Pan Per Focaccia

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Il campanello alle 7 in punto di mattina suonò per la 10 volta. Alya continuava a dare frecciatine a Marinette. Questa Si era offerta gentilmente di aiutare i signori Dupain Cheng nella pasticceria per quel giorno.
Mentre portava il pane in negozio appena sfornato da Marinette non poté non dare qualche occhiata fuori dal negozio per avvistare un certo ragazzo biondo.
<Non viene...non viene...> continuava a ripetere nervosamente Marinette.
<Verrà...ama la tua cucina, sono sicura che sarai una mogliettina bravissima con lui> le sussurrò poi all'orecchio facendola arrossire.
Quella incominciò sul posto a saltellare ma si bloccò sentendo una voce familiare al bancone.
<Ciao Adrien, se vuoi andare a salutare la signorina è di la> disse Alya.
<No Alya, no! Non sono capace, non posso, non sono pronta...Alya...> sussurrò Marinette nervosa. Alya le fece l'occhiolino. Adrien entrò in cucina e Alya chiuse la porta più piano possibile.
Marinette picchiettava il piede nervosamente.
<Buongiorno signorina Dupain Cheng> disse Adrien baciandole la mano.
<Em...buongiorno> rispose imbarazzata.
Aveva in mano un sacchettino.
<Le fai tu queste?> disse prendendo la brioche dal sacchetto e dandogli un morso <Sono buonissime. Le adoro>
<Si...grazie> rispose. In realtà era concentrata a guardare le sue labbra. "Baciami" pensò arrossendo violentemente. Adrien se ne accorse e le sorrise dolcemente.
<Fa caldo eh...davanti al forno...> balbettò Marinette giustificandosi del suo improvviso rossore.
Adrien si avvicinò a lei lentamente finché lei fu costretta a trovarsi con la schiena contro il muro.
<Davvero sei arrossita per il caldo?> disse lui avvicinandosi il più possibile a lei finendo per avere il corpo di lei attaccato al suo.
<Io...s-si>
Credeva già di sentire Alya sforzarsi mentalmente di spronarla a provarci con lui.
"Dai ce la puoi fare. Puoi rendergli pan per focaccia proprio come lui ha fatto a te.."
Con tutto il coraggio e la spontatezza che poté, Marinette gli mise la mano sulla sua che era poggiata al muro. La prese e intrecciò le dita.
<Certo> rispose dolcemente.
Adrien sorrise beffardo ma non si mosse di un millimetro anche quando Marinette gli si avvicinò di più e avvicinò il volto al suo.
<Dubiti di me?> sussurrò suadente mordendosi un labbro dall'imbarazzo.
<Sei diventata brava a persuadere un ragazzo> rispose lui <Se non me ne fossi accorto ti sarei saltato addosso dalle avance> aggiunse a un millimetro dalle sue labbra.
Credeva di sentire Alya trionfare. Marinette era visibilmente paralizzata dal suo stesso atto.
<Io non! No...> cercò di dire ma fu inutile. Sentiva ancora il suo respiro sulle labbra. Era una tentazione troppo forte per lei. Avere quegli occhi verdi addosso e le labbra vicino alle sue.
Chiuse gli occhi e passò una mano sul petto di lui e lo fece risalire per il collo accarezzandogli poi la nuca. Credeva di sentire i suoi stessi battiti del cuore tanto che era emozionata.
Come se l'avesse sentita districò le dita dalle sue, percorse il braccio della ragazza con le dita e si fermò sul petto. Proprio sul cuore.
<Nervosa?> sussurrò tastando sul petto come per farle capire che il cuore le batteva forte.
Migliaia di emozioni vorticavano nel corpo di Marinette e pensava anche che Adrien li potesse sentire come lei. O almeno, lo sperava.
Sussultò quando sentì la mano sul petto. Non si era accorta che le stava accarezzando la pelle dalla parte dove c'era la scollatura della maglietta.
D'un tratto Adrien ghignò e Marinette capi i suoi pensieri. In un lasso di secondo gli mise una mano sulla guancia e lo baciò. Era stato più forte di lei, moriva dalla voglia di ribaciarlo.
Stavolta non era un dolce bacio a stampo, era più appassionato.
