Un sorriso di lacrime

Capitolo 26

Appena avevo raggiunto il punto in cui era lei, era sparita di nuovo,
sono disorientata, non so dove andare...non so cosa fare...credo che mi metterò ad urlare...

mi appoggio al muro dov'era prima la ragazza e improvissamente lei riappare e mette le mani vicino al mio viso, bloccandomi al muro, la guardo e lei mi guarda

abbasso lo sguardo non sapendo cosa fare, la situazione era imbarazzante, con un dito sotto al mio mento mi fa alzare il viso, e si avvicina pericolosamente a me, il suo respiro caldo sulle labbra, volevo baciarla, dio se lo volevo, era sempre più vicina, mancavano pochi centimetri, ma in quel momento arrivò una guardia :

" Clark e Walker almeno 2 metri di distanza, riceverete un richiamo se non vi staccate immediatamente."

E cosi il suo cognome era Wolker eh, buono a sapersi, esitò un attimo con lo sguardo della guardia che bruciava su di noi, ma poi si diede una spinta e si staccó sussurrandomi :

"Finiremo un altra volta "

detto questo mi fece l'occhiolino e si allontanò andando verso l'agente con le mani in alto :

"Non le ho fatto del male agente non si preoccupi...."

e andò nell'altra sala con lui.
Il mio cuore batteva all'impazzata, appena ricominciai a respirare, mi avviai verso la mia stanza, camminavo lentamente ripensando a quello che era appena successo, ero quasi davanti al mio corridoio appena girai a destra qualcuno mi prese il braccio e mi fermó mettendomi a muro, pensavo e speravo fosse lei, d'altronde conoscevo solo lei qui, ma appena alzai lo sguardo mi accorsi per mia sfortuna che non era lei...
Era un altra ragazza molto alta con dei lineamenti marcati e un espressione sul viso tutt'altro che amichevole, mi mise le mani sulle spalle cercando di tenermi ferma, le tirai una ginocchiata in mezzo alle gambe, non era efficace come farlo ad un maschio ma almeno mi avrebbe fatto guadagnare un po di tempo, mentre era stordita feci per andarmene ma la ragazza mi prese velocemente per un polso stringendo forte, mi stava facendo male, ormai mi ero rassegnata a quello che avrebbe voluto farmi chiusi gli occhi, ma in quel momento la sua mano scomparve dal mio polso, appena li riaprii c'era Walker che l'aveva presa per la maglia della divisa e l'aveva scaraventata contro la parete opposta, l'altra ragazza era forse un po più alta ma Wolker di certo era più muscolosa, solo ora mi fermai a guardare il suo corpo...oh mio Dio...
scaccia i pensieri Rose
La ragazza era a terra confusa  e guardò la mia eroina con un po' di paura:

"Wolker scusa non sapevo fosse una delle tue puttanelle"

Come ?!

Oh mio dio che stupida, Wolker rispose:

"Infatti se non vuoi che succeda come l'altra volta alza il tuo culo da li, muoviti"

non se lo fece ripetere due volte che se ne andò e io pure, andai a passo svelto verso la mia stanzetta in fondo al corridoio, sperando che Wolker non mi seguisse, ma mi sbagliavo, mi prese lo stesso polso dove mi aveva stretto quella maniaca e io gemetti dal dolore ritirando il braccio, lei preoccupata lo riprese molto più delicata di prima accarezzando leggermente il polso:"É stata quella stronza di Perez...io la ammazzo.." alzai le spalle :

"Tanto sono solo una delle tue puttanelle..."

aveva ancora le mani avvolte delicatamente intorno al mio polso dove un segno violaceo era apparso :

"Ma che ci sto a fare qui a parlare con te lasciami..."

come se non mi avesse sentito continuava ad accarezzarmi il polso, poi dopo un interminabile attimo di mi disse:

"Sono Jade comunque e se non avessi detto che eri "una delle mie puttanelle" non oso immaginare dove saresti ora, e soprattutto in che condizioni"

detto questo mi lasciò il polso e mi diede un buffetto sulla guancia allontandosi.

Mi lasciò li senza parole ma con troppi pensieri...che cosa mi stava succedendo ?!..

Erano ormai passate ore dell'accaduto, l'orologio a parete della stanza segnava le 18.00, sentii dei passi e poi un fruscìo di carta, guardai sotto la porta e presi il foglietto andandomi a rimettere a letto, tra poco ci sarebbe stata la cena.

Le cose erano sempre più strane...