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Attenzione : errori. Ho aggiornato perché Chiara (una persona molto pretenziosa ma carina)  mi ha pregato di farlo.  MA non ho avuto il tempo di ricontrollare, quindi scusatemi

Buona lettura

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Donghyuck era sparito, Jaemin lo cercava, ma non riusciva proprio a trovarlo. Aveva detto che sarebbe andato fuori, ma fuori non c'era.

Al suo ritorno in palestra, sospirò, rassegnato, lasciando che la delusione e il panico raggiungessero ogni centimetro del suo corpo.

Donghyuck...era andato via? Cosa aveva sbagliato? Era stato così tanto orribile? Cazzo, doveva essere proprio tanto pessimo, come fidanzato, se era riuscito addirittura a farlo scappare.

Aveva creduto a quel bacio, pensava stesse iniziando a provare veramente qualcosa nei suoi confronti. Magari pensava ancora a Mark...forse non sarebbe mai riuscito a farglielo davvero dimenticare.

Ma dopo quel piccolo bacio...ci aveva sul serio creduto, con tutto se stesso, che fosse possibile averlo tutto per se. Aveva già immaginato un loro futuro, insieme, e tutte erano solamente speranze vane, perché probabilmente Donghyuck non lo amava. Insomma, si, gli piaceva, lo trovava sicuramente carino, attraente e gentile, ma amava qualcun altro, e per quanto ci avessero provato sarebbe stato sempre inutile.

Jaemin amava Donghyuck. Amava accarezzare i suoi capelli, asciugare le sue le sue lacrime, abbracciarlo, farlo ridere, sorridere, avere le sue attenzioni...ma tutto quello non era reciproco. Teneva a lui, ma non abbastanza.

Gli aveva mentito? Sicuro. Si sentiva ferito? Faceva male. Donghyuck dov'era? Aveva importanza, adesso? Non poteva baciarlo e andarsene come se niente fosse. Aveva dei sentimenti, non poteva giocarci in questo modo.

La prima persona sulla quale si posò il suo sguardo, con uno strano bisogno, quando tornò in palestra, fu stranamente Renjun.

I suoi occhi sembrarono cercarlo, quasi come se volesse vederlo per confortarsi. Non ci pensò davvero, gli venne naturale pensare a lui. Voleva vederlo, e si diceva che forse voleva solo distrarsi, perché pensare alla sola possibilità che Donghyuck fosse scappato per non stargli vicino, gli faceva male, ma pensare a Renjun...beh, questo si che era buffo, avrebbe dovuto essere il contrario, perché pensare a quel ragazzo cinese, lo faceva stare bene.

E Renjun era lì, trovarlo non era stato tanto difficile, nonostante fosse circondato da molte persone, e vederlo lo fece sospirare per il sollievo.

"Sei venuto..." pensò, sorridendo. Avrebbe dovuto ringraziarlo meglio, per quei biglietti, invece non ne aveva avuto l'occasione. Per un breve momento aveva temuto che lui non ci fosse venuto, proprio a causa sua, avendogli ceduto forse i suoi stessi biglietti, e si era rattristato "dovrei ringraziarlo..."

Se solo non fosse stato accerchiato da tutte quelle persone. Possibile che tra tutti volesse parlare proprio con quello più desiderato? Odiava i ragazzi popolari, ma avrebbe dato qualsiasi cosa per diventare il centro del mondo di Renjun, così come lo era per lui, in quel momento.

Il modo in cui, tra un sorriso e l'altro, si rivolgeva alle persone, era bellissimo. Si muoveva tra di queste, capace di spingere gli altri a restarne affascinati. I suoi modi erano così tanto gentili e rassicuranti, si esponeva, capace di far sorridere insieme sia studenti che insegnanti. Quasi non lo invidiava, per quanto bello fosse.

Jaemin riusciva a dimenticare la piccola delusione di quel momento, anche solo guardandolo. Avrebbe voluto che anche Renjun, guardandolo, si dimenticasse di qualsiasi altra persona.

Per quella sera non indossava nulla di speciale, essendo una delle figure di spicco di quella scuola, gli era toccato sorvergliere gli studenti più piccoli, e anche tra questi riusciva ad apparire come una specie di amico più grande, e non come un babysitter. Li aveva messi a loro agio, anche i ragazzi e le ragazze che nei confronti dei senior erano sempre stati intimiditi. Alcuni del primo anno, adesso lo guardavano addirittura con aria sognante.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora