Drarry: Posso Abbracciarti, Potter?

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È il secondo anno di scuola per il famigerato Harry Potter, e lui ha appena ucciso un basilisco, distrutto il diario di Tom Riddle, cioè Lord Voldemort, colui che ha ucciso i suoi genitori, e salvato Ginny Weasley, la sorella del suo migliore amico. Insomma, ha appena avuto una giornata tutto sommato adrenalinica. Il ragazzino, dopo tutto questo, di certo non poteva uscire illeso da questa folle avventura, per questo, dopo che lui, Ron, Ginny e il professor Allock vennero portati fuori da Fanny, andò insieme ai tre in infermeria, visto che lui in particolare sarebbe adesso nel mondo dei morti per colpa del veleno di basilisco, se non fosse stato per la mitica Fanny, che lo ha salvato in extremis piangendogli addosso e curandolo con le potenzialità mediche delle sue lacrime.

Madame Pomfrey, non appena vide la situazione dei tre studenti e inseguito del professore, esclamò, quasi impaurita dalla situazione che le si stagliava davanti "Oh Tosca, aiutaci tu! Dove diamine siete stati, professore, e come vi siete ridotti così?" Allock, avendo perso praticamente la maggior parte della sua memoria per colpa di un oblivion scagliato da lui ma andato male per colpa della bacchetta rotta di Ron, che aveva diretto l'incantesimo dritto verso chi l'aveva lanciato, rispose, con in viso un'espressione assai confusa "Dove mi trovo? Chi è lei? Chi sono io? Cosa sta succedendo?" Madame Pomfrey, capendo che Allock aveva perso la memoria per colpa di un obliovion, chiese ai tre ragazzini cosa fosse accaduto, e Ron, essendo quello messo meno peggio tra tutti, spiegò per filo e per segno tutto l'accaduto, e Harry completò il reso conto, visto che Ron non sapeva tutto, perché una frana li aveva divisi ed Harry era dovuto andare avanti tutto solo. I due spiegarono come il professore li avesse minacciati di lanciargli un oblivion, ma di come poi l'oblivion lanciato avesse colpito lui, e che l'impatto aveva provocato una frana, e poi Harry continuò il racconto da solo, raccontando di Tom Riddle, di Ginny, del diario e del basilisco. 

Madame Pomfrey, scioccata da tutte quelle rivelazioni, mise subito tutti e quattro su dei lettini e diede loro le cure mediche necessarie, per poi chiamare il professor Silente. Egli ci mise una decina di minuti per arrivare, e chiese a Harry di raccontargli tutto quello che era successo. Harry gli raccontò tutto non tralasciando alcun dettaglio, e quando finì il Silente disse "Cari ragazzi, ora dovete proprio tutti riposarvi, però, prima, credo che ci sia qualcun'altro che voglia vedere come state, o meglio, come Harry sta..."

Proprio in quel momento dalla porta entrò l'ultima tra le persone che Harry immaginava di vedere: Draco Malfoy. Ad Harry Draco un po' piaceva, però non l'aveva mai ammesso neanche a se stesso, e di sicuro non intendeva ammetterlo ora, davanti a tutti i suoi amici e al preside della scuola.

Entrò con un impeto che quasi spaventò Harry, camminando velocemente verso il letto di Harry, e Ron, quando lo vide, gli chiese, con voce che tentava di essere intimidatoria ma falliva miseramente per il dolore che ancora provava dall'avventura appena vissuta "Malfoy, tu che ci fai qui?"

Draco, ignorandolo completamente, si fiondò verso Harry e gli chiese velocemente se stesse bene, cosa gli fosse successo, se avesse bisogno di qualunque cosa, e quasi si scordò di porgergli l'oggetto che gli aveva comprato: una scatola con dentro 10 cioccorane.

Non appena Draco era venuto a sapere che Harry era scomparso, già sapeva che si era cacciato nei guai, come al solito, e anche se non voleva darlo a vedere, si stava preoccupando un po'. All'inizio tentò di convincersi che Harry se la sarebbe cavata come al solito, ma sentiva che  questa volta era diverso, questa volta aveva capito che si era cacciato in qualcosa di pericoloso, quindi  era subito andato in guferia e aveva ordinato con le spedizioni veloci, che nonostante avessero un prezzo decisamente elevato aveva deciso di usare per l'emergenza che stava vivendo, un pacchetto da dieci cioccorane da regalargli, perché per la paura di perderlo non gli veniva nient'altro in mente.

