Capitolo secondo

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L'edificio davanti a cui mi sono fermata mi sovrasta ora, così come lo faceva quando ero piccola, mette addosso una sensazione di impotenza che odio con tutta me stessa; si presenta con una scalinata che conta almeno 70 gradini, in cima alla quale si trova un immensa struttura in bianco.  Alzo la visiera del casco, e dopo aver preso un respiro profondo scendo, non ci credo che  mi sono fatta fregare da lui, inizio a salire, sembra non finire mai, mi volto appena arrivata, mi dovrei essere abituata alla vista da lassù, e invece ogni volta mi stupisce, una piana di case tutte uguali, una striscia netta, e subito dietro palazzi alti, la zona ricca della città, quella privilegiata, dove vivono tutte le persone importanti di questa di città con le proprie famiglie. Entro, e faccio un cenno alla ragazza seduta alla scrivania al centro della sala, lei mi risponde con un sorriso lanciandomi il mio tesserino, in quanto figlia di una delle persone più importanti qua dentro, ne ho uno per diritto, arrivo all'ascensore e faccio scorrere la carta metallizzata nel controller ed entro per poi premere in seguito il pulsante per scendere al secondo piano sottoterra, per modo di dire perché essendo l'ingresso dell'edificio così in alto il piano a cui sto accedendo è alla luce del sole. L'ascensore mi avvisa che siamo arrivati, chiudo un attimo gli occhi e appena le porte scorrevoli si aprono, indosso lo sguardo più sicuro che riesco a fare e mi incammino spedita verso la sala riunioni, fino a trovarmi davanti ad essa, busso, ma senza aspettare risposta entro, la stanza è di medie dimensioni e un tavolo rettangolare la occupa in tutta la sua lunghezza, mio padre è lì insieme a varie persone, una più distinta dell'altra e di tutte le età, al mio ingresso ammutoliscono e si girano verso di me con espressioni perplesse e colme di rimprovero, nessuno dovrebbe entrare durante un assemblea, figuriamoci poi se se chi entra lo fa nel modo che ho usato io. Non li guardo nemmeno, mi avvicino a lui e gli sbatto la cartella davanti "non sono la tua fattorina", gli sibilo in faccia, poi mi giro ed esco sbattendo la porta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 25, 2019 ⏰

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