Stranamente, James, comincia a fare il padre con i miei fratellini che gli obbediscono senza replicare.
Io cucino la cena per tutti e quattro e mi sembra di essere davvero una madre di famiglia.
Metto il piatto in tavola: un hamburger con le patatine fritte al lato e, tra un morso e l'altro, i miei fratellini non si sono lasciati sfuggire qualche commento sulla 'coppia' Alex-James.
James sorride ai loro commenti innocenti e sciocchi mentre io continuo a tirar loro occhiatacce provando a farli stare zitti.
La cena di conclude molto velocemente e quei tre marmocchi (compreso James) si sono attaccati davanti alla televisione per guardare un film.
Io metto in ordine i piatti appena lavati e mi chiudo in camera mia.
Chissà perché James abbia cominciato a comportarsi in questo modo con i miei fratelli...Logan's POV
Mi dirigo a casa di Meg con il mio palloncino tra le braccia.
Suono il campanello e dopo qualche minuto la ritrovo sull'uscio che mi invita ad entrare.
"Ciao Logan! Ho già spiegato ai miei genitori perché sei qui e per loro va bene, adesso ti mostro la casa" dice Meg entusiasta della cosa.
La casa è molto bella e accogliente: il salone è spazioso, le pareti son dipinte di un blu cobalto, ha un divano in pelle bianco posizionato al centro della stanza di fronte ad un grosso televisore; la cucina è ad angolo con molteplici armadietti, una credenza e un frigorifero;la sua stanza con molti poster attaccati alle pareti, una scrivania, un armadio e due letti singoli.
"Adesso ti presento mio fratello..."dice Meg bussando ad una porta chiusa a chiave
"Dimmi Meg!!" risponde una voce maschile calda e abbastanza profonda
"Peter, sei impegnato?!" gli domanda Meg
"No, aspetta..."dice lui per poi aprire la porta.
È un ragazzo molto alto, magro, un po' palestrato, moro dagli occhi castani.
"Lui...sarebbe?" chiede lui con una faccia a dir poco turbata
"Non temere, lui è un mio compagno di classe e insieme dobbiamo svolgere un progetto del club di teatro, Logan lui è Peter e Peter lui è Logan" dice lei lasciandomi spazio
"Ciao Peter, piacere mio" gli porgo la mano e lui la stringe sorridendo
"Ora scusate ma avrei delle cose da fare..."dice Peter chiudendo la porta a chiave.
Io e Meg ci posizioniamo in camera sua e lasciamo il palloncino sulla scrivania.
"Non possiamo cullare tutto il giorno questo palloncino...non possiamo dargli da mangiare, cambiargli il pannolino e tantomeno giocare con lui" dico tastandolo come se fosse un anti-stress
"Ora che mi ci fai pensare nemmeno io so cosa fare..."dice Meg buttandosi a capofitto sul letto.
"Hey Logan..." comincia lei
"Dimmi" dico invitandola a continuare
"Tu ci stai provando con Alex?" mi domanda.
Mi lascia un po' perplesso e, essendo girato di spalle, non le ho fatto notare il mio imbarazzo.
"Dai rispondiiii" dice lei mentre si alza e comincia a toccarmi alla pancia per farmi il solletico.
La guardo mentre tenta di farmi ridere ma lei non sa che ho un grande controllo del mio corpo e che questo non funziona.
"Fai tanto il santarellino e poi sei cattivo" dice mentre si immedesima in una bambina di cinque anni mettendomi il muso
"Non parlerò" affermo con sicurezza mentre lei cerca di farmi 'confessare' qualcosa
"Ho visto tutto quel che hai fatto per lei e non penso che tu l'abbia fatto perché ti sta simpatica...io credo che tu ci stia provando..."dice lei mentre torna a sedersi
"Sai...non so cosa mi prende, non sono abituato a dimostrare tanto affetto alle persone e per me parlare di amore, conquistare, rimorchiare e tutte queste cose è come se mi stessi parlando in arabo" le dico
"E, anche se a te possa sembrare che io ci sto provando con Alex, non vuol dire che sia vero anche se non ti nego che mi sta molto simpatica" aggiungo
"Sei mai stato con una ragazza?" mi domanda
"No, mai..." le rispondoAlex's POV
Sono distesa sul mio letto mentre ascolto la musica e fisso costantemente il soffitto.
Ed è in questi momenti che comincio a parlare un po' con me stessa.
Ed è la prima volta che voglio essere così schietta con la mia coscienza: mi piace James.
Può sembrare strano ma è così.
Il modo in cui mi punzecchia con le sue frasette da quattro soldi, il carattere deciso e soprattutto la voglia di provare senza abbattersi mai.
Sfrutto l'occasione per portarlo in camera mia e parlargli.
"Hey hey 'mogliettina' che ti prende?" mi domanda usando quel soprannome che un mi fa sia impazzire sia arrabbiare
"Mi è appena venuta in mente questa cosa e, dato che sono sempre indecisa, stavolta voglio evitare di tirarmi indietro e nascondere tutto" gli dico mentre lui si concentra ancora di più su di me
"Così la fai sembrare una cosa seria..."mi dice
"È seria."dico per poi aggiungere
"Non giudicarmi e ascoltami bene perché non lo ripeterò nuovamente, tu mi piaci e anche troppo" dico mentre lo fisso in cerca di una risposta
"Anche tu mi piaci Alex" dice lui sorridendo
"Davvero?" domando pensando di essermi immaginata la risposta
"Sono serio" dice lui
"Se io ti piaccio e tu mi piaci...ora cosa siamo..."dico.
Mi guarda e sospira.
Sospira ancora.
Mi prende per le spalle e mi guarda negli occhi.
"Mi piaci, tanto, ma non so se potremmo essere qualcosa di più dato che io voglio stare con Meg..."dice lui
"Non preoccuparti, capisco, avrei una cosa da chiederti..."gli dico
"Dimmi pure" mi dice
"Perché in questo periodo sei così assente? Pensi sempre a Meg?" gli domando.
Lui comincia a piangere.
Lo abbraccio e lui piange sulla mia spalla.
"Che cosa succede?" gli domando
"Jared è all'ospedale" mi risponde.
STAI LEGGENDO
Tra i banchi
Genç KurguIn questa storia è narrato il susseguirsi di varie vicende che sconvolgerà sia nel bene che nel male la vita di Alexandra Evans e dei suoi amici conosciuti per caso tra i banchi scolastici...