Il Sogno

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POV LEO
<È successa una cosa con Andrea e...>
Si dovette fermare perché un singhiozzo gli bloccò la voce.
Quel volto che fino a poco prima sembrava di ghiaccio si sciolse.
Giovanni iniziò a piangere disperato e appoggiò la sua fronte sul mio petto stringendomi le braccia attorno ai fianchi.
Rimasi a bocca spalancata, ma Giova non se ne accorse, aveva gli occhi premuti sulla mia maglietta.
Lo abbracciai e gli spostai il ciuffo:<Che succede Giova?>
Alzò lo sguardo, i suoi occhi non erano più di quell'azzurro acceso di sempre, forse anche perché erano pieni di lacrime.
Smise per un attimo di piangere, alzò lo sguardo verso di me ed esclamò <Amo Andrea ma lui ora mi odia!>
Subito si coprì di nuovo il viso con la mia maglia...
Rimasi sbalordito.
Non sapevo cosa dire, perciò presi la scusa di andare a prepararci un caffè per discutenerne più con calma.
Mi staccai da Giova che fece precipitare le braccia facendole scivolare lungo le mie gambe e facendo cadere la testa sul divano quasi come fosse morto.
Andai in cucina e mentre preparavo i caffè pensavo a ciò che mi ha detto Giovanni...
Amava Andrea!

POV ANDRE
Ero seduto sul mio letto, osservavo la tastiera che avevo spaccato sul pavimento.
Le lacrime stavano finendo ma, anche se non sapevo il perché, avevo ancora voglia di piangere.
Non sopportavo di litigare con Giova, era le persona a cui tenevo di più...
Anche più che a Erica.
Era la mia ragazza ma...
Mi faceva provare gli stessi sentimenti delle altre ragazze che avevo avuto in precedenza.
Ma Giova... Lui... Lui era speciale.
Ovviamente intendo come amico, uff cosa vado a pensare!
Mi sento strano anche io in questo periodo, forse non è Giova ad essere diverso dal solito ma io.
Devo smetterla di farmi domande.
Mi addormentai verso le 4.00 visto che mi stavo ponendo milioni di problemi.
Iniziai a sognare:
Mi ero appena svegliato ma stranamemte mi sentivo carico.
La prima cosa che feci fu chiamare Giova, nessuna risposta.
Provai allora a scrivergli di venire a casa mia per le 11, avremmo registrato, visto che non avevamo nessun video pronto e poi, a pranzo, ci saremmo chiariti.
Mancavano 10 minuti alle 11 e i messaggi non gli erano neancora arrivati.
Pensai avesse il telefono spento.
Alle 11 suonò il campanello e felice andai al citofono ed esclamai <Ciao Giova, scusami tantissimo facciamo che sali e ne par...>
Prima che finii di parlare una voce femminile mi interruppe, era Erica <Andrea chi è Giovanni, un tuo amico?>
Mi bloccai per un attimo finché Erica non disse <Ti muovi a farmi salire, fa freddo!>
Aprii.
Non appena entrò la abbracciai e la strinsi forte fra le mie braccia, sentivo che quell'abbraccio mi aveva fatto stare meglio ma... Mi mancava un qualcosa.
<E quindi Andrea chi è questo Giovanni? È merito suo se sei felice per una volta?>
La guardai sbalordito <Erica perché mi devi prendere in giro?>
<Andrea tutto apposto? Non conosco nessun Gio... Giovanni hai detto?>
Andai in camera a prendere il portatile, ora sentivo le ossa cedere e i muscoli sciogliersi, ero distrutto.
Tornai in sala, mi voltai verso Erica, e con fierezza accesi il computer e le mostrai la schermata di blocco e le dissi <Allora lui chi è?>
Mi guardò stranita e disse:<il tristo mietitore?>
Mi voltai di scatto verso lo schermo ed effettivamente non c'eravamo più io e Giova sulla schermata di blocco...
Sbloccai il computer e cercai invano tra migliaia di file un video od una foto di me e lui ma niente.
<Senti Andrea, vedo che le tue condizioni stanno peggiorando... Oggi lo psicologo arriva alle 15 parlagli anche di questo "Giovanni" oltre dei tuoi cosi... Sì insomma i tagli>
Disse indicando il mio braccio prima di uscire da casa mia sbattendo la porta.
Mi guardai il braccio, sollevai la manica, ero pieno di tagli.
Tagli in tutte le direzioni, di tutte le profondità.
Corsi in bagno per darmi una sciacquata.
Mi guardai allo specchio.
Avevo il volto segnato, prieno di lividi e graffi delle occhiaie enormi e lo sguardo spento.
Sussultai.
Chiamai Leo, Cile, Bertra, Fede... Tutti mi rispondevano con tono di chi sta parlando con un bambino piccolo.
E tutti mi dissero le stesse cose, che dovevo dormire e che non esisteva nessun Giovanni.
Ero chiuso in casa solo, senza nessuno che mi ascoltasse e tutti mi trattavano come se fossi pazzo.
Mi svegliai di colpo alle 5 di mattina urlando <Giovanni mi manchi!>

Spazio autrice
Ciao gentella bella.
Finalmente carico un nuovo capitolo...
Quanto è sad Andrea senza il suo Giova🤣🤣❤️
Spero vi piaccia💕

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