidi, io vado in bagno» dico però subito dopo, alzandomi e avviandomi verso i bagni.Arrivata in bagno, noto immediatamente che tutte le porte sono chiuse, evidentemente tutti i bagni sono occupati, allora ne approfitto per sciacquarmi le mani e darmi una sistemata davanti allo specchio
«mio Dio, sono inguardabile» mi dico sottovoce, sì, sono solita parlare tra me e me, chi mi conosce, ne è abituato «Sam ha avuto il coraggio di farmi uscire con questa faccia!» sono sempre stata poco presentabile durante il periodo d'esami, essendo che passo più tempo a casa che fuori per studiare.
Studio Letteratura al college di New York, anche se avrei preferito di gran lunga la Yale University, ma le basi economiche della mia famiglia non me lo hanno permesso.Mentre sono intenta a parlare tra me e me davanti allo specchio, la porta di uno dei bagni si apre ed io mi maledico perché la persona che è uscita, avrà sentito tutto e mi avrà presa per pazza
«bravissima Piper, sempre impeccabile» penso, questa volta però, solo nella mia testa.
Intanto questa persona si è avvicinata ai lavandini dove mi trovavo io e dallo specchio posso osservare che si tratta di una giovane donna alta, occhi verde smeraldo, capelli corvini lunghi e occhiali che definirei "da segretaria".«scusami» mi dice poi, facendomi capire che stavo ostruendo il passaggio per utilizzare il sapone alla parete, allungando dunque la mano verso l'oggetto che le serve
«c-certo mi scusi» rispondo io agitandomi ed indietreggiando goffamente, inciampando in una mattonella leggermente rialzata dal pavimento ma restando ugualmente in piedi grazie alla parete che ha evitato che cadessi e facessi una delle mie solite figure.Sicuramente questa donna avrà pensato che fossi fuori di testa, mi guarda con uno sguardo enigmatico, sicuro di sé, ma nello stesso tempo, stranamente magnetico.
Chi sarà mai? Perché mi ha guardata più del dovuto?
Non volendo dare più di tanta importanza a quanto successo, esco dal bagno come se nulla fosse e mi dirigo al tavolo da Sam
«ti eri addormentata?»
«era tutto occupato» le rispondo leggermente pensierosa e guardandomi intorno con nonchalance «hai deciso allora?»«stai bene?» mi domanda però lei con fare sospetto, ignorando la mia domanda
«certo» le rispondo io con tranquillità, facendole quasi uno sguardo perplesso.
Effettivamente non sapevo cosa mi stesse passando per la testa in quel momento, ma l'incontro con quella donna mi ha leggermente scombussolata e non so assolutamente il perché.Rilassati Piper! Ti stai facendo suggestionare solo perché hai rimediato una figuraccia con una sconosciuta, nient'altro!
Sì, sarà sicuramente così.
Alex's pov
Non credo di aver mai visto degli occhi così belli in tutti i miei 27 anni: azzurri come l'oceano e il cielo delle sette di mattina in una giornata d'estate.È vero, di complimenti ne faccio tanti ed a tante ragazze, non è una novità, ma questa volta sono rimasta davvero colpita, e non è facile colpire Alex Vause così all'improvviso.
«a che pensi?» mi trovo al tavolo di questo bel ristorante italiano con la mia migliore amica Nicky e mi sto guardando intorno, senza nemmeno sapere il perché
«a quante ragazze potrei farmi» le rispondo con un sorriso malizioso, dimenticando già quella bionda ragazzina incontrata poco fa in bagno «c'è l'imbarazzo della scelta»«ecco perché siamo amiche, la tua ultima scopata risale ad un'oretta fa e già torni all'attacco!» mi dice Nicky entusiasta, dando un morso al suo trancio di pizza margherita «ti adoro»
«sai com'è, non ne ho mai abbastanza» rispondo ancora sorridendo beffardamente«che mi dici di quel bocconcino laggiù?» chiede poi la riccia, indicando furtivamente qualcuno alle mie spalle.
Io mi giro con discrezione per non dare troppo nell'occhio e capisco immediatamente a chi si riferisce:agli occhi azzurri di poco fa.
Resto ferma a fissarla per non so quanti secondi, sta ridendo e scherzando con quella che suppongo sia una sua amica, senza accorgersi della mia presenza e del mio sguardo.
È così semplice, classica, che dà poco all'occhio.
Hey Occhi Azzurri, sei proprio incantevole, fattelo dire.
«sai cosa? Preferisco quella al tavolo opposto» dico dopo qualche secondo, evitando che questa ragazzina fosse oggetto dei nostri pensieri perversi
«trucco trasgressivo e minigonna...proprio il tuo tipo, Vause» mi dice Nicky approvando la mia scelta «quella bionda non fa per te»
«esatto» rispondo infine, continuando però a guardare Occhi Azzurri e accennando un leggero sorriso.
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Shall I compare thee to a summer's day?
RomansaCome si comporterà il destino quando due anime così diverse si troveranno e non saranno più capaci di vivere l'una senza l'altra? E se queste due anime appartenessero ad una dolce studentessa universitaria e ad una sexy ma allo stesso tempo fredda e...