Qualcuno mi scuoteva gentilmente e mi sussurrava parole che alle mie orecchie erano ancora un po' ovattate. Aprì lentamente gli occhi ritrovandomi davanti il bel faccione di Eijiro. "Hey, dobbiamo alzarci. Dobbiamo andare a scuola..." disse continuando a smuovermi un po'. Mi stiracchiai ricordando ciò che era successo ieri. Mi alzai di scatto. "PORCO ZEUS I MIEI MI UCCIDONO!" Guardai terrorizzata Eijiro. Lui sorrise con i suoi denti aguzzi. "Non ti preoccupare, li ho avvisati io!" Disse indicandosi con i pollici. "Ho detto che ti sentivi un po' giù, e che quindi sei venuta a dormire da me, per oggi non ti uccideranno." Sospirai e lo abbracciai grata.
Scendemmo in cucina, io avevo solo una larga maglia e dei pantaloni anch'essi larghi prestati precedentemente dal rosso per permettermi di scendere e di fare colazione. Mi aveva anche detto che i suoi non sapevano io fossi qui.
Lo seguì e scendemmo al piano di sotto. Entrò prima lui mentre io pochi secondi dopo.
C'era una donna dai capelli imbruniti e dritti che non superavano la clavicola. Gli occhi, essendo girata ai fornelli non potei vederli. Poi seduto al tavolo suo padre con davanti al naso un giornale, dalla quale sbucavano qualche ciuffetto castano, tendente al color nocciola.
"Buongiorno Eijiro!" La donna sì voltó nella nostra direzione, notando il figlio in compagnia, rimase confusa. "Oh, ciao... [t/n], giusto? Che ci fai qui?" Corrugò leggermente le sopracciglia, non era arrabbiata, era semplicemente confusa. Gli occhi li aveva rossi, proprio come quelli di Eijiro, anche se i suoi avevano bagliuzze dorante.
Annuì e aprì la bocca per rispondere, ma il ragazzo mi precedette. "È stata qui a dormire, pigiama party tra migliori amici." L'uomo seduto al tavolo scostò il giornale. Era di bel aspetto, solo una velatura di barba. "Oh, bene, accomodati pure..." sorrise gentilmente. Feci un piccolo inchino per poi sedermi su una sedia a caso."Allora tu sei l'amica di cui Eijiro tanto parla!"
Annuì ancora estasiata del fantastico cibo che stavo mangiando. "O-oh beh, direi migliori, no?." Guardai il ragazzo che scosse la per consentire, felice."Dai [t/n], o facciamo tardi!" Mi alzai inchinandomi profondamente. "Vi ringrazio per avermi ospitato." Vidi la donna ridacchiare leggermente mentre sì alzava e sì sfilava il grembiule. "Come sei cara [t/n]... Ma che sbadata, non mi sono presentata! Mi chiamo Anaki, mio marito, Haruke." Il mio lato solare era in piena. "È davvero un piacere!"
"[t/n], sei fantastica proprio come ti aveva descritto mio figlio! Proprio un amore..." sì avvicinò e mi strizzó le guance. Guardai Eijiro sorridendo. "La ringrazio molto signora Kirishima..." mi sorrise calorosamente. "Susu che poi mi arrivate tardi a scuola!"mi stavo incamminando verso la porta di uscita. Bloccai i miei passi di scatto. "Che succede [t/n]?" Chiese il rosso. La cartella. "LA CARTELLAAAAAA." Urlai mentre di scatto aprì la porta di uscita. corsì verso casa mia, Katsuki era fuori il cancelletto con le mani in tasca, probabilmente ci stava aspettando.
"AAAAAAAAAAAAAAA" continuai entrando in casa a una velocità inaudita, mi ritrovai a pensare a dove avessi potuto prendere tutta questa grinta. da lontano sentivo Katsuki sclerarmi dietro. "MA CHE CAZZO TI HA FATTO MANGIARE KIRISHIMA?" Non badai e mi fiondai sulla cartelletta, non mi importava non ci fossero i libri giusti, bastava ci fosse l'astuccio."Ec-comi" annaspai cercando di riprende fiato.
