QUESTA NON È UNA DICHIARAZIONE D'AMORE

Pensieri nella notte

 La notte mi fa paura. Di notte si rimane soli in silenzio. Ed il silenzio è troppo pericoloso per me. La notte si riflette su passato e presente. Quante frasi non dette al momento giusto e quante pronunciate nell'istante meno opportuno. Quante cose dovrei fare, ma è notte, devo dormire. Ma io non riesco a dormire, non posso. Perché? Perché questa notte sono sola.

Tuttavia non è il pensiero del passato ne del presente a non lasciarmi sognare, possono provocare disappunto, al più noia. È il futuro a farmi paura. Non perché io non abbia idea di come andare avanti. I miei obbiettivi sono chiari, li seguirò in silenzio per poi raggiungerli uno per uno, una strage di massa lenta ma ragionata. Come predatore e preda, senza sapere quale ruolo tocca a me, sperando che a fine corsa sia io ad aver ultimato i miei obbiettivi, e non che essi stessi mi abbiano terminata. Non dormirò questa notte, sono sola.

Forse neanche sono gli obbiettivi a farmi paura. Altre idee si sono insediate dentro di me assediando la mia mente, in principio, per poi farsi strada lentamente, affondando le radici nel pensiero. È un terreno fertile quando ci si trova nella mia situazione. Questi nuovi pensieri mi spaventano, perché non hanno un nome. Non posso classificarli: ansia, timore, dolore, gioia. Non riesco e non voglio che queste idee si facciano spazio tra i miei obbiettivi. Loro sono troppi e io sono sola. Non riuscirò a prendere sonno.

Sono speranze, ma mi fanno paura. Strano? Forse. È nuovo per me, non mi è mai capitato prima, perché mai mi sono trovata in questa situazione. La colpa non è mia. Anche se forse, ragionandoci un poco sopra, qualche colpa la posso attribuire solamente a me stessa. La colpa è tua. Avresti dovuto pensarci prima. Ma te ci hai pensato, ma hai pensato sempre e solo a te. Ti sei barricato dietro una lastra di ghiaccio che si sta sciogliendo poco a poco. Ma ti sei nascosto bene. Sapevi già a cosa andavi incontro, ma non hai pensato a me. Non sono forte come te, non lo sono mai stata. È difficile spiegare, no mi va di parlarne. È difficile, e basta. Spero che tutto vada bene, ma le cose non vanno mai come si spera. Sebbene le cose si facciano in due, questa notte la passerò sola.

Questa notte non ci sei te. Non te ne rendi conto forse di quanto mi faccia paura il vuoto. Senza di te, senza il tuo respiro, la stanza è vuota voglio sentire il rumore del tuo respiro, dolce armonia che mi culla nella notte tra le tue braccia. Questo letto è troppo grande e troppo vuoto per me, che sono sola questa notte senza il calore della tua pelle. Forse non sai che spesso fingo che i cuscini siano te. Ma tu non ci sei, non sei con me questa sera. Questa sera sono sola.

Vorrei averti qui con me. Ma te non ci sei. Non avrei mai pensato di soffrire tanto. Di avere tanta paura di restare sola. È colpa tua che non ci hai pensato, te l'ho detto spesso. Mi hai avvisata, pensando fossi più forte, Mi hai data per scontata, probabilmente. Ci sono caduta. Hai giocato bene le tue carte. Hai vinto, ti sei preso tutto, mi hai lasciata sola. Io sono sola in un infinito vuoto senza di te. Sono sola e la notte mi fa paura, tremo al pensiero di restare senza di te. Allora fingo di averti con me. Mi accoccolo tra i cuscini.

Finalmente mi addormento, nella speranza di tornare a vederti, abbracciarti, accarezzarti, baciarti. Sogno di dormire ancora con te. L'attesa mi distrugge. Mi stai distruggendo senza rendertene conto. Sto andando in pezzi. Pensieri, parole e voce si spezzano al solo pensare di restare sola. Ma io sono sola, e lo sarò ancora per molto tempo. Io ti odio perché mi sono innamorata di te. Ti odio perché mi fai soffrire. È colpa tua se ho paura di restare sola, di perderti. È colpa tua se sto andando in pezzi. Ti odio perché spesso lo dai per scontato. Ti odio perché non ti rendi conto di quanto tu sia importante per me. Ti odio perché ti amo.

Eppure sei la cosa migliore che mi sia capitata.