Capitolo numero uno. -Di nuovo?

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Madison's pov.

-giorno dopo.-

Mi alzai prendendo quella fottuta sveglia e lanciandola contro la parete. Odio esser svegliata con fretta.

Era lunedì e dovevo andare a scuola, purtroppo.

Che cazzo ci andavo a fare?Non serviva a nulla, tanto ci andavo o meno, era la stessa cosa.

presi dei fusone e una maglia a giro maniche bianche e andai a farmi una veloce doccia. Amavo quando l'acqua fredda scivolava sul mio corpo. Mi sentivo in paradiso.

Uscì dalla doccia e indossai velocemente i miei vestiti, indossando anche le mie amare vans nuove.

Scesi velocemente le scale e trovai mia madre alle prese con la colazione. Adoravo mia madre, nonostante i piccoli inconvenienti che si stavano creando tra di noi.

-Bonjour.- dissi con l'accento francese.

-A te.- disse mia madre con un grande sorriso.

-Dov'è Matt?- domandai. Matt era mio fratello maggiore. Aveva otto mesi in più di me.

-Oh, aveva delle cose da fare e quindi è uscito presto.- disse

mettendo i pan cake sulla tavola. Mentre lo diceva, abbassò lo sguardo. Capì che mi stava nascondendo qualcosa.

-Mamma.- dissi contando fino a dieci.

-Mica è uscito presto per quella tro-Jenna?-continuai.

-A momenti chiamerà tuo padre, tesoro.- mi sorrise. Ok, ne avevo la conferma.

-È un fottuto idiota! Si è scopata anche i porci, e lui ci torna insieme, è un coglione!-urlai alzandomi.

-Linguaggio, signorina!-urlò.

-No mamma, tu non capisci! Voi tutti non capite la gravità della cosa! Se lo farà soffrire tornerà a drogarsi, e io non voglio che diventi un tossico!- Sputai con rabbia.

-Non mi va di fare colazione, parlerò io stessa con lui.- Dissi prendendo la mia borsa e il mio iPhone 5s e uscendo di casa. A momenti mi avrebbe chiamata mio padre.

Mio padre era lavorava nell'esercito, e quindi non lo vedevo mai, ma ci sentivamo tramite telefono.

Mi avviai a scuola e sentì una Renger Rover nera accelerare, quasi mi spaventai dalla velocità in cui mi sorpassò.

Squillò il mio cellulare, era mio padre.

-Papi.- dissi felice.

-Bambina mia. Come va?- domanò.

-Guarda papà, non è giornata. Ho appena saputo che Matt si è svegliato presto per andare da Jenna e..- mi interruppe.

-E tu hai paura che lui torni a drogarsi.- continuò la frase per me.

-Già, per quanto sia odioso, io ho paura per lui papà.- gli spiegai.

-Bambina mia, lascialo vivere. Capirà di aver sbagliato se sbaglierà, e così tu potrai rinfacciargli questo a vita.- disse ridendo. Oh si, tu si che mi conosci papà. Risi.

-Oh sì. Comunque.. Quanto tornerai?- domandai.

-Madison, già ne abbiamo parlato. Sono in una situazione difficile perchè con alcuni punti in più diventerei maresciallo, e se torno entro quest'anno perdo molti punti, cerca di capire.- disse serio.

Sospirai.

-Certe cose io le capisco papà, ma per te.. Per te è più importante il lavoro? Insomma anche la mamma ha bisogno ti te, anche io è Matt! Ma tu non ci sei, e certe cose non puoi capirle.- dissi.

-Bambina mia..-lo interruppi.

-Ora devo andare papà, sono arrivata a scuola.-

Attaccai.

Entrai a scuola e tutti gli occhi furono su di me, non era una novità, ero molto popolare qui.

Mi venne incontro Alison, la mia migliore amica.

-Hai sentito?- mi domandò affiancandomi.

Andai al mio armadietto e lo aprì.

-Sentito cosa?- domandai

mettendo i libri nell'armadietto.

-Jason Macansi è in ospedale, è vivo per miracolo.- mi soiegò.

sbalordita puntai il mio sguardo su di lei.

Era successo di nuovo?

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