I minuti in quella macchina sembravano infiniti. Non so per quanto tempo sono rimasta lì dentro, fatto sta che il sonno ha preso il sopravvento sul mio corpo.
"Lory..siamo arrivati scendiamo"
Mi sento scuotere leggermente dalla spalla. Sollevo lentamente le palpebre con un espressione confusa in viso "Dove siamo?" mi stropiccio un occhio con la mano. Guardo fuori dal finestrino, ci troviamo in un quartiere isolato da New York. Mille pensieri passano dalla mia mente, e non sono di certo buoni.
"A casa mia" sussurra sospirando. Mi lancia un occhiata per poi scendere, lo imito stringendomi di più nel mio cappotto a causa del leggero vento freddo. Cammino dietro di lui fissando le piccole case quasi distrutte, per terra c'è di tutto e di più.
Svolta a destra e apre una porta di legno, messa davvero male. Perché stare qui quando può tornare a Londra in una vera casa, con i suoi amici e la sua famiglia. Perché ha scelto questo tipo di vita? Io davvero non capisco.
Appena entro dentro quelle quattro mura, non ho neanche il tempo di alzare lo sguardo che ho quattro pistole puntate addosso. Per favore, ditemi che Jexson ha smesso con le gang.
"Ragazzi lei è con me. Abbassate le pistole" Jexson si mette davanti a me e fa un cenno con la mano. Ad un tratto la me di due anni fa mi manca tremendamente; avere a che fare con una pistola, gareggiare, essere il capo di una gang, avere un nemico e avere l'obbiettivo di sconfiggerlo.
Vorrei ritornare a fare tutto questo. Vorrei..ma non posso. O invece si?
"Jexson chi sono queste persone? Ti prego, cazzo, ti prego dimmi che non hai ancora a che fare con le gang" sposto il mio corpo, mettendomi di fronte a lui. Stringo i pugni per la rabbia che sta salendo, è normale che è così, sennò perché le pistole? E questo tipo di quartiere?
"Si..le gang sono la mia vita Lorena. Lo so che è sbagliato, e so che ho rischiato di morire. Ma lo hai fatto anche tu no? Hai messo in pericolo la tua vita per la gang..la sentivi parte di te, ti scorreva tra le vene" mi guarda negli occhi, e parla con certezza, perché è la verità "E la stessa cosa vale per me"
"Si..hai ragione" ammetto alzando la voce "Mi manca essere il capo di una delle gang più conosciute e pericolose di Londra" mi porto i capelli indietro tirandoli leggermente "Ma è il passato ormai. Io ho deciso di dire basta perché si, è un esperienza magnifica che non tutti hanno avuto l'opportunità di avere. Sentire l'adrenalina che ti scoppia nel cuore, avere la sensazione di essere libera e potente. Ma Jexson..vuoi davvero sprecare la tua unica vita a fare solo questo? A vivere con la paura del tuo nemico che da un momento all'altro, mentre ad esempio passeggi, può spararti e ucciderti? Con il terrore che può prendere uno dei tuoi amici o della tua famiglia per vendicarsi? Davvero Jexson?" la mia voce, ormai più che alta, si sente in un eco per poi lasciar spazio al silenzio.
I ragazzi hanno le pistole basse. E ognuno di loro mi squadra da testa a piedi, li vedo un po' scossi dalle mie parole. E fanno bene.
"Jexson non può uscire da questa gang" un ragazzo fa due passi in avanti. Poso subito gli occhi su di lui; ha i capelli di un viola scuro, il septum, molto alto, muscoli e pettorali fasciati da una maglietta a maniche corte nera, occhi neri, labbra un po' carnose di un rosa naturale.
In poche parole: un dio greco sceso in terra.
Ma che dico!!! Sono fidanzata con Elia..io lo- no non lo amo, è inutile che mento anche a me stessa. Mi piace soltanto, perché ancora amo Kol..in un mese non si possono fare passi da gigante per scordarsi di una persona che ti ha colpito il cuore.
"E tu chi cazzo saresti.." faccio passi verso il ragazzo "Per dire così?" alzo un sopracciglio serrando la mascella dalla rabbia. Se ha detto così, significa che Jexson ha cercato di lasciare la gang, ma gli è stato impedito. Ed è questo che mi da molto sui nervi.
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Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]
Romansa•L'odio tra Lorena Mery Parker e Kol Lyon Forest non si è mai saputo come e da cosa è nato. Da tutto o da niente. Si sono ritrovati a odiarsi, forse per orgoglio, forse perché entrambi non sopportano il fatto di non aver ragione, o forse perché devo...