Mi manchi

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Ciao Fred,
Mi manchi. E forse ora mi prenderai in giro perché sono fottutamente serio.
Mi manca la tua risata, così simile alla mia, mi manca progettare scherzi con te, mi manca prendere in giro Ron per la sua goffaggine, mi manca inventare storie d' amore tra i professori. Ogni volta che mi guardo riflesso in uno specchio, in un cucchiaio o in una pozza d' acqua mi si inumidiscono gli occhi. Eravamo uguali, stesso numero di lentiggini, stesso taglio di capelli,  stesso ghigno e stessa risata. Un unico dettaglio che ci ha reso diversi nell' ultimo anno, io non ho più un orecchio. E so che, anche quando dicevamo alla mamma che almeno non ci avrebbe più confusi, ci dispiaceva. Lo scorso natale la mamma ha fatto i soliti maglioni, nel pacchetto che mi ha dato c' era un maglione con scritto "F". È scoppiata a piangere,  allora io ho esclamato "te l' ho fatta ma', io sono Fred". A quel punto non ce l'ho fatta e mi sono messo a piangere anche io.
Un mese fa c'è stato il matrimonio tra Ron e Herm, so quanto fossi innamorato della prefetta-perfetta, e so anche che Ron ha detto solo a te della sua cotta. Sei stato così buono a non dichiararti. Il figlio mio e di Angelina cresce, ci assomiglia un sacco. Ogni volta che lo vedo penso a quanto sia bello vedere dei mini-noi scorrazzare in giro per la casa. Ieri ho fatto vedere le foto del nostro 4° anno ad Hogwarts al mio piccolo e lui ci ha indicato e ha detto: "ci sono due papà!". Ti ricordi quando abbiamo preso la pozione invecchiante per mettere i nostri nomi nel calice di fuoco? Beh, quello è stato l' errore più bello che io abbia mai fatto, perché ci ho visti entrambi vecchi, vecchi insieme.
Tu ti diverti, ovunque tu sia? Ti immagino a fare scherzi con i malandrini. Ogni tanto passo davanti a " Tiri Vispi Weasley", non ci lavoro più. Avevo paura, paura che un cliente mi chiamasse Fred, avevo paura che il NOSTRO odore di scherzi mi facesse impazzire.
Questa mattina sono tornato ad Hogwarts,  e ho ritrovato la stanza delle necessità, volevo solo trovarti e allora ho pensato a te. È comparsa una porticina in legno di ciliegio, all' interno c' era una sala buia, con in mezzo uno specchio. Ho pianto perché nello specchio c' ero io,  uguale a te. Ma poi mi sono accorto: avevo entrambe le orecchie e stavo ridendo come un pazzo. Era lo specchio delle brame,  ho visto te che prendevi in braccio mio figlio, gli raccontavi di quando abbiamo fatto esplodere le caccabombe nella sala comune delle serpi, di quando siamo scappati dalla Umbridge con dei fuochi  d' artificio.
Mi manchi Freddie, ricordo ancora il tuo sorriso, quella notte, quando ci siamo detti che era tutto okay.
Ti voglio bene
Da Georgy alla mia brutta copia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2019 ⏰

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