Prefazione

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Ogni volta che parlo di lei, mi piangono gli occhi, mi trema la voce e sento un grosso buco nello stomaco. Sono ormai passati 5 anni da quando è andata via, ed io ancora non riesco a farmene una ragione. È difficile accettare che chi hai amato per una vita intera da un momento all altro ti abbandona, e non per una scelta sua.

Ci incontrammo per la prima volta all'aeroporto, entrambi avevamo un volo per Los Angeles alle 7.20 del mattino. Faccio fatica a dimenticare quella giornata per due motivi:
1 - ho conosciuto la donna che mi ha insegnato il significato della parola "amore".
2 - il volo era in ritardo di cinque ore e mezza, ma di questo ne sono felice. Se non fosse stato così, non avrei mai conosciuto Hanna e oggi, non avrei mai potuto dire, di aver toccato il cielo per un momento.

- mi scusi le è caduto questo -
Mi voltai di scatto ed il mio sguardo si ritrovo' subito perso in quello di una ragazza di 22 anni, alta, mora e dagli occhi azzurri che mi stava porgendo il cellulare che mi era caduto dalla tasca posteriore.
- grazie - risposi
- anche lei aspetta il volo per Los Angeles? - mi domando'.
- si, considerererei questo viaggio come un viaggio della speranza! - furono le poche parole che bastarono per farla sorridere.
È stato solo in quel momento, dopo aver visto il suo sorriso, che ho capito di aver trovato un senso alle mie giornate.

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