Tra innumerevoli insulti e scappellotti, più meno integri arrivammo a scuola.
In classe io e Kirishima ci accordammo per stare vicini nonostante non sì potesse, sperando i professori non lo notassero, e così fu.Delle lezioni mi importava ben poco. davanti a me c'era una corta chioma bruna.
Avevo il mento poggiato alle mie due mani unite e i gomiti sul banco. Sospirai, mi sentivo così leggera che neanche il suo Quirk avrebbe potuto farmi sentire così.
Kirishima ridacchiava al mio fianco, mi sì avvicinò ad un'orecchio. "Tra poco la sciupi!" Mi scostai dal mio trans. Lo guardai in modo truce.
Vedendo che stava per replicare con una mano gli tappai la bocca, ed essendo che la fortuna con me va a braccetto: Uraraka sì voltó, sollevando un sopracciglio. "Oh." Le she guance sì tinsero di un leggero rosso. Tolsi subito la mano dalla sua bocca. "Ehehe, non se ne stava zitto..." mi grattai la guancia che nel frattempo sì era scaldata, non per Eijiro. Ma bensì perchè stavo parlando con Ochaco.Finite le lezioni mi dirsessi verso di lei, a debita distanza. "H-hey!"
Sì voltó. "Oh, ciao [t/n]."
Sì avvicinò un po'.
Guardavo il pavimento, girandomi i pollici.
"Io beh, ti volevo dire che, beh, io e Ejiro non stiamo assolutamente insieme nel senso, siamo amici ma- Arghhh non so nemmeno perché sto dicendo questo..." mi coprì la faccia, aspettando che lei mi dicesse di andare a farmi curare. Ma non lo fece, scoppiò solo a ridere, poggiandomi una mano sulla mia spalla. "Mi rassicura, è tutto dimenticato ora." Mi sorrise dolcemente.Oddio, avevo il cervello in tilt. Non capivo. Che cosa intendeva con il 'Mi rassicura."? La rassicurava il fatto che non stavo con Kirishima o perché non sapevo che cosa stavo dicendo? Non lo so, non ci ragionai a lungo. almeno, non in quel momento.
"Hey [t/n]! Tutto ok? Non è la prima volta che ti perdi via..." mi ero incanta, ancora una volta... "Oh sì ahahaha, sai, mi capita ehehe" mi morsicai il labbro, rimpiangendo di avere delle corde vocali funzionanti. "Beh credo che io ora debba andare." Indicai i due ragazzi che non molto distanti mi "aspettavano". Eijiro tratteneva Katsuki dal non venire qui per trascinarmi via di forza. Lei vedendoli ridacchiò. "Devi portare il tuo Katsuki dal veterinario ancora una volta?" Sorrise, anche quando mi scherniva era così adorabile?! Ma dovevo stare zitta e incassare. "Scusa ancora per quella volta..." mi sfiorò il braccio. "Acqua passata." Scrutó i due ragazzi. "Okay, è davvero meglio che tu vada a calmare tuo fratello. Ci vediamo domani!" Le feci un cenno e mi girai mossi una decina di passi. "[T/N] ASPETTA!" Mi bloccai, girandomi lentamente. "Mi potresti dare il tuo numero?" Sorrise, indicando il suo cellulare.
STAI LEGGENDO
Lo so, perché ti amo // Uraraka x Reader
Fanfic[T/N] Bakugou è tutto fuorché uguale al fratello, e da un po' dentro di lei si sta insinuando una strana sensazione, questo, dopo aver conosciuto una ragazza. // Tutto, tutto ciò che so Lo so perché ti amo. Girl x Girl 🚫 Lemon e Smut 💥