Capitolo 2-Ci vediamo solo a matrimoni e funerali:

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La mattina successiva, Mandy si preparò psicologicamente per rivedere la casa in cui era cresciuta e tutti i suoi fratelli.

LUmbrella Academy era una villa enorme, dieci stanze da letto, un salone ampio e una cucina.

Per non parlare dei di libri, quadri e il grande studio del Sir Hagreeves.

Rientrare in quel salone per lei fu dura: si respirava sempre la stessa spaventosa aria.

Allentrata cera un lungo divano, poi un camino e sul muro il dipinto di Numero 5, che i ragazzi non vedevano da tempo.

-Chissà che fine ha fatto.-

Mandy udì una voce bassa e roca provenirle dalle spalle: era Luther, il numero 1 della famiglia, alto, biondo e molto muscoloso.

-Ciao Luther.- lo salutò lei, sorridendo.- Si è poi capito cosa fosse successo?-

-Papà diceva che probabilmente era rimasto intrappolato in uno dei suoi viaggi nel tempo. Conoscevi Cinque, sapevi quanto era testardo. Ha osato troppo e ci è rimasto fregato.- spiegò Luther.

Numero 1 era stato lultimo ad andarsene dallaccademia e nemmeno per sua volontà: Reginald lo aveva spedito sulla Luna per quattro lunghi anni a fare esperimenti, senza un vero motivo.

-Gli altri sono in cucina.-

Mandy prese un lungo respiro e si preparò ad incontrare gli altri.

-Ehi, ehi, mancavi solo tu!- esclamò Diego, andandola subito ad abbracciare.

Diego era stato un po' un migliore amico per Mandy quando era piccola, lui era sempre lì a consolarla.

-Manca anche vostra sorella Vanya.- intervenne Grace.

Grace era la loro mamma robot, troppo perfetta e troppo gentile per essere una mamma vera.

Creata appositamente da Sir Reginald.

Grace aveva ragione, mancava Vanya, ma nessuno si era mai accorto della sua presenza: tendeva a stare in silenzio e in disparte, essendo quella senza poteri.

Mandy si avvicinò per salutare Allison, la sorellina dalla pelle scura e le treccine.-Ciao Ally, mi dispiace di non essere venuta al tuo matrimonio.-

Mandy era stata lunica a non assistere alle nozze di Allison, giusto perché era presente anche Klaus.

-Non preoccuparti, non è andata a finire proprio bene.- commentò laltra, ridacchiando.

-Sono qui anche io, non me lo sarei perso.- si annunciò Vanya, con timidezza.

-Non meriti di stare qui, non dopo quello che hai fatto.- intervenne Diego.

-Intendi fare così anche oggi?- sbuffò Allison.

-Perché? Cosa ha fatto?- domandò Mandy, del tutto ignara del fatto.

-Non hai visto il libro che ha scritto su tutti noi? Senza permesso, ovviamente.- rispose il fratello.

In realtà a Mandy non sembrava un vero torto: lUmbrella Academy era così famosa che ormai la conoscevano tutti, anche senza doverci fare un libro sopra.

Bastavano le foto dei giornali dei crimini sventati, i quadri che circondavano la casa e i disegni degli ombrelli perfino sui vetri dellentrata.

-Ho fatto i biscotti!- intervenne Grace, mettendo a tavola un piatto piano di biscotti.

-Lascia stare Diego, sei nostra sorella.- continuò Mandy, abbracciando Vanya.

Mandy prese un biscotto e fece un giro della casa.

Number Eight. (The Umbrella Academy Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora