Capitolo tre

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Mia Harper Moore.
Bronx, New York.

"... credi che ritarderanno ancora di molto con il servire il pranzo? Ho un turno in ospedale e vorrei arrivare puntuale"
"Non lo so Rick, dovresti chiedere a Seth"
"Chiedere a Seth? Sei... per caso impazzita?" si agita, inutilmente. "Lui... mi odia"
"Seth non ti odia, lui... lui, semplicemente non tollera qualsiasi persona di sesso maschile che gira intorno a me" mi verso del vino, mentre Rick, sistema un tovagliolo sulle gambe e uno appeso al collo. "Perciò il problema non sei tu, ma il problema è semplicemente lui"
"Sai, credo che quel ragazzo abbia una cotta per te"
"Non dire idiozie" leggermente, rido. "Seth ed io siamo come fratelli... io sono protettiva con lui e lui è estremamente protettivo con me, ma nessuno dei due ha una cotta, ne io per lui e ne tanto meno lui per me"
"Non so, sai, non si direbbe, non ne sarei... un momento. Un momento. Un momento, quello che si sta avvicinando al nostro tavolo non sembra..."
"... non... sembra soltanto, ma è proprio... lui... Blake" per un attimo, incrocio i suoi occhi. I suoi fottutissimi occhi color verde nocciola.
"... Rick, perdonami ma dovresti spostarti, dovresti cambiare posto. Quello di fronte a Mia è riservato a Blake, mentre il tuo è esattamente quello di fianco a Chloe, la cugina di mia moglie e invece il tuo Rose, sarebbe quello lì, di fianco a Richard" soddisfatto, Seth sorride, guardando prima me e poi Blake.
"Nessuno cambia posto, nessuno cambia niente, lui rimane lì mentre Blake e... perdonami ma non ricordo già il tuo nome, possono sedersi altrove"
"I posti sono stati accuratamente assegnati Mia, da una persona con diversi anni di esperienza nell'organizzazione di matrimonio e non... si possono cambiare"
Rido, mentre per la terza volta, riempio abbondantemente il bicchiere con il vino. "Non dire idiozie, i posti sono stati scelti da te e Lisa, ma oserei dire in particolar modo da te"
"Non sto chiedendo a Richard di cambiare tavolo, ma semplicemente sto chiedendo a lui di spostarsi di una sedia" nuovamente, insiste. "Non vedo dove sia il problema... non vuoi forse, pranzare di fronte a Blake? Oppure non so, non vuoi condividere un tavolo insieme a lui per qualche ora? Non... riesco a capire... e pensare che in passato avete condiviso molto più di questo, avete condiviso per esempio un letto, una casa, un tetto, tu eri... stavate per diventare..."
"... smettila, immediatamente... non... continuare a parlare, per... favore" con imbarazzo, lo interrompo.
"Ascoltami Seth, credo che abbia ragione Mia, forse sarebbe il caso che ci trovi un altro tavolo, soprattutto per rispetto di Rose... non penso proprio che si sentirà a suo agio sedersi... qui"
"Se Rose non gradisce la disposizione del posti, abbiamo un bellissimo tavolo con due bellissime panchine di legno all'esterno del locale dove può accomodarsi... sai, anch'io non ho affatto gradito che lei ti abbia fatto far tardi al mio matrimonio, al matrimonio del tuo migliore amico, ma d'altronde non mi sembra di aver detto qualcosa... per ora" con tono tutt'altro che calmo,  Seth, risponde, poi si gira di spalle e si allontana dal tavolo.
"... non... mi piace affatto questa situazione" Rick, borbotta, cambiando frettolosamente posto.
"La regola del: se non ti piace puoi uscire, credo proprio che valga anche per te, non solo per Rose"
"Stavo parlando con te? Non... mi sembra" isterico come non mai risponde, guardando di sfuggita Blake. "E per... favore, non fissarmi, mi metti a disagio"
"Rick, smettila" gli do una gomitata nel fianco. "La devi... finire, siamo al matrimonio del mio migliore amico e non voglio assolutamente che voi due vi prendete a parole o date spettacolo, davanti a tutti oltretutto"
"... comunque la cosa del voler essere altrove, in un altro tavolo, vale anche per me"
"Sei ancora in tempo per farlo, sai?" bevo, l'ennesimo sorso di vino rosso guardando Blake, seduto di fronte a me. "Puoi alzarti, uscire nel giardino e tenere compagnia alla miss perfettina che ti sei portato appresso"
"Rose... Rose non è miss perfettina, Rose è una ragazza d'oro, una ragazza paziente, una ragazza incredibile, credo la miglior ragazza che io abbia mai avuto"
Stringo, forte, la mano di Rick sotto la mia.
"Diamine, puoi... stringere meno?"
"... evidentemente, entrambi, siamo stati molto fortunati, avendo trovato io Rick e tu, avendo trovato lei... la miglior ragazza mai avuta" stringo, per l'ultima volta la mano di Rick, prima di alzarmi in piedi.
"Dove... vai? Non vorrai... lasciarmi solo"
"Ricordi? Seth mi sta aspettando fuori per scattare altre foto, prima del pranzo... tu resta  pure al tavolo, Blake è una persona molto socievole, sono certa che ti troverai bene in sua compagnia"
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