Capitolo III: ricordi di giorni passati pt.2

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...entra nella mia camera, da sotto il letto riesco a distinguere delle scarpe in stile militare color grigio macchiati di fango e terriccio taglia 45, si avvicina in modo furtivo alle tende e le sposta con violenza creando un suono stridulo che mi fa sussultare.

Mio fratello ha gli occhi socchiusi ma il suo respiro é ancora agitato, gli tolgo la mano dalla bocca e gli mimo di fare silenzio; nel mentre quell uomo sta guardando sotto la scrivania dove faccio i compiti ogni giorno.

Sta per uscire e io tiro fuori il fiato trattenuto per vari secondi mentre Luca strizza gli occhi forte forte ma...tutto succede in pochi istanti, mi volto terrorizzata e vedo due grandi occhi inniettati di sangue fissarci con sguardo vittorioso.

Con un gesto fulmineo tira fuori da sotto il letto mio fratello per i piedi...

Io:"LUCA!"

...esco allo scoperto e mi si presenta davanti un uomo alto circa 1.85, molto muscoloso e con i capelli rasati, sbarbato e con i denti bianchi perfetti che creano un sorriso malato raccapricciante.

Cerco di saltargli addosso ma lui con un semplice colpo di avambraccio mi scaraventa contro la parete...

Io:" LASCIALO SUBITO!"

...mi rialzo quasi subito anche se con fatica, lui prende il mio piccolo Lu per il collo e...crack...

Capo:" ops...si è rotto"

...lo dice con voce fiera, si prende gioco di me e mi deride con quello sguardo del cazzo che si ritrova...in me scatta qualcosa; guardo il viso di mio fratello, pallido, gli occhi vitrei; con tutta la forza in mio possesso e grazie all'adrenalina stacco un tubo in ferro che sosteneva il mio letto e gli salto addosso...

Capo:" cosa pensi di fare lurida bastarda!"

...lascia cadere a terra il corpicino e cerca di afferrarmi per le braccia ma con movimenti agili da parte mia gli impedisco di raggiungere tale scopo; stringo il tubo tanto da far sbiancare le nocche della mia mano e lo colpisco una volta.

Perde leggermente l'equilibrio e io lo colpisco alle gambe, poi al busto, alle spalle, al collo e alla testa...

Io:"muori..." ...continuo anche se grida...

...ancora un colpo seguito da un suo urlo...

Io:" muori...muori..." ...ormai non reagisce più ma io continuo...

...il suo sangue mi schizza addosso sporcandomi il viso e il pigiama, vedo che respira ancora, mi guarda dritto negli occhi e vedo che non fa più il gradasso come pochi istanti fa...

Io:"MUORI!"

...un ultimo colpo secco sulla fronte e lui smette di muoversi, ho il fiato corto e sento le energie man mano scivolare via come l'acqua...

Io:" adesso...adesso cosa faccio..."

...lascio cadere a terra il tubo sporco di sangue e mi prendo la testa tra le mani, urlo...

Io:" AAAAAH"

...tramando mi alzo e scavalco il bastardo morto sotto di me; esco dalla camera a piedi nudi ma non sento niente.

Mi dirigo verso la porta dell'entrata sfasciata, i pezzi di legno si infilzano nella mia carne ma non fa male, supero l'entrata ed esco.

Ora fa freddo, c'è vento, gli occhi bruciano e la testa fa molto male.
Inizio a camminare scalza per strada, accelero il passo e inizio a correre a perdifiato....

'Dove mi nascondo ora? Mi verranno a cercare...e se mi trovano? Mi uccideranno! Mamma...dove sei? Sei ancora viva? Sei morta? Dove ti hanno portata?'

...non so per quanto ho corso ma ora il cielo è buio, guardo il mio orologio da polso che la mia mamma mi ha regalato da piccola, segna le 18:30.

Rallento il passo e mi rifugio in un vicolo tra due grandi palazzi; il marciapiede è lercio, i muri sono pieni di muffa, l'odore di escrementi è vomitevole ma almeno sono nascosta.

Io:" adesso,respira Giulia...respira" ...inspiro ed espiro...
"Sei viva, sei la sicuro,adesso devi solo restare nascosta e andrà tutto bene"...mi stringo le gambe al petto e guardo ancora l'orologio...

Mi sento così stanca...chiudo gli occhi e mi addormento sfinita.

Ecco qui il nuovo capitolo spero che questa storia vi stia piacendo.
Alla prossima!!

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