CAPITOLO 8- Il cocainomane.

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Era più o meno da una settimana che viaggiavano ormai,e l'adrenalina dei primi momenti aveva lasciato spazio alla voglia di tornare a casa e farsi una doccia come si deve. Perchè ovviamente,farsi la doccia in quella settimana era stato quasi un evento. E comunque,anche se l'albergo fosse stato a cinque stelle,farsi la doccia a casa non è paragonabile alla doccia fuori casa. Tutt'altra cosa,questioni di comodità. 

Fatto sta che Kyle faceva sempre più il lagnoso,e aveva dalla sua parte anche Cecilia. Così Chad,se ne fregò di quello che aveva detto Hope e quella sera,decise di rovinare tutto. Erano su una spiaggia che nessuno di loro avrebbe saputo segnare su una mappa,attorno a un fuoco quando Cecilia ribadì per la millesima volta che non avevano indizi concreti tranne quella vecchietta,non molto attendible tra l'altro,da cui Kevin avrebbe comprato una specie di souvenir,cosa non nel suo stile,e che aveva detto che era andato verso nord,probabilmente senza nemmeno sapere dove fosse il nord ma basandosi su qualche vecchia puntata di Hazzard in cui qualcuno lo aveva detto a qualcun'altro. Fu allora che Kyle si ribellò agli occhi neri di Emily,e appoggiò quell'affermazione che di fatto non aveva nulla di sbagliato. Così Chad lo disse,e basta. Non lo premeditò,anzi nemmeno ebbe il tempo di rendersi conto che lo stava per dire. lo disse,punto. Fine. Così. 

Incredible è come la gente si tiene dentro un segreto per anni,faticando,e poi qualcuno lo dice così,dimostrando l'inutilità di esserselo tenuto per sè. 

Kyle fu talmente sconvolto,che gli occhi quasi gli uscirono dalle orbite,e Cecilia sbattè le palpebre così tante volte che a un certo punto le sentì completamente asciutte. Emily se ne stette per qualche minuto di troppo accigliata. Hope sbuffò,e fine.

Serata falò rovinata,ma almeno ora non dovevano più nascondere il motivo di quell'assurdità. Quello vero di motivo,s'intende.

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Il mattino dopo Kyle andò a farsi un giro in città,e Emily da brava guardia carceraria lo seguì a ruota. Erano ormai arrivati in California,posto che Kevin paragonerebbe al paradiso. Contavano infatti molto sul trovarlo lì. Kyle riuscì a mollare Emily in un negozio di intimo,con la scusa che sarebbe stato imbarazzante entrare a scegliere le mutandine con lei. Poi si diresse esattamente nel punto che Andrew gli aveva indicato,anche se aveva qualche minuto di ritardo. La bustina era rimasta senza contenuto da due giorni ormai,quindi era abbastanza urgente. 

Non sapeva come riconoscere l'amico di Andrew,e questo gli metteva un po' di ansia,ma in fondo quante persone dall'aria di uno spacciatore potevano esserci in un vicolo cieco in California? 

Si sentiva un po' in colpa,ma non per quello che stava facendo. Ma per aver promesso ad Emily che avrebbe smesso,senza mai averci provato davvero. Ma in fondo ormai tradire la fiducia altrui,era una delle sue specialità. 

Incredible come sappiamo,a volte,essere tanto egoisti da riconoscere e autocriticare i nostri difetti.

Quando entrò nel vicolo,quasi ci rimase secco per la sorpresa,o il terrore,o la speranza,non si saprebbe definirlo bene cosa fu a farcelo rimanere quasi secco in realtà. Fatto sta,che ci stava per rimanere secco seriamente. Poi Kevin fece per andarsene,e lui non si sa da dove trovò il coraggio di alzare il braccio e piantarglielo nel petto con una sicurezza che di solito aveva solo sotto effetto della cocaina. 

Kevin il petto glielo piantò addosso,e lo guardò nel suo modo più cattivo. E il modo più cattivo di guardarti di uno che ti guarda cattivo anche senza volerlo,è abbastanza terrificante. Nemmeno c'è bisogno di dire che il coraggio di Kyle finì subito e improvvisamente,così come era iniziato. Lo lasciò andare,sbrigò velocemente l'affare con l'amico di Andrew e se ne andò a cercare Emily velocemente. 

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