Jeff si svegliò la mattina seguente conscio di ciò che aveva fatto la sera precedente. Passarono diversi giorni e Jeff non andò a lezione ma si tenne in contatto con Alice via telefono e si scusò dandosi malato. Dentro di se si sentiva combattuto. Da una parte sentiva l'oscurità, la cattiveria, le voci che gli dicevano di uccidere. In piccola parte sentiva anche la purezza di Alice che dentro di se tentava di frenarlo di compiere omicidi, putroppo inutilmente. Jeff una mattina si alzò e si diede una sciacquata al volto sfigurato e inquietante, che ricordavano in lui chi era e cosa faceva. Uscì e si diresse a scuola per vedere Alice. La mattinata passò in fretta e entrambi uscirono e fecero la strada assieme. A un certo punto Alice si fermò e disse "Jeff...ti va di...venire a casa mia a vedere un film stasera...?" Jeff stranamente imbarazzato, rispose "Volentieri...ne sarei felice". Alice fu contenta della risposta e salutò Jeff con un candido sorriso e corse via. Da lontano urlò "Vieni alle 21.00!". Jeff annuì e salutò. Si incamminò verso casa e iniziò a riflettere...
-Pensieri di Jeff-
Non so cosa mi stia succedendo...non capisco nemmeno perché ho accettato. Io di sera uccido. Ne sento il bisogno, è più forte di me. Non vorrei metterla in pericolo...mi sembrava così felice...non voglio deluderla...mi sembra una ragazza che ha passato tante disgrazie...io...vorrei renderla felice. Ma ho paura. Paura di me...
Arrivò sera. Jeff, nervoso, si diresse verso casa di Alice dopo averla chiamata per farsi dare le indicazioni. Arrivò in orario e Alice lo accolse con un sorriso e disse "Ben arrivato! Sono davvero felice che tu sia venuto!". Jeff rispose "Grazie a te per avermi invitato, entriamo dai". Jeff seguì Alice e notò che la casa era immensamente grande e maestosa. Era addobbata con quadri che sembravano davvero preziosi e con vasi in stile orientale. Vide enormi stanze prima di arrivare in un salotto di modeste dimensioni. Entrambi si sedettero sul divano e Jeff, guardandosi attorno, disse "Hai una casa davvero bella e accogliente..." Alice replicò "Me l'hanno lasciata in eredità i miei genitori quando sono morti...fino a che non sono diventata maggiorenne i vari maggiordomi si occuparono di me e un amico di famiglia gestì le spese economiche...appena sono diventata diciottenne la casa è passata a me..." dopo un attimo di silenzio Alice disse "Dai ora guardiamo il film, si chiama "La danza della luna" é...romantico. Sei d'accordo?". Jeff rispose "Si va benissimo (Anche se i film non erano la sua passione) Durante il film entrambi stettero in silenzio a volte lanciandosi occhiate tenere. Alice a un certo punto si appoggiò sulla spalla di Jeff che felice la guardò negli occhi. Entrambi si fissarono i rispettivi occhi e a un certo punto, durante la parte più romantica, Alice arrossì e disse "Jeff...io..." Jeff, avendo capito, impulsivamente la baciò silenziandola, facendo una cosa che non aveva mai pensato di fare prima d'ora. Le loro labbra rimasero attaccate e entrambi si accarezzavano a vicenda. Jeff e Alice realizzarono che quello era il momento migliore della loro vita. Concluso il bacio entrambi arrossirono e Alice timidamente disse "Jeff...è...è stato bellissimo...non sono mai stata così felice..." Jeff replicò "Anche io sono davvero felice...nessuno aveva mai provato affetto verso di me". Mentre diceva quelle parole il film finì e nella schermata nera Jeff vide riflesso il suo volto e si ricordò immediatamente chi fosse. Di scatto si alzò e disse "Alice...io devo andare. Scusami...". Quando stava per allontanarsi dal divano Alice lo bloccò prendendogli il braccio, e disse "Perchè Jeff? Sono così felice...perfavore non andartene..." Jeff sempre più in colpa rispose "Davvero, devo andarmene. Perdonami. Non sai chi sono..." Alice sempre più triste disse "Perfavore Jeff...non ho mai provato così tanto affetto...non sono mai stata così contenta, non ho mai avuto nessuno nella mia vita. Ho sempre dovuto lottare con tutto e con tutti....tu mi stai rendendo davvero felice. Jeff...io ti amo." All'udire di quelle parole e alla vista delle sue lacrime Jeff non resse e disse "Io non posso renderti felice. Io devo starti lontano. Per il tuo bene. Non voglio farti del male...Io...ho troppa oscurità dentro il mio cuore...io sono Jeff The Killer...un assassino incontrollabile! Io uccido per piacere, per goduria! Io lo fac-" Jeff non potè concludere la frase che Alice lo strinse forte a sè facendogli sentire tutto il suo amore e disse "Jeff io ti amo. Sei tutto ciò che ho. Io non ti giudico e ti giuro che ti aiuterò. Hai riportato la luce nella mi triste vita e io scaccierò l'oscurità dentro di te. Ho compreso che tu sei l'unico che in tutti questi anni mi ha trattato con affetto...tengo a te..." A quelle parole lo spietato assassino Jeff The Killer sentì come un brivido lungo tutto il corpo, come una purificazione. Iniziò a provare amore verso di lei, felice e leggermente confuso fece scappare qualche lacrima dai suoi occhi azzurrissimi e disse "Alice...grazie. In tanti anni...io..." Jeff non riuscì a proseguire dall'emozione e Alice lo strinse ancor più forte. Lui in un breve momento aggiunse "Non ti deluderò. Cambierò. Per te." Era felice, come non lo era mai stato. Un assassino, un folle che si sentiva amato e provava affetto. Non se lo aspettava.
Tutto sembrava andare per il verso giusto ma l'oscurità era vicina, e non era solo la sua quella che percepiva.
Continua...
Fatemi sapere se vi sta piacendo almeno li faccio uscire più spesso i capitoli. È abbastanza sentimentale e emotivo questo capitolo. Spero vi piaccia ^^
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