May:«Vado un attimo a prendere delle cosette da mangiare per dopo.
Sei vuoi entrare intanto prendi le chiavi»
Presi le chiavi e prima di entrare mi guardai un attimo intorno.Mi girai verso destra e notai delle porte molto strane e dei ragazzi affacciati lì che stavano guardando verso la mia direzione.
Erano vestiti in un modo molto strano, avevano come una specie di divisa scolastica ed era uguale per entrambi.C'era una ragazza con dei capelli molto ricci e lunghi ed un ragazzo dai capelli molto corti e biondo platino.
Appena si accorsero che li stavo guardando non smisero di fissarmi.
Sembrano come incuriositi dalla mia figura, finché una donna non lì porto via di lì.
Chissà chi erano..Notai alla fine che su quelle porte vi era una scritta, strano per una casa.
"Umbrella Academy"Dopo aver letto mi girai nuovamente verso la porta di quella che sarebbe stata la mia nuova dimora sempre più incuriosita dai miei nuovi vicini di casa.
May:«Eccomi!» disse chiudendo la porta.
Si girò «wow»
Casey:«Già zia, wow»
Ci guardammo intorno e la casa è veramente stupenda, anzi, forse è pure troppo grande per una famiglia composta solo da due persone.
May:«Bhe, mettiamoci a lavoro» disse tirandosi su i capelli con un elastico.
I scatoloni dei traslochi erano già arrivati da un po' di giorni, quindi a noi toccava solamente riordinare tutto per bene.Abbiamo cominciato dal salone, poi dopo abbiamo fatto cucina e bagno.
Ciascuno poi ha pensato alla propria stanza.
La mia era molto semplice e spoglia, ma in un attimo l'ho trasformata completamente attaccando polaroid e poster dei miei cantanti preferiti.May:«Direi di fare una pausa»
Casey:«Si, le scatole più grandi le abbiamo finite»
May:«Che ne dici di andare a dormire?»
Casey:«Di già?»
May:«Casey, sono le 2;30 passate..»
Casey:«DI GIÀ!»
May:«Esatto, quindi, a meno che tu non voglia crollare adesso sul pavimento ti converrebbe andare a dormire»
Casey:«Si, effettivamente sono un po' stanca, non abbiamo neanche riposato un attimo»
May:«Si, ora vado anche io, notte cara» disse cominciando a salire le scale con passi pesanti dalla stanchezza.
Casey:«Notte»
May:«Ah, Casey» sentii urlare improvvisamente dal piano di sopra.
Casey:«Si?» mi affacciai lungo le scale per guardarla.
May:«Domani devo andare a fare delle commissioni in banca, se tu ne vuoi approfittare per uscire un po' fai pure, ricordati le chiavi però»
Casey:«Va bene, ti voglio bene» dissi salendo anche io le scale per poi abbracciarla.
May:«Anche io» disse per poi poggiare la sua testa sulla mia.*driin driin*
Casey:«Io mi chiedo perché ho messo la sveglia» dissi farfugliando all'improvviso da sola.
Casey:«May!» urlai più e più volte.
Casey:«Perfetto, è uscita»
Mi alzo e a vado in bagno, mi lavo e mi vesto.
Metto una semplice t-shirt bianca con le righe rosse (o rossa con le righe bianche, sono punti di vista) e un pantalone lungo.
Oggi faceva un po' frescetto.Presi un po' di soldi e uscii di casa con le chiavi che misi immediatamente in tasca per paura di perderle.
Uscii verso le 10;30 e rimasi in giro per circa due ore.Non sapevo più che fare, così decisi di raggiungere mia zia in banca.
Appena mi feci dare indicazioni raggiunsi il luogo, ma lo trovai tutto bloccato.
C'erano camion ovunque e le volanti della polizia erano tantissime, quasi quanto le persone che erano lì fuori.Improvvisamente un dolore alla bocca dello stomaco mi fermò sulla rampa.
Mi piegai in due per il dolore e appena chiusi gli occhi vidi mia zia con le mani legate all'interno della banca, ed era tenuta in ostaggio da degli uomini.Casey:«Devo entrare immediatamente!»
Poliziotto:«Tu non vai da nessuna parte ragazzina!»
Casey:«Ti rendi conto che lì dentro ci sono degli ostaggi? E che voi siete qui fuori a non fare un bel niente per aiutarli?»Nel frattempo c'era un uomo che mi stava guardando da lontano.
Mi girai un attimo per guardarlo meglio.
Aveva degli occhiali sottili e la barba bianca.
Era vestito elegantemente e con una giacca anch'essa molto elegante.
Subito dopo notai che al suo fianco vi era una ragazzina, aveva su per giù la mia stessa età.
Sembrava indossasse la stessa divisa dell'accademia vicino casa mia.Mi rigirai poi verso il poliziotto.
Poliziotto:«E dimmi un po' tu cosa vorresti fare?» disse incrociando le braccia.
Mi girai intorno. Sentivo ribollirmi dentro.
Stava per succedere qualcosa.
Casey:«Dare una mano»
Vidi avvicinarsi l'uomo.Il poliziotto non fece in tempo a controbattere che sentimmo delle urla avvicinarsi sempre di più.
Gli ostaggi sono stati liberati e fuori dall'edificio ci sono dei..ragazzini?
Mi girai verso l'uomo e non lo vidi più.All'improvviso comparve la figura di mia zia,
la stava accompagnando verso di me uno di quei ragazzi.
Non lo riuscivo a vedere molto a causa di quella maschera che lo copriva, però vedevo che era abbastanza magrolino, con dei muscoli poco pronunciati e una mascella molto squadrata.X/n:«Questa è sua nipote?»
Zia:«Si..»
Casey:«Zia tutto bene?» dissi abbraciandola improvvisamente.
Zia:«Si» disse buttando fuori dell'aria.
Lo vidi infine andare lì davanti affianco agli altri ragazzi, non facendo in tempo a ringraziarlo.Cominciò a parlare l'uomo di prima :« Il mio nome è Sir Reginald Hargreeves e oggi sono lieto di presentarvi la prima classe dell'Umbrella Academy.
Aspetta, ma è lo stesso nome che ho letto su quelle porte.
Cioè, mi state dicendo che ho come vicini dei supereroi?
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«hi, i'm your neighbour»
FanficCasey si è appena trasferita a causa del lavoro della zia May vicino all'Umbrella Academy, una famosa accademia composta interamente da ragazzi speciali. E se fosse anche lei una speciale?