Adrien non fece una piega, sebbene all'inizio ne fu sorpreso e ricambiò il bacio stringendola a se.
Sperava che nessuno entrasse in quel momento nella cucina, anche perché Alya molto probabilmente stava facendo la guardia alla porta in modo che non li potesse disturbare nessuno. Ma quel pensiero si fece largo nella sua mente solo per pochi secondi. Ora, in quel momento tra i suoi pensieri c'era solo lui.
Non aveva mai baciato in quel modo Luka. Ne con lui aveva mai cercato di approfondire un bacio a stampo. Non seppe cosa gli era preso con Adrien, mai neanche 4 anni fa aveva desiderato così tanto averlo per se.
Accarezzava le sue labbra morbide con le sue e il campanello del forno vicino a lei si accese facendola sobbalzare e staccarsi da lui. Forse, come per avvertirla che stava andando troppo oltre e non se ne stava accorgendo. Ma infondo lui non aveva opposto resistenza, non si era staccato. Anzi...
Marinette si voltò di scatto completamente rossa. Aveva il fiatone e sperava con tutte le sue forse che Adrien non la guardasse in faccia.
Con le presine sfornò il pane e stava per incamminarsi al negozio ma Adrien la fermò e mise il tegame sul tavolo.
<Scappi?> disse tranquillamente guardandola negli occhi.
<Devo...d-devo...>
Adrien sorrise dispettoso e le punzecchiò la pancia facendola squittire <Vai, ma ne riparleremo>
<Ciao...> Sussurrò vedendolo uscire <Amore mio...> aggiunse chiudendo gli occhi.
Li riaprì e si trovò davanti Alya che saltellava. Chiuse la porta alle sue spalle e saltò addosso all'amica.
<Marinette...wow...sei stata eccezionale. Davvero Adrien era come perso in te. E poi quel bacio...grande amica. Lo sapevo che ce l'avresti fatta!> disse dandogli un pugno sulla spalla.
<Si è stato bellissimo...erano così morbide le sue labbra e dolci e...aspetta un attimo...tu ci hai spiati?!> esclamò Marinette.
<Be...non c'è niente di male...certo se quel bacio si fosse approfondito e sareste andati oltre non mi sarei immischiata ma...>
<Ma che cosa!? Stavo morendo dalla vergogna! Ti pare che avessi potuto fare altro!> gridò Marinette.
<Non si sa mai...>
<Alya!> la rimproverò lei.
<E suppongo che non ti piacerebbe vedere la foto che vi ho fatto mentre vi baciavate appassionatamente, giusto?> disse sventolando in mano il cellulare.
Marinette lo acchiappò e ammirò la foto di lei e Adrien.
<Alya è...>
<Fantastica...si! Ma non è la foto fantastica, voi lo siete>
Marinette non perse tempo e inviò la foto sul suo cellulare, probabilmente l'avrebbe ammirata per tutta la sera. Forse l'avrebbe stampata e l'avrebbe messa sulla bacheca.
<Allora non è finita. La prossima volta...>
<Si ok...fammi riprendere...> tagliò corto Marinette mentre Alya le mise un braccio intorno alla spalla e se ne tornarono in negozio.
<Ho visto Adrien uscire dalla cucina> disse Sabine sorridente appena vide le due.
<Oh si Marinette ha fatto dei gran passi avant...> esclamò Alya prima di venire interrotta da Marinette che le pestò un piede.
<Noi. O meglio, TU dovresti ancora risolvere la situazione con Luka...> le sussurrò evitando di imprecare per il dolore.
<Lo so>

Una fetta di camembert volò in aria e venne presa al volo da Plagg che la inghiottí. La porta si aprì e si richiuse lentamente.
Vide Adrien accostarsi alla porta con gli occhi chiusi.
<Che ti è successo?> chiese sorpreso.
Il biondo apri gli occhi. Luccicavano. Inarcò il collo e sorrise.
<Credo che potrei togliere dalla lista Katami...e Marinette, lei è...> sorrise <La mia nuova fiamma>
Plagg spalancò gli occhi e sfrecciò davanti al portatore ballando <Finalmente! Finalmente! Finalmente!>
Adrien sorrise ancora al ricordo e guardò il Kwami trotterellargli intorno.
