Be my Valentine

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Già a partire dall'ultima settimana del mese di Gennaio, alla Hollywood U si respirava un'atmosfera decisamente frizzante e romantica. Il fatidico giorno di San Valentino era ormai alle porte e la tradizione che nel college americano vigeva fin dagli albori era sempre stata la stessa: festeggiare l'evento con una serata danzante organizzata dagli studenti e riempire i corridoi di manifesti e palloncini per sponsorizzare la celebre 'festa degli innamorati'. Peccato che non tutti avrebbero potuto parteciparvi.


Effettivamente, la cosiddetta 'sala dei dimenticati' che si trovava nei sotterranei dell'università era stata appositamente creata per quegli studenti alla disperata ricerca dell'amore. In realtà, Jane aveva sempre pensato che l'idea di costituire un ritrovo per le persone non accompagnate fosse una baggianata, nonché una sarcastica 'presa in giro' nei confronti di coloro che erano rimasti – per sfortuna o per scelta – da soli, senza qualcuno con cui poter condividere i propri sogni e le proprie esperienze quotidiane.

Non appena la ragazza si addentrò nei corridoi dell'università, quei fastidiosi manifesti si materializzarono dinanzi ai suoi occhi, ancora stanchi e assonnati a causa della notte in bianco che aveva passato la notte prima. No, nemmeno quella piccola dose di sonnifero a estratti di erbe naturali che le aveva somministrato il medico era riuscita a calmare i suoi poveri nervi. Insomma, sembrava proprio che la giovane studentessa incarnasse perfettamente il ruolo della Signora Bennet, l'eccentrica madre delle cinque ragazze del romanzo 'Orgoglio e Pregiudizio' della Austen; altro che Elizabeth!

Con aria stanca, la giovane aprì il suo armadietto. Sussultò all'istante. Non poteva credere a ciò che aveva appena visto: il suo armadietto era invaso da un bellissimo mazzo di fiori freschi di vari colori che ricopriva completamente le sue pile di libri e quaderni.

Chi poteva averglieli mandati?

Jane li annusò: il loro profumo era semplicemente inebriante. Alla base del bouquet, vi era un piccolo biglietto. Con il cuore in gola, lo aprì.

"Al fiore più bello della Hollywood U."


La ragazza girò il bigliettino. Nessuna firma all'orizzonte, nessuno stralcio di indizio che avrebbe potuto farle comprendere chi le avesse dedicato quel pensiero.
No, non poteva essere lui. Nel modo più assoluto - pensò la ragazza, scuotendo la testa -.
Jane sospirò e, regalando un ultimo sguardo a quei bellissimi fiori, li ripose all'interno del suo armadietto e lo richiuse, abbandonando all'istante la speranza di conoscere il suo misterioso ammiratore. In fondo, sapeva di doversi assolutamente concentrare sui suoi prossimi obiettivi accademici. Tutto il resto poteva aspettare.

***


Da quando Addison ed Ethan avevano dichiarato l'un l'altra i propri sentimenti, il mondo apparve a entrambi diverso e ancora più bello di quanto non lo fosse in realtà. La giovane avrebbe ben presto confessato a Jane quanto accaduto con lui negli ultimi tempi ma, fino ad allora, sembrava che approfittasse di ogni singolo momento per trascorrere del tempo con il suo adorato agente segreto.
D'altro canto, il ragazzo non poteva che esserne felice. Aveva finalmente trovato la sua dolce metà, quella ragazza che aveva sempre sperato di incontrare ma che soltanto a distanza di anni aveva avuto il privilegio di conoscere. Finalmente, anche il ragazzo avrebbe potuto partecipare alla tanto agognata festa organizzata dall'università senza alcun bisogno di nascondersi, né di nascondere i suoi sentimenti per Addison.


***

Quella mattina, il professore aveva preso un giorno di congedo straordinario dall'università - dopo aver riposto alcuni documenti importanti nel suo ufficio - poiché provava un odio sviscerale nell'assistere ai preparativi dell'evento dedicato agli innamorati. Per lui, quella festa rappresentava un qualcosa di insulso, un mero pretesto per evitare di obbedire al tassativo obbligo di fare lezione. Ma quella tradizione vigeva ormai da anni alla Hollywood U ed era stato proprio suo padre Mark a promuoverla. All'epoca, il giovane regista, essendo profondamente innamorato della ragazza che poi sarebbe diventata sua moglie, aveva fatto qualsiasi follia pur di conquistarla.

Ricominciare - L'Alunna e Il ProfessoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora