Capitolo sei

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Blake Oliver Carter.
Bronx, New York.

"... stasera andremo a cena dai miei, non prendere impegni all'ultimo momento con amici improvvisati o appuntamenti dopo le otto in quel negozietto di tatuaggi che tanto ami"
"Prima di confermare un qualcosa, specialmente con la tua famiglia, dovresti chiedere se quel giorno sono disponibile e se soprattutto, mi va di partecipare"
"Seth è in California per qualche giorno con sua moglie quindi la vostra ora serale al bar del quartiere a bere schifosa birra, non ci sarà, poi l'ultimo appuntamento al negozio sarà intorno alle cinque e mezza e commissioni in centro città non mi sembra che tu ne abbia" incrocia le braccia al petto, infastidita. "Prima di confermare  con mia madre, ho controllato i tuoi appuntamenti in agenda, non sono scema"
"L'hai fatto di nuovo? Dannazione Rose, lo sai quanto odio questa stupida cosa"
"Ho tutti i diritti di farlo, sono la tua ragazza"
"Assolutamente no, diamine! Nessuna ragazza del mio passato si è mai permessa di fare una cosa simile, ne tanto meno si è mai permessa di ficcare il naso in cose personali, come ad esempio nel mio cellulare, come fai tu mentre sono in doccia oppure mentre dormo... quindi per... favore, te lo richiedo per l'ennesima volta di smetterla, di smetterla con questa tua mania di controllo su di me, la mia agenda e sul mio telefono"
"Strano... non ha mai fatto niente di simile la famosa e intoccabile Mia? E pensare che mi è sembra una ragazza così... possessiva"
Prendo dal frigo due birre.
"Non bevo alcolici, lo sai"
"Infatti sono entrambe mie e fattelo dire, hai un serio problema con Mia, soprattutto ultimamente, ti dà fastidio ogni cosa, ti da addirittura fastidio l'idea che lei e Seth abbiano un bellissimo rapporto" apro, la prima bottiglia. "Sappi comunque che Mia non è affatto la persona che sembra, su di lei ti sei fatta un'idea sbagliata, totalmente..."
"Come immaginavo, ancora la difendi"
"... lei, a differenza tua, si è sempre fidata ciecamente di me e credimi Rose, in quel periodo fidarsi di me era tutt'altro che facile, ma lei senza pensarci due volte, l'ha fatto: mi ha dato fiducia, nonostante avesse mille persone contro"
"La ami ancora, lo so, si vede"
"Che idiozie stai... dicendo? Io non la amo più, lei fa parte del mio... passato, del mio bellissimo, complicato e incasinatissimo, passato" bevo, un sorso di birra, poi un altro ancora fino a finire in pochi minuti, la prima bottiglia. "E se prendo ancora le sue difese è soltanto perché odio la gente come te che le punta il dito contro senza minimamente conoscerla... Mia non è la ragazza snob che in un primo momento può sembrare, non è la ricca ragazza di Manhattan, menefreghista, viziata, assolutamente no! Lei è più di tutto questo, molto molto di più, ma non tutti sono in grado di vederla per com'è realmente"
"Faccio finta di credere che non la ami più... comunque, ricordati dell'appuntamento con i miei genitori, alle otto: niente abbigliamento da straccione, niente tatuaggi in vista, niente ritardi e niente disdette all'ultimo momento, Blake, niente di tutto questo"
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