Capitolo 1

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Pov Eleanor
Dondolo dolcemente la piccola Hope sull'altalena. Sorrido quando fa un piccolo e innocuo sorriso.

Pov Narratore
Niklaus aveva preso in ostaggio Vincent e Kaleb, e li aveva fatti passare una notte da incatenati. Ora si trovano a fare "colazione" in sala pranzo.
<Arriviamo in questo mondo da innocenti, con occhi aperti e vulnerabili. È il dovere dei genitori nutrirci e proteggerci> comincia Niklaus.
<Sfortunatamente, i nostri genitori hanno miseramente fallito... anche il più basilare dei loro compiti, ma noi non siamo legati al passato che hanno creato per noi> continua Nik.
<Oggi un nuovo futuro ci aspetta. Dimenticate l'animosità dei miei confronti e di Elijah, invece, unitevi a noi contro colei che merita davvero la vostra ira. Nostra madre. Fatelo e vi accoglieremo a braccia aperte> dice Klaus.
Kaleb fa per prendere un biscotto, ma Klaus lo ferma.
<Ma se continuerete ad ostacolarci, non mangiare il dolce sarà unica vostra preoccupazione> termina Klaus.
<Se volevate la mia alleanza contro la cara mammina, bastava dirlo. Mi avresti risparmiato una notte incatenato> dice Kaleb.
<Questa è l'idea di Niklaus. Se fosse stato per me, vi avrei strappato gli arti e avreste accettato> dice Elijah scocciato.
Klaus comincia a ridacchiare, si alza e si mette dietro a Vincent e a Kaleb.
<Non abbiamo intenzione di torturarvi... a patto che voi giuriate di allearvi con noi... da fratelli> dice Klaus.
<"Fratelli"! Valle ancora questa parola per noi, dopo tanti secoli di tradimenti?> dice Vincent.
<E la lealtà ti ha mai portato ad una ricompensa?> domanda Vincent a Klaus.
Klaus si toglie da dietro di loro e va vicino al suo posto, però, rimane girato di spalle.
<Se è così, dimmi, Niklaus, dov'è nostra sorella, Eleanor?> dice Vincent.
<Ti è stata leale ciecamente per migliaia di anni e ora non si sa dove si trovi. Dove nostra sorella? E com'è sfuggita alle tue vili macchinazioni?> dice in un modo freddo Vincent.
<Pensi che io sia un vile?> dice Nik sogghignando e sedendosi sul suo posto.
<E che ne dici di colei che vi ha resi maledetti?> dice Nik.
<Voleva rendervi mortali ed entrami voi l'avete respinta> dice Vincent.
<Ecco come siete caduti così in basso, ma mi aspetto che Eleanor reagisca diversamente alla sua proposta. A differenza di voi, lei è sempre rimasta attaccata al suo lato umano> dice Vincent.
<Eleanor è intoccabile. Perseguitatela e soffrirete> dice Elijah arrabbiato.
<Non accettare la sua provocazione, Elijah. Né lui né Esther troveranno Rebekah se lei non vuole essere trovata e lei non vuole> dice Klaus.
<Esther é più tosto determinata. Sta cercando Eleanor fino al giorno del suo ritorno> dice Vincent.
<Immagino che sia solo questione di tempi> continua Vincent.
Elijah, che ormai perde completamente la rabbia, prende Vincent per il colletto della maglia e lo butta sul tavolo. Le zanne si fecero vedere e Elijah morde il suo collo.

Pov Eleanor.
Continuo a dondolare la piccola Hope, sorrido vedendo la piccola divertirsi, anche se sento che qualcuno mi guardi. Mi giro e vedo un corvo su un tubo per arrampicarsi. Sospiro e mi giro stranita verso mia nipote.

Mi giro di nuovo e vedo tanti corvi sul tubo. Sgrano gli occhi e non posso crederci. Mi ha trovata!!

Prendo Hope in braccio e prendo il mio cellulare. Digito il numero di mio fratello Elijah.
<Sono io. Ho la bambina e stiamo scappando. Esther ci ha trovate> dico andandomene dal parco.
<Siamo al sicuro, per ora, ho seminato i suoi dannati uccelli, ma non so dove andare> dico disperata.
<Dille di andare a Ovest. Io chiamo Hayley> dice Klaus a Elijah.
<Non chiamare Hayley! Esther è troppo furba per lei> dico fermando mio fratello.
<L'unico nostro vantaggio è che lei crede che la bambina sia morta> dico mettendo la bambina nel seggiolino nei posti dietro al guidatore.
<Aspetto un tuo messaggio> dico e stacco.
Entro nel posto guidatore e parto.

Ormai se fatta sera. Parcheggio davanti al ristorante dove ho appuntamento con Elijah. Scendo dall'auto e afferro il seggiolino di Hope con la borse delle sue cose. Entro al bar e vedo Elijah seduto solitariamente. Lui appena mi vede si alza di scatto e io sorrido. Mi avvicino a lui e Elijah appena ci vede fa un sorriso da invidiare. Poso Hope il tavolino e abbraccio Elijah. Ci stacchiamo e lui prende Hope in braccio, e insieme ci sediamo.
<Ma guardati, come sei diventata grande è perfetta. Non riesco a immaginare la gioia di passare tutti i giorni con lei> dice Elijah.
<È così dolce. Ti fa sentire così umano> dico guardando la bambina.
<Si, sembra sia l'esperienza che più esalta l'aspetto umano> dice Elijah.
<So che dovrò ridarla a Hayley quando il momento arriverà, ma con lei ho capito quanto vorrei un figlio tutto mio e so di non poterlo avere se le cose stanno così> dico.
<È un bel sogno, sfortunatamente, è fuori dalla nostra portata considerano la maledizione della nostra esistenza> dice Elijah dondolando Hope.
<Sembra che Esther stia attaccando con il suo solito fervore> dico.
<Nostra madre mi ha torturato per giorni con ricordi che pensavo di aver sepolto tempo fa> dice Elijah.
<Poi mi ha fatto un'offerta... renderci di nuovo mortali> dice Elijah.
Sgrano gli occhi e sospiro.
<Vedi, sorella, nostra madre crede che mettendoci in un nuovo corpo... potremmo recuperare una sorta di purezza e perfino farci una famiglia tutta nostra> dice Elijah.
<E devo confessarti, Eleanor, questo invito, per quanto proposto in maniera crudele, aveva un certo fascino> ammette Elijah.
Ci stringiamo la mano destra e vedo Hope che piagnucola. Con la coda dell'occhio vedo che una piccolissima parte della camicia di Elijah c'è del sangue.
<Non preoccuparti. Siamo al sicuro> dice Elijah.
Sorrido falsamente e preoccupata.
<Sembra che la bambina debba essere cambiata> dico alzandomi dal posto e prendendo la coperta di Hope.
Elijah mi posa la bambina in braccio e cammino lentamente verso il bagno. Camminando noto una striscia di sangue sul bancone e la cameriera fa finta di niente. Apro la porta del bagno e sussulto appena vedo molti corpi innocui. Mi giro stringendo Hope tra le mie braccia.

Hope comincia a piagnucolare e Elijah si gira verso di noi.
<Bene. È pronta per un'altra avventura. Non è vero, piccola mia?> dico avvicinandomi a lui.
La metto nel seggiolino e Elijah si mette davanti a lei.
<È difficile credere che fossimo così innocenti una volta. Non dobbiamo farle del male> dice Elijah.
Metto le mie mani sopra alle spalle di Elijah.
<Hai ragione. Non dobbiamo farlo> dico afferrando il suo mento e spezzandogli il collo.
Elijah cade a terra inerme. Mi abbasso e apro delicatamente la giacca di Elijah prendendo il suo cellulare. Mi alzo digitando il numero di Klaus.
<Che fine hai fatto?> dice Nik.
<Klaus, sono io. Qualcosa non va> dico.
<Elijah ha massacrato una decina di persone perché servivano del pessimo cibo. Quando mai le avrebbe uccise, piuttosto che soggiogarle? È un comportamento che nostra madre noterà> dico.
<Essere stato torturato, l'ha colpito più di quanto credessi. Dov'è ora?> dice Klaus preoccupato.
<Gli ho spezzato il collo per perdere tempo, ma non so cosa fare adesso> dico.
<Ricordi dove abbiamo cenato il Natale in cui fuggiti da Mikael?> dice Klaus con una voce fredda e dura.
<Certo> dico.
<Và lì, subito> dice staccando la chiamata.

Giorno dopo
Dopo aver trovato un splendido Bordeaux del 2005, vado in salotto dove si trova Elijah e Hope nel suo box.
<Questo posto mi piace molto. Niklaus deve aver soggiogato un'amante del vino, perché ho trovato un Bordeaux del 2005> dico entrando in salotto.
<Gradisci un sorso?> domando.
<Apprezzo il pensiero, Eleanor, ma so riconoscere quando vengo trattato con i guanti di velluto> dice Elijah.
Sospiro e poso il Bordeaux sul tavolino presente in soggiorno.
<Come ti senti?> dico portando le mani sui fianchi.
<Sorvegliato> dice Elijah girandosi verso di me.
<Sono io quello che deve proteggervi> dice Elijah freddamente.
<So che lo vorresti> dico.
<Ma hai ritenuto necessario neutralizzarmi prima di portami qui> dice Elijah.
<Non eri in te e io avevo bisogno di uscire dal quel posto. Che cosa è successo laggiù?> dico.
<Non lo so. Niklaus mi ha mandato per proteggere Hope> dice Elijah guardando Hope.
<La mia missione è di tenerla al sicuro> dice sedendosi sul divano.

Eleanor Mikaelson, il ritornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora