Capitolo unico

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Marinette era un po' alticcia. Lo sapeva e lo riusciva a capire da quanto giudicava pesante la sua testa e da quanto si sentisse lenta nei movimenti.
Non era propriamente ubriaca ma avrebbe tranquillamente lasciato tutti e sarebbe andata a dormire.
E poi rideva, diamine, si sentiva stupidissima, ma rideva davvero troppo e per ogni minima stupidaggine.
Persino il modo in cui gli occhiali di Max cadevano buffi sul suo naso la divertiva.
Quindi, resasi conto che era già alticcia, avrebbe dovuto seguire la giusta decisione di smettere di bere insieme agli altri e di ritirarsi pigramente in un angolo.
Ma sospettava che gli altri non fossero propriamente d'accordo.
Erano sulla nave di Juleka e Luka a fare una specie di pigiama party notturno. Anarka, la madre di Juleka, non c'era e questo avrebbe messo in allarme praticamente tutti i loro genitori se lo avessero saputo, ma la sapiente Alya era riuscita più o meno a mascherare il tutto con "c'è il fratello di Juleka a vegliare su di noi e la guardia del corpo di Adrien quindi tutto ok, baci baci."
Ah già, Adrien.
Non sperava che sarebbe venuto,  anzi, era convinta che avrebbe tirato buca all'ultimo come sempre. Eppure qualche magica combinazione di eventi aveva fatto si che il biondo partecipasse a quella serata anche se, come Cenerentola, doveva chiuderla alle 11.
Anzi, forse era anche peggio di Cenerentola, lei almeno aveva la proroga fino a mezzanotte.
Le sue amiche avevano preso la notizia un po' troppo allegramente e stavano organizzando un piano a sua insaputa ( nel senso che lei non ne voleva sapere niente) per farli avvicinare.
Ma a detta di Nino niente funzionava meglio dell'alcol.
Come lo avesse recuperato restava ancora un mistero e anche come avesse convinto tutti a bere ( tutti tranne Adrien , sapete fa il modello lui, non fa queste cose )
E poi dalla prima birra si era passati alla terza e tutti erano molto più allegri. Ogni tanto Luka, sorseggiando la sua di birra ( chissà se era ancora la prima ) interveniva nei discorsi lanciando frasi enigmatiche quà e là, ma per il resto faceva da bravo il suo lavoro da supervisore.
Che poi, mica loro erano ragazzi da supervisionare. Erano piuttosto responsabili e non stavano facendo nulla di male. Si stavano tutti divertendo raccontando aneddoti imbarazzanti sulle proprie vite.
Alya ne aveva raccontati alcuni su di lei da sotterrarsi per la vergogna, ma il livello di alcol le aveva fatto giudicare la situazione più ridicola che imbarazzate. Non si era nemmeno preoccupata del fatto che Adrien stava ascoltando tutto. Com'era bello quando rideva in quel modo così dolce e divertente....
Un attacco di risate più acute da parte sua le aveva fatto capire che forse non aveva più tanta capacità di giudizio. Si alzò dal pavimento staccandosi dal gruppo intento a ridere del tentavo di Ivan di fare una giravolta per penitenza ( si era persa questo momento delle penitenze , come erano arrivati lì ? ) e si allontanò per prendere un po' d'aria. La frase faceva ridere già da sola visto che si trovavano sul ponte di una nave ed erano esattamente all'aria aperta.
Socchiuse gli occhi inspirando quando sentì qualcuno alle sue spalle. Subito si irrigidì temendo che fosse qualcuno tipo Adrien perché non era pronta per vedere lui, non adesso, non in quel momento, non doveva ....
Si voltò spaurita e si ritrovò lo sguardo penetrante di Luka.
Sospiró rilassata.
Con lui poteva stare tranquilla.
- ciao - fece, ritornando a socchiudere gli occhi e a rilassarsi.
Sentí la mano calda del ragazzo posarsi sulla sua spalla. Rabbrividì. Era in maglietta non si era accorta di avere freddo.
- tutto ok? - chiese il ragazzo con un velo di preoccupazione
Lei rise. Aveva la risata facile.
- ma si, ma si! Sono solo ... - e fece un gesto con la mano a mezz'aria come se con quel gesto fosse chiaro quello che aveva in mente.
In fondo era solo...
Lo sguardo scettico di Luka la fece ridacchiare ancora e un altro brivido di freddo la spinse a passarsi le mani sulle braccia. Poco dopo senti il braccio del ragazzo avvolgerla e riscaldarla. Si rilassò ancora. Si fidava di lui e aveva più volte dimostrato che l'avrebbe sostenuta senza chiedere niente in cambio.
Si appoggiò delicatamente alla sua schiena socchiudendo gli occhi, poi le venne di nuovo da ridere senza alcun motivo.
- credo di essere leggermente alterata - fece cercando di smettere di ridere.
- ah ma davvero ? - rispose il ragazzo. Poteva sentire benissimo il tono scettico e derisorio nella sua voce.
- non prendermi in giro! Semplicemente credo di non riuscire a tenere a freno la lingua e le risate, è tutto molto divertente... oddio spero di non fare la figura dell'idiota ...-
- davanti ad Adrien ? -
Lo guardò grata per aver afferrato il punto della questione.
- sembro davvero così idiota ? -
Il ragazzo rise stringendola nell'abbraccio.
- No tranquilla. Sono sicura che lui non lo pensa - ebbe un attimo di esitazione  - e se starai per fare qualche figuraccia vuol dire che ci sarò io ad impedirtela, sarò il tuo Salvatore -
Marinette rise ancora, di cuore.
- non ne dubito, grazie - fece strizzando gli occhi un'ultima volta pronta a tornare. 
- credo che usufruirò del tuo bagno prima - fece dirigendosi in stiva.
Luka annuì e si decise a tornare con gli altri quando si ritrovò Adrien che vagava, cercando qualcuno.
Sapeva perfettamente chi stava cercando.
Sbuffò .
- Adrien ? -
- oh ciao Luka, cercavo ... -
- Marinette ? -
- bhe si , l'ho vista allontanarsi e volevo sapere se era tutto ok-
- è in bagno - fece atono il più grande, scrutandolo.
- AH , giusto. Non ci ho pensato. Che stupido. -
- eri preoccupato per lei ? - chiese,  ben sapendo la risposta.
- Cosa ? Io ... è normale no? È una mia amica -
Luka assottiglió lo sguardo.
Era davvero convinto che Adrien fosse idiota. Quei due si cercava l'uno con l'altro eppure il ragazzo non riusciva a vedere quanto fosse così poco da amico il suo comportamento. E lui , lui che era costretto a rimanere da parte per il bene di Marinette, lui... trovava la cosa estremamente irritante.
Fece un sorriso di circostanza e senza dire altro lo precedette verso gli altri,  giusto in tempo per ritrovarsi un Ivan imbarazzatissimo che stava dando un velocissimo bacio sull'angolo della bocca di Marinette tra lo stupore della ragazza , l'immenso imbarazzo del ragazzone e le risate sguaiate degli altri .
- Ivan hai pagato la tua penitenza, adesso tocca a te Marinette- fece Nino ancora ridendo per la faccia dell'amico.
Ad Alya brillaro gli occhi.
- oh si Marinette ! Adesso tocca a te baciare la prossima persona che ti si presenterà davanti - fece enfatizzando molto la parola "prossima" e ammiccando vistosamente.
Persino Marinette, con le sue capacità mentali rallentate, riuscì a capire che l'unico assente tra i loro amici era Adrien. Il prossimo che le si sarebbe presentata davanti era Adrien.
La persona che avrebbe dovuto baciare , lei di sua spontanea iniziativa , era Adrien.
Nonostante la sua poca lucidità si irrigidì capendo quello che doveva fare e che no, non voleva fare.
Guardò Alya cercando di sembrare furente ma l'amica con un ampio sorriso stava ammiccando non capendo il suo disagio.
Alzò gli occhi al cielo fissando un po' tutti in maniera supplicante senza molto successo.
Quasi contemporaneamente e ingenuamente la testolina bionda di Adrien fece capolino in mezzo a loro chiedendosi il perché delle risate, delle urla di incoraggiamento e dello sguardo folle di Alya.
Marientte era rossa e immobile al centro.
Non voleva farlo, non così, non davanti a tutti, non era sicura, non era lucida, non ...
Intercettò lo sguardo di Luka e, supplicante, invió una muta richiesta di aiuto.
Il ragazzo fece un sorriso strano e, spiazzando tutti,  le si avvicinò e senza indugiare posó le sue labbra su quelle di Marinette,  tra i fischi di approvazione di chi era più ubriaco e lo stupore di chi invece lo era meno.
Si staccò quasi subito fissando il volto arrossato della ragazza e sussurrando , in modo che solo lei potesse sentirlo
- ti avevo detto che sarei stato il tuo Salvatore -
Concluse quel gesto inaspettato facendole un occhiolino complice.
Marinette cominció a ridacchiare ringraziandolo e pensando a quanto doveva essere buffa ed equivoca quella situazione.
In cuor suo qualcosa le diceva anche che era tutto sbagliato ma al momento era troppo svogliata e deconcentrata per seguire le sua voce interiore.
Uno strano silenzio si diffuse tra tutti, passando dallo sguardo deluso di Alya per l'occasione mancata, a quello sgranato di Adrien che non aveva ben capito cosa fosse successo.
Fu Juleka a interrompere il silenzio qualche istante dopo, quando pronunciò un - hai rovinato il gioco - carico di astio rivolto al fratello.
