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𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧

Samantha vide lo sguardo curioso di Cinque e aprì subito la bocca, precedendolo e impedendogli di chiederle cos'avesse mentre si alzava per guardare bene la stanza. <<Allora, qual è il piano? >> Cinque sorrise soddisfatto, almeno non sarebbe rimasto a letto troppo a lungo. <<Devo, cioè, dobbiamo trovare questo Harold Jenkins e eliminarlo, poi andrò a vedere se il futuro è cambiato>> Cinque provò ad alzarsi, seguendo la rossa, ma lei fece un gesto veloce con la mano senza nemmeno girarsi, troppo interessata ai poster attaccati ai muri, e i fili apparvero dal letto tirando nuovamente il ragazzo per farlo rimanere steso.<<Che fai? >> La rossa chiese con tono ormai annoiato, era una domanda retorica, sapeva benissimo dove si stava dirigendo Cinque.<<Vado a mettere il piano in atto>>

<<Non riusciresti a mettere in atto nemmeno un balletto con quella ferita, hai ancora bisogno di riposare>> Samantha si soffermò su una bacheca piena di foglietti appesi, la scrittura era sbrigativa e quasi illeggibile, ma certi disegnini scarabocchiati ai lati facevano intendere le parole.<<Non c'è tempo per riposare, lo sai anche tu>> Cinque cercò di teleportarsi, ma i fili lo tenevano ancorato al letto, se fosse entrato nel portale si sarebbe portato dietro l'intero mobile.<<Interessante>>

<<Cosa?>> Samantha girò la testa, riportando la sua attenzione sul ragazzo dopo aver sentito la sua voce, e Cinque la guardò curioso.<<I tuoi fili, mi impediscono di entrare nel portale>> Samantha rimase impassibile, non capendo cosa ci fosse di interessante in una cosa così basilare.<<Cos'altro puoi fare con questi fili, signorina Miller?>>

<<Sono solo fili>> La rossa alzò le spalle, e mentre lo diceva sentì la voce del dottore ripeterlo nella sua testa. Solo fili, solo fili, solo fili.

<<Mostramelo>> Cinque si mise seduto, i fili gli avevano finalmente liberato il corpo ma era fin troppo preso dalla conversazione per pensare di scappare, e Samantha obbedì al tono improvvisamente autorevole del ragazzo.

La rossa allungò la mano verso il primo oggetto che le attirò l'attenzione, e il filo si avvolse intorno alla sfortunata lampada sul comodino di fianco a Cinque, stringendosi fino a tagliarla in due parti nette. Il ragazzo guardò meravigliato la scena, osservando meticolosamente le due parti che prima erano una, poi tornò a guardare Samantha.<<Quindi approccio aggressivo e passivo>> lo sguardo di Cinque passò dal mobile al letto, i due fili erano uguali eppure quello che aveva tenuto lui non l'aveva minimamente scalfito, per quanto stretto, mentre la lampada di fianco a lui soffriva sul mobile.<<Affascinante>> Cinque guardò le guance della ragazza arrossire leggermente, dopo anni in cui il dottore le ripeteva di averla scelta perché il suo potere era debole sentire il tono meravigliato di Cinque le sembrava surreale.<<E il legame? Come funziona?>>Samantha fece un cenno verso la sua mano, e Cinque seguì il suo sguardo fino a che i suoi occhi non caddero sul filo verde legato al  suo mignolo.

Cinque sollevò la mano, avvicinandola per poter studiare meglio il fiocco legato al suo dito, non lo sentiva e non riusciva a toccarlo, ma era lì, lo vedeva benissimo.<<Come?>>

<<Da quando mi hai lasciato nella tua mente, si forma subito>>

<<Perché non l'ho mai visto? E non posso toccarlo?>>

<<Non sapevi di averlo, non puoi vedere ciò che non sai esista>> Cinque annuì, studiando il filo verde, aveva lo stesso colore degli occhi di Samantha.<<Non puoi toccarlo perché non è fisico, è una proiezione di un legame emotivo, significa che siamo legati>>

<<E non si può togliere?>> Samantha sorrise, appoggiandosi al mobile dietro di lei.<<Ti sei già stancato di me?>>

<<Preferirei non avere persone che rovistano nella mia testa>> La rossa annuì comprensiva, effettivamente la testa di Cinque sembrava incasinata anche senza entrarci dentro.<<Posso entrare solo se mi lasci, altrimenti sarebbe un processo doloroso per entrambi>> Fù Cinque ad annuire stavolta, ritornando a guardare il piccolo fiocco.<<Ma comunque no, non si toglie in nessun caso>> Samantha abbassò lo sguardo, la sua voce diventò improvvisamente cupa, e Cinque sollevò lo sguardo corrucciando le sopracciglia quando non incontrò quello della rossa.<<Come fai a saperlo?>>

<<Quando i miei genitori sono morti, ce l'avevano, è solo diventato nero>> Cinque si trattenne dal dire quanto fosse affascinante stavolta, limitandosi ad abbassare lo sguardo per la vergogna di essere stato cresciuto dall'uomo che aveva fatto scoprire a Samantha quella cosa, e si lasciò scappare un sospiro di sollievo quando Klaus irruppe nella stanza con la sua solita voce squillante.<<Andiamo dormiglioni, sveglia>>

<<Che c'è Klaus? >>

<<Riunione di famiglia di sotto>> Cinque annuì senza ulteriori domande, cogliendo l'occasione di alzarsi dal letto senza altre restrizioni da parte della rossa, ma si fermò dopo qualche passo quando non sentì quelli di Samantha dietro di lui, e i due fratelli Hargreeves guardarono impazienti la rossa.<<Andate, io vi aspetto qui>> Samantha si giustificò velocemente, facendogli segno con la mano di andare, ma si guadagnò due occhiatacce.<<Riunione di famiglia >> Klaus cercò di essere il più autoritario possibile, indicando la porta perché la rossa si alzasse, ma lei li guardò ignara.<<Appunto>> Cinque sbuffò tornando sui suoi passi, e mentre con una mano premeva sul fianco ferito l'altra aggrappò il braccio della ragazza facendola alzare dal mobile.
<<Che tu lo voglia o no, signorina Miller, ormai fai parte di questa famiglia disfunzionale>> Klaus sorrise facendosi da parte, lasciando che i due ragazzini scendessero le scale prima di lui, e Samantha si fece trascinare fino al salotto dove li aspettavano Luther e Ben. <<Allora...niente Diego, Vanya e Allison? Vabbè, devo dirvi una cosa>>

<<Non è una buona idea, preparati>> Ben sussurrò nell'orecchio di Samantha, approfittando della presenza di un'altra persona che lo poteva sentire, e Samantha ridacchiò mentre Klaus lanciava un'occhiata veloce al fratello morto prima di battere le mani per attirare l'attenzione dei presenti vivi.

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