Capitolo 4

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Vero. Era tutto dannatamente vero, e io dannatamente stupida. I pettegolezzi che avevo sentito erano veri. Era tutto vero. Emily aveva ragione. Possibile che non imparo mai dai miei errori? Perché non mi faccio i fatti miei.
Davanti a me non c'era più il ragazzo cui guardavo gli occhi cercando un emozione, ma c'era uno stronzo, a cui non importa nulla degli altri.
Appena mi nota, Adam molla quel ragazzo, che scappa dalla parte opposta. Mi guarda e rimaniamo in silenzio per una frazione di secondo. Quello che mi aveva detto Emily, era tutto vero?
Adam era davvero un mostro? Certo che sì. Lo sapevo fin dall'inizio. Lo sapevo benissimo, non posso rimanerne delusa. Sapevo che lui era come tutti gli altri. Ero io che credevo che ci fosse di più.
Ma molte volte è più facile chiudere gli occhi davanti ai fatti, e lasciare che gli avvenimenti ci travolgano. È più comodo.
Mille pensieri mi ronzano testa, che cosa devo fare?
Lo sguardo di Adam si posò su di me.
Sono totalmente presa dal panico. Che cavolo devo fare? Solo una cosa, correre.
Non riesco a pensare e scappo via. Non può essere così facile. Mi volto e lo vedo che mi sta venendo dietro. Che codarda che sono, che senza ha ormai scappare.
Si sta avvicinando sempre di più, aumento la velocità, come se non ci fosse un domani. Cerco di correre a più non posso. Adam corre ancora più veloce e mi raggiunge. Io da ottima atleta che sono, mi fermo perché sono sfinita, non c'è la faccio più, tra pochi secondi scoppierò di sicuro! Che cosa sto facendo?! Da quando in qua Jade scappa dai problemi?! Perché mi sono fatta prendere dal panico? Non si scappa dai problemi, non io.
Mi volto e mi trovai faccia a faccia con Adam. Mi volto per andare via quando lui mi prende per un braccio e mi ferma.
"Ehi, dove vai, non ti faccio del male!" Dice dopo essersi assicurato che non scapperò.
"Si certo come non stavi facendo male a quello li vero?" Dico sarcastica. Mi pento dalle mie parole, ma sono arrabbiata, e non sono riuscita a trattenermi.
"Scusa non intendevo..." cerco di dire.
"Vedi di rilassarti bimba" Chiede con la faccia stupita.
"Come scusa? Non chiamarmi bimba" dico guardando davvero male.
"E tu non farti più i fatti miei" dice e io lo lascio solo.
"E comunque, se non vuoi che ti chiamo bimba, mi devi dire il tuo nome" dice e io mi volto.
"Il mio nome non ti riguarda, ora torna pure a fare i fatti tuoi" Dico spazientita, intanto mi sistemo i capelli.
Gli volto le spalle, pronta ad andarmene.
Non avevo la minima voglia di rimanere lì. Ho bisogno di relax adesso. Che cavolo vuole da me questo.

ADAM's POV

Ma che cazzo è appena successo?! Sono nei guai, quella mi ha visto così, ora lo dirà a tutti. Ma poi ci cavolo è?! Figa, è figa. Ci potrebbe stare, ma è troppo rompi-coglioni.
Prima mi rompe quando mi faccio i fatti miei, poi ha da ridire su come mi comporto con gli altri, e quando le chiedo spiegazioni, mi risponde così?!
Ok calma, non c'è bisogno di agitarsi. Devo solo sapere che cosa ha visto di preciso e se ha intenzione di dire qualcosa a qualcuno.
Voglio proprio sapere cos'ha da dire questa stronza qui! Poi è sicuro una novellina, perché non l'ho mai vista prima, sarà più semplice del previsto. Non finisce qui ragazzina, stanne pur certa...
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