Alphabet -Changlix- [✔]

Q

Q.
QUADERNO.

E come potrei non citare ciò che per me è qualcosa di essenziale.
Forse "essenziale" non è l'aggettivo migliore per descrivere questo quaderno, ma ci va vicino.

Spesso rileggo ogni lettera.
Rileggo ogni parte di me di cui ho voluto parlare.
Rivedo me stesso scrivere quei pensieri.

Questo quaderno non è nient'altro che il riassunto di ciò che sono io.
Un ragazzo pieno di problemi, che non riuscirà mai ad accettarsi, timido, impacciato, fuoriluogo, diverso.
Ma innamorato.

Mi piacerebbe poter rileggere tutte le parole che ho scritto qui sopra un giorno.
Magari insieme a te.
Te le leggerei e tu capiresti come era contorta la mente di quel ragazzo di nome Changbin che vedevi tutti i giorni a scuola.

Mi piacerebbe davvero farti sapere tutto ciò che provo. E non sto solo parlando dei miei sentimenti nei tuoi confronti, ma di ogni emozione che sento, dall'ansia, alla tristezza, all'illusione, a volte.

Vorrei farti conoscere ogni parola scritta su questo quaderno.
Ma ora come ora me ne vergogno.
Non saprei come potresti reagire.
Spesso le mie parole mi spaventano. Spaventano la stessa persona che le ha scritte, quindi non vorrei spaventare nemmeno te.

Ma un giorno chissà, magari troverò il coraggio di farti leggere questo quadernino.
Di aprirmi a te e di mostrarti tutto ciò che provo, tutto ciò che sono.

Per ora però mi limito a custodire con cura questo quadernino, perché è l'unica prova che ho per dimostrate chi io sia davvero.
È una delle cose più preziose che possiedo, almeno concettualmente. Davvero.

A quando tornerò di nuovo a scrivere su questo QUADERNO,
Changbin.

Felix si rendeva davvero conto di quanto le parole di Changbin palesassero chi fosse lui davvero.
Anche se, prima di leggere il quadernino, Felix lo aveva già capito.
Aveva già capito chi fosse Changbin.
E se ne era innamorato.

Si era anche accorto quanto Changbin tenesse a quel quaderno. Glielo aveva visto in mano molte volte, ma mai una volta successe di vederglielo aprire.
Lo teneva però stretto a lui, o ben riposto in cartella.
Ora capiva il perché.

Non vergognarti di mostrare ciò che sei davvero.
Questo quaderno non è altro che la prova di che ragazzo fantastico tu sia.
Sei diverso da tutti.
Sei profondo.
Sei unico.
E ti amo.

Felix ripose la matita accanto a sé dopo aver scarabocchiato la sua risposta in fondo alla pagina, per poi svoltarla, curioso di vedere come continuasse quello che aveva capito essere il miglior riassunto di tutto ciò che il ragazzo da lui amato era.