<Sentiamo sentiamo...cos'hai da dirmi sulla dolce prrrrrincipessa> disse Plagg facendo gli occhi dolci.
<Mi ha baciato. E davvero...ho sentito qualcosa di diverso...è stato molto più bello e intenso che con Katami. Mi ha attratto. E pensare che la considero ancora un amica...>
<Nah...è con lei che devi provarci. È quella giusta fidati> gli rispose Plagg.
<Davvero? Eppure anche con Ladybug avevo avvertito qualcosa di simile. Quando l'ho baciata sulla tour eiffel...però non so...c'è..Ladybug è sempre stato il mio amore...ma ora Marinette...davvero non so...non me lo sarei mai aspettato di...> sorrise e scrollò le spalle.
Si sentiva bene, quasi leggero. Si buttò sul letto e non fece altro che pensare a lei.
<Già era successo qualcosa in pasticceria la prima volta che l'ho rivista...qualcosa dentro di me...ero felice di rivederla...ma non pensavo potessi innamorarmi di lei> disse sempre sorridendo.
<Perché no?> chiese Plagg.
<Perché...l'ho sempre considerata solo un'amica...e ora, pensarla e pensarla, quasi desiderarla cosi...davvero sono sorpreso...>
<E così ci siamo sbarazzati della ragazzetta...> ammiccò Plagg.
<Ragazzetta...di chi stai parlando?>
<Ma di Katami ovvio...non mi è mai piaciuta. Si carina ok...ma non vi vedevo insieme...te e Marinette invece vi completate>
<Non sei tu a decidere della mia vita. Comunque hai ragione. Sto cominciando a sognare Marinette in un modo diverso. Diverso dalla normale amica. Come...un amore che sta nascendo...forse> e sorrise.
Ancora non ne era sicuro. Non era sicuro di quello che provava ma qualcosa, uno spiraglio dentro di lui c'era.
Si fece sera. Come di consueto alle 10 a letto e un ora dopo Adrien era crollato nel mondo dei sogni. Ma stavolta nei suoi sogni non c'era più Ladybug. Stavolta, una bellissima Marinette gli prendeva le mani e lo baciava...
Non fu il solo dei sogni che fece quella notte con Marinette. Lei era nella sua mente.
<O cavolo...menomale che era solo un sogno...> sbadigliò Adrien arrossendo.
<Sogno?>
<Ho...fatto un sogno ed ero con Marinette...> disse Adrien.
Plagg ghignò felice.
<Oh mio Dio...se lo venisse a sapere...> sorrise ancora al ricordo.
Plagg già russava.
Prese il telefono e apri la chat di Marinette. Vide che era online 5 minuti fa e con un sorrisetto le scrisse.
"Io e te dobbiamo ancora parlare, buonanotte comunque mia dolce bellissima Marinette"
Dall'altra parte del telefono un tonfo svegliò Tikki. Marinette dopo aver letto il messaggio era caduta dalle scale.
<Tikki!! "Mia dolce bellissima Marinette"!! Quanto posso amarti Adrien> e come se non fosse mai caduta, e come se non fosse mezzanotte emmezza si mise a saltellare per la stanza come una pazza.
<Mia Marinette...Adrien...> sussurrò sognante <Si amore...sono la tua Marinette...>
Ormai, pensò Tikki, era inutile interromperla. Si girò dall'altra parte e cercò di addormentarsi. Certo che ce la metteva tutta Adrien a mandarla fuori dai gangheri. E chi doveva sopportarla. Si lei!
Tikki sperò di addormentarsi presto. Certo era felice per lei ma ogni volta che aveva Adrien vicino o altro la notte sognava sempre lui. Ed era meglio non chiederle cosa sognava. Anche se alle volte la ragazza parlava nel sonno e si capiva tutto. Tikki ormai ne aveva sentite di tutti i colori e per fortuna poco ne capiva.
Come se se lo sentisse una volta addormentata Marinette cominciò a parlare nel sonno. E di chi parlava?
"Un altro bacio..."
Non fu differente da Plagg. Il suo portatore continuava a svegliarsi e sorridere arrossendo.
Entrambi i Kwami avrebbero voluto farli sbattere in faccia e finirla di sognare.

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