You and me always together

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"Cinque sono le persone rimaste coinvolte nello scontro stradale avvenuto un mese fa, alle due di mattina del quindici gennaio sull'autostrada M1.

L'impatto è avvenuto tra una Ranger Rover e una Jaguar.

Alla guida della Ranger Rover si trovava James Williams, venticinquenne, morto poche ore fa. Dopo un mese dall'incidente il cuore del ragazzo ha smesso di battere.

James Williams era sotto effetto di alcol e stupefacenti. Con lui si trovavano anche Robert Clark, ventitreenne, e Annabeth Scott, venticinquenne, anch'essi sotto effetto di alcol.

Fortunatamente entrambi non hanno riportato gravi ferite.

Lo stesso non si può dire del ragazzo che guidava la Jaguar. Harry Edward Styles, famoso cantate della band "One Direction", che si trovava alla guida dell'auto, insieme all'amico Louis Tomlinson, è ricoverato in ospedale in condizioni gravi.

La Ranger Rover si è coillisa con la Jaguar, comprimendo completamente la parte del guidatore.

Fortunatamente Louis Tomlinson è riuscito a cavarsela con lesioni non gravi ed è stato dimesso dopo pochi g..."

"Ragazzi spegnete, non ce la faccio più." mormorò Louis mentre le lacrime scendevano copiose lungo il suo viso pallido.

Dal giorno dell'incidente non aveva fatto altro che piangere e sentirsi in colpa. Non aveva chiuso più occhio oppure mangiato.

Stava tutto il giorno nella stanza d'ospedale del riccio, a parlare di qualunque cosa gli passasse per la testa. E non gli importava se il ragazzo non potesse rispondergli, voleva comunque avere quel contatto con lui.

Però gli piaceva immaginare, o meglio sperava, che il più piccolo riuscisse ad ascoltarlo. Che sentisse quanto mancava alla sua famiglia, alle fan, ai ragazzi e , soprattutto, a Louis. Sì, perché questi giorni senza di lui per Louis erano stati devastanti. Gli mancava da matti poterlo baciare, abbracciare, addormentarsi e svegliarsi al suo fianco.

Gli mancavano da morire quei pomeriggi passati sul divano a coccolarsi e a scherzare. Quando esistevano solo loro due e i problemi rimanevano fuori dalla loro casa.

Gli mancava terribilmente giocare con i capelli del più piccolo e sentirlo imprecare perché glieli scompigliava tutti.

"Lou?" lo chiamò il biondo, strappandolo dai suoi pensieri, mentre si allontanava dal corpo del più grande.

Non si era neanche accorto che Niall lo avesse abbracciato.

Scosse la testa sospirando mentre si asciugava le lacrime, pensando che ormai accadeva spesso che si estraniasse dal mondo e non voleva neanche sapere quanta pena facesse ai suoi amici.

Guardò i ragazzi tirando appena gli angoli della bocca all'insù, in uno dei suoi tanti sorrisi falsi che era ormai solito fare da un mese.

Prese il telefono dalla tasca dei jeans per vedere l'ora.

Le cinque e mezza.

Scattò in piedi, sotto lo sguardo confuso dei suoi tre migliori amici, cercando di non badare alla fitta di dolore che provò quando vide la foto che aveva sul telefono, in cui erano immortalati lui ed Harry mentre si baciavano, e avvertì i ragazzi che dieci minuti dopo sarebbe iniziato l'orario delle visite.

Finalmente avrebbe rivisto il suo amato ragazzo.

Già. Quel giorno le infermiere lo avevano praticamente cacciato dall'ospedale, dicendogli di riposare, dato che aveva delle occhiaie pazzesche, e di mangiare.

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