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𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧

Dopo aver portato Delores al centro commerciale, lasciandola in mezzo ai manichini nello stesso negozio in cui l'aveva trovata, Cinque tornò nel salotto dell'Umbrella Academy con un salto veloce, ritrovandosi di fianco a Samantha e Allison.

Si tirò una sedia dalla cucina, portandola fino a in mezzo ai lettini, quello di Allison era vuoto perché si era svegliata poco prima, mentre Samantha rimaneva ancora nello stato di coma per la perdita di sangue esagerata. Cinque si sedette e il suo sguardo vacillò per un secondo sulla maglietta bianca sporca di sangue, la sua gola si chiuse alla vista della macchia rossa e il ragazzo si dovette allentare il nodo della cravatta, cercando di distrarsi per non ripensarci.

Ma era troppo tardi, era la stessa maglietta, lo stesso stupido disegno che aveva convinto Klaus a comprarla, e che adesso era addosso a Samantha, macchiata del rosso intenso che per la prima volta fece voltare lo stomaco a Cinque.

In macchina aveva cercato con tutto se stesso di evitare di guardare Klaus, la visione di suo fratello che teneva una Samantha morente tra me braccia gli avrebbe scatenato il ricordo in un secondo, ma adesso non aveva via di fuga, e la sua codardia si stava facendo vedere più che mai.

Cinque alzò la testa vedendo il corpo di Samantha muoversi, e la sua espressione si deformò in una triste e confusa smorfia, ma stava ancora dormendo.

Boccheggiava in cerca d'aria, forse cercando di dire qualcosa ma fallendo miseramente per colpa delle corde vocali danneggiate, e Cinque esitò prima di prenderle la mano e stringerla.
<<Samantha>> ma niente, la rossa era intrappolata nel suo sogno, e Cinque aveva una mezza idea di ciò che le stava disturbando il sogno.<<Samantha>> Cinque alzò la voce di poco, e Samantha aprì gli occhi di scatto boccheggiando impanicata. Il ragazzo si alzò dalla sedia affiancandola sul lettino e aiutandola a mettersi seduta.<<Hai le corde vocali danneggiate, ma ti riprenderai, è più superficiale di quanto pensi, va tutto bene>> Samantha cercò conforto negli occhi scuri di Cinque, stringendo la sua mano e annuendo piano, poi abbassò lo sguardo sentendo l'odore metallico e sgranò gli occhi vedendo il colore dei suoi incubi.

Il suo petto cominciò ad alzarsi e abbassarsi velocemente, e Cinque sentì la stretta di Samantha farsi più forte mentre lo cercava con lo sguardo.<<Calma, guarda su, guarda me, andiamo a cambiarti>> la rossa annuì freneticamente e fissò lo sguardo sul volto di Cinque mentre la aiutava a scendere dal lettino, affidandosi completamente a lui per farsi guidare su per le scale, e Samantha assorbì ogni singolo dettaglio sul suo viso per non abbassare lo sguardo.

Si perse nei suoi pensieri, cercando di comprendere come dentro a quel corpo minuto e giovane, dietro al volto con la pelle liscia e tirata, dietro agli occhi scuri e ancora pieni di vita, si trovava invece una versione della sua mente di quarant'anni più vecchia.

Eppure di vecchio aveva solo il cinismo, Cinque, e l'intelligenza smisurata, oltre a quello ben poco faceva capire la maturità del ragazzo agli occhi della rossa.

Cinque aprì la porta della stanza di Ben e poi staccò lentamente le mani da Samantha, rassicurandola con lo sguardo.<<Vado a prendere dei vestiti di Allison e un quaderno così puoi comunicare, ok? Dammi dieci secondi>> Samantha si limitò ad annuire, chiudendo gli occhi appena Cinque sparì risucchiato dal vuoto, e il mal di testa cominciò a farsi sentire di nuovo.

Il giovane Hargeeves si teletrasportò nella stanza in fondo al corridoio reputando inutile camminare fino a lì, e si ritrovò davanti ad Allison e Luther seduti sul letto che li guardavano curiosi.<<Prendo dei vestiti per Samantha>> Cinque non provò nemmeno a chiedere, annunciandolo ad Allison che annuì senza obiettare, e il fratello "minore" rovistò velocemente nell'armadio d'infanzia della numero tre prendendo una maglietta e dei pantaloncini a caso, poi afferrò un quaderno e una penna dalla scrivania di fianco e ritornò nella stanza di Ben senza nemmeno preoccuparsi di chiudere le ante dell'armadio.

Samantha aprì gli occhi lentamente sentendo i passi veloci di Cinque per la stanza, e presto si ritrovò in mano il cambio di vestiti.<<Io rimango qui fuori mentre ti cambi, ok?>> la rossa annuì lentamente e Cinque camminò fino alla porta stavolta, lanciando un'ultimo sguardo alla ragazza prima di chiudersela alle spalle e rimanere nel corridoio.

Cinque abbassò lo sguardo sul fiocco, stava lentamente riprendendo vita, il verde si stava illuminando come sotto a un riflettore, cambiando sfumatura ogni secondo.

Samantha aprì la porta poco dopo, evidentemente impaziente di togliersi i vestiti sporchi di sangue di dosso, e la voce di Klaus accompagnata dai passi pesanti che salivano sulle scale impedì loro di parlare. <<Dov'è Sammy?! Non è giù! >> Klaus sventolava la mano con il fiocco come un trofeo, catapultandosi nel corridoio al primo piano, e guardò prima a sinistra e poi a destra, posando gli occhi su Cinque e sulla testa della rossa che spuntava dalla camera di Ben. <<Oh ringrazio il cielo...>> Klaus li raggiunse in due falcate e spinse Cinque lontano, facendosi spazio davanti alla ragazzina e prendendole la testa tra le mani.<<Ti sei svegliata, mi hai fatto perdere almeno dieci anni di vita>> Il numero quattro tirò la rossa verso di se, stringendola al petto e accarezzandole i capelli.<<Non farai mai più niente di testa tua, sei- sei in punizione! O qualsiasi nome abbia, non andrai più in missioni da sola>> Klaus cercò di sembrare autoritario, ma gli scappò una risata mentre la stringeva contro il suo corpo, e Samantha affondò il viso nel suo petto avvolgendo le mani intorno al busto di Klaus e ricambiando l'abbraccio.

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