I Feel Fine

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«Beh, abbiamo concluso la tuta, infine.»

Tony non avrebbe mai creduto di dirlo, e forse fino a qualche settimana prima lo avrebbe anche fatto con un certo sollievo, ma non stavolta. La tuta era conclusa e con lei tutte le giornate passate con Peter a fingersi scocciato dal tempo perso dietro a quel progetto, quando era certo non fosse stato così. Non lo era più. Da un secolo.

«Già», rispose Spider-Man, l'entusiasmo caricato a salve colme di niente; sparate via solo perché era così che doveva andare. Perché doveva per forza essere un evento indimenticabile e positivo, ma di fatto Tony sapeva che così non era. Guardò quel pezzo di stoffa per minuti interi, mentre Peter faceva lo stesso e, cedendoglielo con un sorrisetto, decise di mentire per l'ennesima volta.

«Finalmente, oserei dire! Ci abbiamo messo più di quanto avremmo dovuto. Stavo iniziando a stancarmi, sai?»

«Lo posso immaginare. Dopotutto potevi dedicare seriamente questo tempo a cose molto più interessanti, e di questo sono assolutamente certo», bofonchiò Peter, fermamente convinto di quella sua affermazione.

Andiamo, stavo scherzando! Possibile che non riesci proprio a capirlo?, pensò lui, e non glielo disse. Come non gli disse che avrebbe voluto trovare delle falle gigantesche nel sistema elettrico della tuta, solo per il gusto di ributtarsi a capofitto in quei pomeriggi che avevano appena raggiunto il loro epilogo. Come non gli disse che passare del tempo insieme stava diventando troppo importante, per lui. Quasi un'ossessione.

Perché, di fatto, Tony aveva ponderato a lungo, in quelle tre settimane passate da quella serata al pub. I punti cardine di quei pensieri erano giusto un paio, ma lo stavano mandando letteralmente nel pallone. Il primo era sicuramente la confusione che aveva in testa; la paura di aver travisato il sentimento che provava per Peter. Poteva trattarsi di una semplicissima amicizia, magari molto più profonda di qualunque altra, ma dubitava che il pensiero di un amico potesse ribaltargli lo stomaco a quel modo e mandargli in fiamme il miocardio. Il secondo punto era la sua presunta eterosessualità. Non era particolarmente scioccato dal fatto che gli piacesse un ragazzo, quanto dal fatto che, prima di Peter, non era mai successo. Aveva avuto un paio di fidanzate, bionde e formose, belle e carismatiche. Peter, di fatto, caratterialmente era tutto il contrario. Impacciato, goffo, insicuro e logorroico all'occorrenza. L'opposto del suo - a quanto pareva - canone ideale di persona. Forse, semplicemente Peter era diverso da qualsiasi altro essere umano, e non aveva importanza a quale sesso appartenesse. Tony era certo che l'inghippo stava proprio lì: si stava innamorando di Peter, non di un maschio o di una femmina. Se n'era fatto una ragione, e forse era proprio questo il motivo per cui, dare un freno a quegli incontri, stava facendo così male.

Peter, intanto, aveva piegato la tuta e se l'era gelosamente stretta al petto; un sorriso misto tra il malinconico e l'entusiasta gli balenò sul viso, lasciando Tony muto per un tempo infinitamente lungo, a cercare le parole da dire. Era chiaro che nemmeno lui fosse totalmente felice, ma non era facile interpretare quel comportamento. Avevano instaurato un bel rapporto, qualsiasi esso fosse, e per l'altro poteva essere stata semplicemente una bella esperienza che avrebbe portato con affetto nel cuore, nulla più...

You Say Goodbye, I Say Hello [ Young!Starker - Tony/Peter -WINNER WATTYS 2020 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora