Finalmente il giorno decisivo era arrivato, il giorno del rilascio della Ferrari.
Ero emozionatissima perché questa era la prima Ferrari a cui avevo lavorato.
Finalmente il grande giorno era arrivato, la macchina più aspettata del mondiale era finalmente arrivata non vedevo l'ora che la presentassero.«Bu!» urlò una voce alle mie spalle facendomi prendere uno spavento
Mi girai spaventata «mi hai fatto prendere un colpo Mick, non farlo mai più»
«si signora» rispose lui ridendo
-« non vedo l'ora che presentino la macchina, sono molto emozionata»
«io non vedo l'ora che incomincino i test»
Ad un tratto quillò il telefono a Mick «okay arrivo» disse« scusa, era Mattia. Devo andare» Mick mi abbracciò, e ovviamente ricambiai «a dopo» mi disse «a dopo Mick» risposi.La presentazione iniziò, ero vicina a Francesco, Raven e Giada, c'erano anche alcuni fan che in certi casi facevano i cori da stadio, come al solito.
Poi i presentatori fecero salire i piloti, Mattia e John Elkan sul palco e presentarono la nuova Ferrari: la SF2023H.
Era bellissima, fa sempre un certo effetto quando qualcuno presenta qualcosa per cui hai lavorato.
Mi sono occupata della parte aereodinamica della macchina e anche di alcune componenti della Power unit.Mick era molto sorridente e mi scioglievo alla vista del suo sorriso, non aveva più la solita ansia dei primi giorni, ora era più calmo e in sintonia.
Mick spostò i suoi occhi color ghiaccio dalla macchina a me e mi sorrise, ricambiai il suo sorriso.Dopo la presentazione andammo tutti al Ristorante Montana.
Ci ero stata già tre volte, ma quel pranzo fu quello più speciale.Mick mi chiese se mi volevo mettere vicino a lui e non esitai. Manca pochissimo all'inizio del campionato e dovevo subito pensare al gran premio d'Australia, ma prima di tutto ai test, se andavano male, dovevamo capire cosa non andava. Non sono solo addetta alla parte aereodinamica della macchina, ma devo anche controllare le telemetrie, sistemare il motore il volante e controllare anche la Power unit.
Parlai molto con Mick ma anche con gli altri meccanici, con cui condividerò il box.
D'un tratto Mick mise la sua mano sulla mia.
Con la coda dell'occhio mi accorsi dello sguardo perplesso di Mattia, Mick tolse la mano dalla mia e la mise sullo schienale della mia sedia, come se non fosse successo niente
Mattia continuò a guardarci, ma improvvisamente svuotò il sacco e arrivò dritto al punto «ma state insieme voi due?»
«no siamo solo amici» risposi tutto d'un fiato, ero preoccupata per la reazione di Mick.Sentii il suo braccio togliersi dal mio schienale.
«Perché un pilota e una meccanica non possono stare insieme?» chiese Mick. Non avevo mai visto Mick così serio, era anche leggermente arrabbiato.
«beh si possono stare insieme ma si possono creare squilibri, o se si lasciano il team può essere lacerato» gli rispose Mattia «eh Mick... L'amore»
Mick si alzò e uscì dal ristorante.Mi sentii in colpa per ciò che era successo, dovevo andare da lui, Mattia mi guardò e fece di sì con la testa, come se avesse letto il mio pensiero.
Presi la giacca e andai fuori, stava piovendo
-Mick! Mick! - provai a chiamarlo, invana.Sentii un respiro affannato, Mick era seduto su una panchina, al freddo e sotto la pioggia. Aveva solo la felpa della Ferrari e il cappello.
«Mick che fai qui. Entra. Puoi prendere la febbre, polmonite.... Non puoi buttare tutto all'aria quando neanche è iniziata la stagione.
Hai un contratto. Hai una schiera di tifosi e di meccanici che credono in te.»«io non sono come mio padre... Non ho nulla di mio padre apparte il cognome e la passione per le corse, hanno alte aspettative, non voglio deluderli » disse Mick
«quella scenata di prima... Perché?» gli domandai
« non lo so, non mi sentivo bene... Forse il vino...»
«ma se neanche l'hai toccato» dissi ridendo
«ah faccio schifo a mentire» finalmente ritornò il suo caloroso sorriso «sai che ti voglio troppo bene?» continuò
«si e anche io te ne voglio» e lo abbracciai.
Tornammo dentro«MICK VATTI AD ASCIUGARE O PRENDERAI UNA BRONCOPOLMONITE ACUTA, NON POTRAI GAREGGIARE E FINIRAI IN OSPEDALE» era Charles che mi imitava
Il nostro pezzo di tavolata rise a crepapelle
«Grazie Charles, sei molto d'aiuto» esclamai ridendoMattia scrutò con accuratezza Mick, poi passò lo sguardo a me e poi di nuovo su Mick.
Sarà un segno?
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Lost In You ||Mick Schumacher [in Revisione]
Fanfiction"Perché le stelle sono così belle?" domandai ammirata alla vista di quello spettacolo. "perché l'universo senza di loro non è un granché" rispose mick "e tu sei parte di loro"