"Park Jimin, la vita non è quel che sembra. La morte non è un'opzione"
Nulla è ciò che sembra.
Nulla è un'opzione.Non ricordava di aver mai voluto fare qualcosa in particolare nella sua vita. Gli era sempre sembrata un'attesa.
Un'attesa di che? Di che...di che... Di che...di cheSe apriva gli occhi vedeva solo l'odio di chi gli stava attorno, in quel orrendo posto. Se li chiudeva invece, toccava con la punta di un dito l'altro se stesso, rinchiuso dentro di lui. Un Jimin che si odiava, che rifiutava se stesso, convinto di poterlo fare e continuare a vivere comunque.
Non puoi vivere se non sei tu, se hai diviso te stesso per poter rimanere rinchiuso nella tua propria coscienza.
Jimin però era convinto di non volerne più uscire, di preferire quella piccola bugia incastrata con una pinza e a forza dentro la propria mente, alla realtà.
"Sei tu il tuo nemico"
Questo già lo so.
Lo so. Lo so.Sono io il mio nemico, sono io il nemico, io nemico, il nemico, io e il nemico.
Ma chi era il nemico? Il jimin spento che continuava a muovere flaccidamente la sua carcassa vuota o quello quietamente nascosto in una grotta della sua mente?
Eppure un nemico doveva esserci, perché così gli avevano detto.
C'era sempre stato qualcosa da sconfiggere, da superare, per poter essere vincitore. Solo una vittoria poteva rendere reale la sua persona. Solo vincere era importante.
Così sembravano dire tutti.
E uccidere l'altro Jimin poteva essere una vittoria, se esso era il nemico?
Doveva essere una vittoria.
Non era stata una vittoria.
"Credevo in te, come hai potuto farlo? "
Non aveva senso. Niente aveva senso.
"Credevo in te, Jimin"
Jimin.. Jimin.. Jimin.. Jimin..
Urla, rumori, pianti, e poi sfregolii bisbigli.
"Oh guarda, un altro", "Il terzo questa settimana", "uno spreco di tempo ed energie, le persone che meritano di vivere aspettano in fila. Gli ipocriti entrano con l'ambulanza"
Meritano di vivere.
"Jimin, tu meriti di vivere"
No, no.
Non potevano dirgli questo.
Era uno spreco di medicinali, un letto in meno in ospedale.
L'odio di tutti quelli che vorrebbero vivere ma non possono. L'odio di tutti quelli che devono toccarlo e aiutarlo.
Non voglio aiuto, io davvero, non lo voglio.
In tutta la sua vita non aveva mai desiderato qualcosa in particolare, nemmeno la sua morte.
"Tu stai bene, ripeti con me"
Come poteva non piangere? Come poteva sopportare il sorriso di quella donna con in sottofondo le sue urla disumane, i pianti dolorosi della disperazione.
Solo silenzio.
Solo...
Silenzio.
"Ci ha rovinato la vita"
Ci ha 61783919 ha rovina 6829900 la vita 7292910 ci ha 628819 la vita 6372683910 la vita rovinat 8902789 ci 78900175
"... Ti voglio bene"
Bip..... Bip..... Bip....
"Anche io."
Bip.... _________________
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Suicide Through p.jm
FanfictionPark Jimin, la vita non è quel che sembra. Morire non è un'opzione.