Capitolo 3

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Il fluido rosso che scorreva dentro le mie vene divenne di piombo,quel nome,quel nome che tanto avevo desiderato conoscere ora eri li,sotto i miei occhi ed io non riusciavo a non smettere di leggerlo,finalmente avevo una risposta alla domanda che sempre mi ero posta,un nome alla donna che vi aveva messa al mondo.

Delle dita sfiorarono il mio braccio e nuovamente un brivido mi percorse li,dove lui mi aveva toccata.

-"O-ora d-devo andare"- 

dissi in un sussurro quasi udibile e senza pensarci afferrai al volo la borsa e il libro e camminai a passo spedito verso l'enorme portone della biblioteca pubblica,non mi girai,non volevo guardare i suoi  occhi,camminai per le strade di Londra,confondendomi ancora una volta con la miriade di persone che le popolavano,sembravano delle formichine,tutte con un loro scopo,tutte con un loro lavoro,io sembravo l'unica che non aveva un suo scopo,un suo destino.

Ripercorrendo tutta la strada all'indietro arrivai alla recinzione,la quale scavalcai dopo essermi accurata che non ci fosse nessuno nei paraggi e rientrai velocemente all'interno dell'edificio il quale non mi era per niente mancato sperando che nessuno avesse notato la mia assenza anche se dubitavo che a qualcuno importasse così tanto di me.

Tolsi berretto e mantella e la misi nella borsa consumata che poi tirai dietro la schiena,pregando che nessuno mi sorprendesse andare in camera ,mi rallegrai nel vedere il corridoio vuoto che percorsi correndo fino ad aprire la seconda porta ed infilandomici dentro tirando un sospiro di sollievo,mi affrettai a raggiungere il lato più all'estremo della stanza,non era grande per due persone,a dividere i due letti era solo un piccolo comodino che io e Lisa dividevamo,un armadio color crema rovinato dagli anni era disposto dall'altra parte rispetto ai letti anch'essi mal ridotti,a volte penso che il mobilio di queste stanze possa essere messo in un museo come reperti archeologici risalenti ai tempi romani,come la signora Marasha;le lenzuola erano di un color verde pallido che ricordava tanto i lettini dell'ospedale,forse è anche per questo che non amavo tanto questa stanza,ma fondamentalmente questo è l'unico posto che fosse mio,o almeno in parte...

Poggiai la tracolla sul letto,che proveddei subito a svuotare dei vestiti rimettendoli nell'armadio e ponendo nel cassetto il libro con sopra la tracolla.

Non avevo idea di che ore fossero,ma ero abbstanza sicura che fosse tardi e che le se non mi fossi sbrigata non sarei riuscita a finire le mie faccende e avrei dovuto saltare la cena,nonostante avessi cercato di avantaggiarmi prima di andare;sospirai pesantemente alzandomi dal letto sul quale mi ero seduta precedentemente,ricordandomi che se avevo sopportato diciasette anni in questo posto,uno sarebbe stato una passeggiata o almeno lo sperai con tutta me stessa.

Mi buttai pesantemente sul letto,distrutta del lavoro fatto,ero stata via solo un'oretta,un'oretta ed un quarto al massimo,ma avevo dovuto fare tutto ciò che in quell'ora non avevo fatto;gli altri erano a cena da un pezzo,questioni di minuti e ognuno sarebbe rientrato  nelle proprie stanze,io non  avevo fatto in tempo ad andare a cena ed ero talmente tanto stanca che mi era passata la fame.

Ero con gli occhi chiusi e le mani giunte in grembo e non soo di preciso quando caddi nelle mani di Morfeo,ma uno strano rumorino fece scivolare via dai sogni metà della mia mente,quella che  fece emettere un verso di disapprovazione dalla mia bocca.

Tick Tick

Di nuovo quel rumore.

Tick Tick

La mia mente oramai prestava attenzione al rumore lasciando Morfeo da parte.

Tick Tick

Svogliatamente e faticosamente mi misi a sedere,stropiacciando gli occhi sfregandovi le mani.

Tick Tick

Dopo l'ennesimo rumore,mi alzai decisa verso la fonte del rumore che sembrava la finestra alla sinistra del mio letto,con l'intento di sopprimere qualsiasi cosa producesse quel rumore,ma quando aprì la finestra,non vidi niente se non il buio,finche una sagoma non venne illuminta parzialmente dalla luna,quegli occhi,sono rimasti nella mia mente:il blu che si mischiava nel nero della notte,ma quel blu,che risplendeva più della luce biancastra della luna.

#NiallMoveYourIrishAssAndFollowUs

Ciao!

Scusate l'immenso ritardo,cercherò d'ora in poi di aggiornare più spesso,per ora perdonatemi!

PER FAVORE,TWITTARE L'HASHTAG SOPRA! AIUTERESTE ME ED UNA MIA AMICA A FARLO ARRIVARE FRA I TREND? SE LO FATE,GRAZIE DI CUORE,OLTRA AI RINGRAZIAMENTI PER I VOTI,OVVIAMENTE :)

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