Chiunque fosse stato più attento e meno brillo avrebbe chiaramente capito che non era quella la frase che avrebbe voluto pronunciare ne tantomeno era il "gioco rovinato" il vero motivo per cui stava fissando il fratello in quel modo scontroso.
Lui ricambió lo sguardo enigmatico, sorridendo sghembo e stava per rispondere qualcosa quando Rose, sapientemente, si mise in mezzo interrompendo la discussione sul nascere.
- credo che sia arrivato il momento giusto per fare rifornimento di patatine e bibite , chi mi da una mano? -
Più o meno pigramente tutti annuirono e si alzarono o per dare una pulita o prendere altro cibo o andare al bagno. Alya prese Marinette e si cominció a lamentare per l'occasione mancata mentre Nino sapientemente cercava di calmarla.
Luka rivolse la sua attenzione ad Adrien. Il ragazzo lo stava fissando ancora con quell'aria persa.
- suppongo fosse il suo primo bacio -* disse , semplicemente per richiamare l'attenzione del biondo su di se.
Adrien lo guardò a metà tra lo stranito e l'offeso. Aprí la bocca per rispondere ma non emise nessun suono. Sembrava come se nemmeno lui sapesse bene come reagire.
Luka scosse la testa maledicendosi per quello che stava per fare.
Si avvicinò fissandolo bene negli occhi a mo di sfida.
- se continui ad essere così cieco ti perderai un sacco di altre prime volte ... - disse e lo lascio lì a cercare di decifrare le sue parole.
Si posizionò più o meno in disparte in un punto in cui riusciva a tenere gli altri sotto controllo senza essere di impiccio e si permise il lusso di perdersi nei suoi pensieri.
In disparte a guardare.
Era bravo a farlo riusciva a cogliere emozioni che aleggiavano intorno agli altri come nuvole colorate, ed era capace di condensarle e tramutarle in musica.
I suoi occhi scrutarono velocemente gli altri ragazzi soffermandosi su quella che ormai era diventata una calamita per i suoi pensieri.
Marinette stava discutendo con Alya di qualcosa mentre aggrottava le sopracciglia facendo una tenerissima espressione pensierosa.
Sorrise.
Nessuno l'avrebbe visto se si fosse fermato lì ad osservarla per sempre.
Mentre si stava perdendo in quel pensiero sentì un pugno non troppo convinto sul braccio e distolse lo sguardo per ritrovarsi gli occhi arrabbiati di sua sorella a fissarlo.
- ahia - fece dopo svariati secondi e senza nemmeno troppa convinzione , giusto per dare soddisfazione alla ragazza che l'aveva colpito ma senza essersi davvero fatto male.
- perché l'hai fatto ? -
Luka fissó la ragazza fingendo di trovarla estremamente fastidiosa, anche se trovava tenero il suo interessamento .
- ma tu non eri con Rose ? -
Juleka gli diede un altro pugno questa volta più forte.
-Sei sleale , lo sai che quei due si piacciono e avevi detto che avresti aiutato Marinette, non che te ne saresti approfittato e l'avresti portata via - fece risentita.
Luka rise.
Era una risata bassa e amara.
Portata via ...
Posó una mano sulla testa della sorella scompigliandole i capelli.
- credimi mi piacerebbe molto, come dici tu, "portarla via " ma Marinette non è un tipo che si lascia portare via così facilmente -
Juleka stava per continuare la discussione ma venne richiamata dai suoi amici e fu costretta ad allontanarsi lanciando un ultimo sguardo penetrante al fratello.
Luka la seguí fino a quando il suo sguardo non si posò nuovamente sulla mora che stava ridendo di qualcosa.
Sorrise ancora.
Qualche istante dopo il biondo si avvicinò a lei per chiederle qualcosa e la sua espressione cambió diventando sognante.
Il suo sorriso divenne triste.
- portarla via .... - mormorò - ti sbagli Juleka, nonostante quello che pensi io la sto solo aiutando anche se avrei tanto voluto portarla via ... -
E con il suono della risata di Marinette che riempiva il suo cuore chiuse gli occhi cercando la musica che descrivesse meglio quello che stava provando.



2046 parole. Cavolo eppure ci ho provato a fare numero tondo.
Niente, so che ho un'altra storia da finire ma in quella non c'è Luka e quindi niente.
In realtà sono in astinenza da fan fiction , qualcuna che abbia una trama interessante o che sia abbastanza p*rn...
e quindi , coerentemente , ho deciso di scrivermela da sola, e chiaramente non è ne spinta ne con trama . Sempre coerente io.
Quindi ignorate la mia follia e beccatevi sta cosa a metà tra il romantico e il malincinico.
Ciaooooooo

Ps me lonlasciate un piccolo piccolo commentino ?

*luka non sa che Marinette alias Ladybug ha già baciato Chat Noir , quindi concedetemi questa licenza

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