Draco, sin dal primo sguardo, e sin dal primo incontro, si era preso una gran cotta per Harry. I suoi occhi verde smeraldo, i suoi capelli neri e scompigliati e il suo impavido coraggio lo facevano arrossire ogni volta che il suo pensiero volgeva verso di lui, ma proprio per quello aveva cercato di scacciare il pensiero. Dopo che Harry aveva rifiutato la sua amicizia, si era quasi scoraggiato, ma lui non era uno che si arrendeva facilmente, infatti non si arrese, e proprio per quello era lì, con il pacchetto in mano che lo fissava, con un barlume di felicità perché adesso aveva constatato che stava bene.

Harry era molto confuso dal comportamento di Malfoy. Perché lo stava fissando? Da quando a Draco importava di Harry? Perché aveva un pacchettino in mano e se ne stava lì, davanti al suo letto, imbambolato a fissarlo? Il suo sguardo lo faceva arrossire leggermente, ma cercò di nasconderlo come poteva. Non doveva far capire a nessuno che il biondino gli piaceva da quasi un anno, e ancora in quel momento si chiedeva cosa sarebbe potuto succedere se avesse accettato la sua amicizia, se avesse stretto la sua mano, se avesse stretto quella mano dalla pelle bianca che sembrava essere più liscia di quanto ci si potesse aspettare. 

Draco stava andando in panico, non poteva certo rimanere lì, fermo impalato a fissarlo, fece un passo avanti verso il letto, o almeno ci provò, ma il suo corpo si rifiutava di muoversi. Cercò di riprendere il controllo del proprio corpo, per poi avvicinarsi alla brandina di Harry. Cosa avrebbe dovuto dire? Non gli si poteva presentare così dal nulla! Ma ormai era lì! Si maledì mentalmente, e, a bassa voce, disse al moro "Questi... Questi sono per te!" 

Harry, vedendo il biondo porgergli qualcosa, invece di afferrare la scatola di cioccolatini, in preda al panico, afferrò il pacchetto con tutte le mani del ragazzo, e al tocco sentì un caldo invadergli il corpo. Tirò a se il ragazzo sotto lo sguardo attonito di tutti, mentre l'ossigenato arrossì e disse "Che fai Potter?" Harry non rispose, non sapeva neanche lui cosa stava facendo. Draco, un po' titubante, chiese "Ehi Potter, posso... Abbracciarti?" Harry, forse per colpa delle botte in testa o forse grazie al suo coraggio, si sporse verso le labbra chiare di Malfoy, e ci stampò su un bacio a stampo. Sentì quanto erano morbide e quasi sentì il bisogno di riposarci sopra le sue. Di tutta risposta, Malfoy, con un colorito del viso normale, lo abbracciò e disse "Cretino! La prossima volta che fai una cosa del genere ti disconosco!" Harry, allora, sempre per colpa o del suo coraggio o delle molteplici botte in testa, con un sorrisetto stampato sulla faccia, disse "Il bacio o l'avventura contro il basilisco?" Draco sorrise, e, a bassa voce, disse "Il bacio magari lo potremmo rifare un giorno, magari" 

Harry, con in sottofondo Ginny, Ron, Madame Pomfrey e Silente che scleravano insieme, diede un altro bacio al ragazzo, stavolta non staccandosi subito, per sentire le labbra calde del ragazzo sulle sue, per il tempo più lungo possibile. 

Fine


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Angolo Autore

Marzo:

Alour, questo è il primo capitolo della prima storia che avevo cominciato a scrivere, e faceva piuttosto schifo. Ho deciso di ridarle vita e renderla una raccolta di one-shot migliore. Spero che queste one-shot vi piacciano, se avete qualche consiglio, se ho sbagliato qualcosa riguardante la grammatica o qualunque altra cosa scrivete pure!

Giugno: 

Ed eccomi qui, a cambiare e tentare di migliorare un'altra volta questa storia, ma stavolta tenterò di farlo seriamente e per bene! Devo dire che non shippo neanche più così tanto la Drarry, ma se la mini one-shot vi è piaciuta vi invito a lasciare una stellina!

Yours, Ro

Harry Potter One-ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora