"Allora Malfoy, vediamo di sbrigarci perché ho anche altri compiti da fare!"
Hermione, dopo le vicende del giorno prima, si era presentata in biblioteca decisa a riprendere il controllo della situazione.
Draco, però, si limitò a guardarla con sufficienza. "Vedi di calmarti, Granger, sbaglio o non sono io in questo momento a perdere tempo? " le rispose tranquillo, facendo indispettire maggiormente la Grifondoro "...sbaglio o non sono io in questo momento a perdere tempo? " lo scimmiottò lei, con uno sguardo di sfida.
" Come osi, Mezzosangue!" sibilò di risposta Malfoy, assottigliando gli occhi.
Ma Hermione non se ne curò, si avvicinò al Serpeverde minacciosa.
" Come hai osato invece tu... furetto! " disse, schioccando la lingua. "Ieri mi hai quasi dato un pugno e poi te ne sei andato lasciandomi nel mezzo del parco come una cretina..."
Malfoy ghignò, maligno. "Già mi fai le scenate da fidanzatina arrabbiata?" le disse, facendola sussultare scandalizzata.
"F...Fidanzatina? " balbettò Hermione, fingendo disgusto "Neanche fra un milione di anni! Mi da i brividi solo l'idea!"
Draco le lanciò uno sguardo scettico quanto malizioso che le procurò veramente un brivido lungo la schiena... peccato che non fosse esattamente un brivido di disgusto.
"Hai finito? " le chiese, fingendo uno sbadiglio "Ho anche io altre cose da fare, come per esempio avere una vita sociale... "
Hermione represse un sorrisetto " Sì, come no..." borbottò, pensando a Zabini.
" Mmm? "
"Niente, niente." si affrettò a dire.
Il Serpeverde le lanciò uno sguardo gelido e si alzò elegantemente per cercare fra gli scaffali i libri che servivano per la ricerca.
Hermione, fingendo di leggere degli appunti, lo guardò con la coda dell'occhio.
"...Malfoy in questi due giorni ha perso tutto, la ragazza, gli amici, non parla quasi mai con nessuno, sta sempre seduto per i fatti suoi, ci credo che è nervoso!"
Suo malgrado, le erano venute in mente le parole dette il giorno prima da Ginny. Poi, da quello che aveva sentito al campo da Quidditch, era vero che Malfoy e la Parkinson si fossero lasciati e sembrava neanche troppo bene.
"Granger, vorresti tornare gentilmente sulla terra?"
Hermione si riscosse dalle sue riflessioni, Malfoy la stava guardando scocciato con in mano un libro.
"Stavo riflettendo..." disse lei, un po' imbarazzata. "Che hai trovato?"
"Poco direi... anzi, quasi nulla... questa biblioteca fa schifo! " rispose Draco, rimettendosi a sedere.
Hermione lo guardò male "Malfoy!" trillò arrabbiata "Finiscila con le cretinate, i libri ci sono, solo che saranno stati presi da altri studenti che devono fare la ricerca, non ci sei solo tu in questa scuola, sai?"
"Peccato." rispose lui con un piccolo ghigno " Comunque il succo è sempre lo stesso, i libri che ci servono non ci sono... che siano stati presi o che non siano mai esistiti. "
La Grifondoro sbuffò infastidita, ed ora ? Come avrebbero fatto a finire in tempo la ricerca?
"Cos'è quella faccia, Mezzosangue? Ho io una soluzione! " continuò lui, vedendo la ragazza accigliata.
La sua espressione compiaciuta non piacque per niente ad Hermione.
"Per favore, Blaise... per me è realmente importante..."
Blaise alzò la testa dalla Gazzetta del Profeta e guardò intensamente la compagna con i suoi penetranti occhi scuri.
"Non so Pansy, sai che ora Draco è arrabbiatissimo con me. Se mi trova vicino a lei potrebbe uccidermi. Ad ogni modo penso che tu possa stare tranquilla. La Granger è un tipo di ragazza che non gli è mai piaciuta." le rispose lui, cercando di scrollarsela di dosso.
Pansy lo guardò perplessa "Ma hai visto ieri al campo? Nessuno era mai salito sulla scopa di Draco! "
Zabini sembrò rifletterci.
Era vero, Draco non aveva mai fatto salire nessuno sulla sua amata scopa e mai Blaise avrebbe pensato di vederci sopra niente di meno che Hermione Granger, la Mezzosangue amica di Potter. Quanto poteva essere sceso in basso Malfoy?
Si chiese se valesse la pena scoprirlo.
"Va bene, Pansy... terrò gli occhi aperti, non preoccuparti, però voglio qualcosa in cambio... e tu sai cosa..." le rispose infine, con uno sguardo malizioso.
Per la Serpeverde fu sufficiente "Okay! Ci vediamo fra mezz'ora nello stanzino delle scope del settimo piano." cinguettò, girando i tacchi ed uscendo dalla Sala Comune dei Serpeverde, sculettando come al solito.
"Tu sei pazzo!" sbottò Hermione, sconvolta. "Vuoi arrivare di nascosto alla biblioteca di Hosgmeade?"
Malfoy la guardò abbastanza seccato "Non serve che lo ripeti, visto che l'ho appena detto io. Già che ci sei, metti pure i manifesti, forse in infermeria non ti hanno ancora sentita! Ma comunque ... Sì, voglio andare proprio al villaggio."
Hermione continuò a guardarlo a bocca aperta. "Ma... ma... dove? E come?" riuscì solamente a dire.
Lui la gelò con lo sguardo "Hai finito di sparare domande a vanvera?"
Hermione chiuse la bocca in un istante, arrossendo. "Non vorrai usare il passaggio segreto dietro alla statua della Strega Orba?" chiese ugualmente.
Draco la guardò sorpreso "Non sapevo che lo conoscessi, comunque sì, è proprio quello. Forza, andiamo o non faremo in tempo a tornare per cena!" senza pensarci le afferrò il polso.
Improvvisamente, una scarica elettrica percorse la schiena della Grifondoro.
Che diavolo era? Si chiese Hermione, confusa. Si divincolò dalla sua presa.
"So camminare anche da sola, grazie! " Superò Malfoy, che la guardò stordito per un secondo.
Aveva sentito distintamente anche lui la scoccata al momento del contatto con la sua pelle.
"Harry, non riesco a trovare Hermione da nessuna parte!"
Ron entrò preoccupato nella Sala Comune dei Grifondoro "Ehi... ma che... MISERIACCIA!" sbottò, vedendo il suo migliore amico e la sorella staccarsi imbarazzati dopo un bacio mozzafiato.
"Almeno quando siete in mezzo alla gente trattenetevi!" continuò, con le orecchie in fiamme.
Ginny alzò gli occhi al cielo, esasperata "Con Lavanda pomiciavi anche appeso ai quadri, non capisco perché noi non possiamo darci un bacetto in Sala Comune."
Harry trattenne un sorriso "Scusa Ron, se ti da fastidio starò più attento." si affrettò a dire, per rabbonirlo.
Ron annuì in silenzio, guardando torvo la sorella.
"Comunque stavo dicendo di Hermione, non riesco a trovarla da nessuna parte."
"Hai visto in biblioteca?" chiese Ginny.
"Sì..."
"Nel parco?"
Ron sbuffò "Sì..."
"Da Hagrid!" disse Harry, illuminandosi.
Si udì un'altra sonora sbuffata.
"Sì, non è neanche lì."
Harry e Ginny si scambiarono uno sguardo sorpreso.
"Non sarà uscita dalla scuola?" continuò Ron, spaventato.
"Chi? Hermione?" Harry lo guardò sorpreso. "Non credo che farebbe mai qualcosa che infranga le regole..." Ginny e Ron lo fissarono perplessi "...almeno, non senza noi... " finì un po' in imbarazzo.
"Sono con Malfoy in un passaggio sotterraneo... e sto infrangendo le regole della scuola! Come diavolo mi è venuto in mente?" pensò Hermione preoccupata, mentre percorrevano il buio passaggio da almeno una decina di minuti.
Guardò intensamente la schiena del biondo Serpeverde "Se volesse farmi del male, potrebbe approfittare della situazione! Nessuno sa che siamo qui... e non mi sentirebbe nessuno neanche se urlassi..."
Inconsciamente mise una mano nella tasca interna della divisa, dove teneva la bacchetta. Poteva sempre difendersi in fondo, il solo pensiero la tranquillizzò.
Nel frattempo anche Malfoy era immerso nei suoi pensieri, anche se erano molto diversi da quelli della ragazza.
"Manca poco, Granger... Cerca di non fare rumore adesso, entreremo per il retro di Mielandia, hai capito?" sussurrò concentrato. Ma non avendo nessuna risposta dalla Grifondoro, si voltò "Insomma, Mezzosangue! Almeno potresti degnarmi di una risposta?"
Ma Hermione continuò a non ascoltarlo, tanto era presa dai suoi pensieri.
Non vide neanche il Serpeverde fermarsi... finendogli direttamente addosso e perdendo l'equilibrio. Sarebbe caduta rovinosamente se due forti braccia non l'avessero trattenuta con forza.
Hermione, stupita, si ritrovò occhi negli occhi con Malfoy "Che diavolo stavi facendo?" le sibilò lui ad un millimetro dal suo viso.
"S...Scusa, non mi ero accorta che ti fossi fermato!" fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Un momento. Ma perché era così imbarazzata?
Era solo Malfoy che le stava parlando a distanza così ravvicinata.
Era solo il suo profumo quello che le riempiva così intensamente le narici.
"E stai più attenta allora! Ti stavo appunto dicendo di non fare rumore, prima che tu mi investissi come un bisonte in corsa." le rispose lui, con un piccolo ghigno.
Era solo Malfoy quello a cui stava per spaccare la faccia.
"Ok, ho capito... mi scusi maestà..." disse piccata, allontanandosi.
Draco la guardò interdetto per un secondo. Si aspettava minimo degli insulti degni di nota...ma, in quel momento, non poteva perdere tempo. Così si girò e continuò a camminare nell'oscurità, illuminato solo dalla luce della bacchetta.
Qualche minuto dopo i due ragazzi si trovarono del retro di Mielandia, proprio dietro le scorte di cioccolata.
"Ron sarebbe impazzito alla vista di tutte queste cioccorane! " Pensò Hermione, sorridendo tra sé e sé.
Draco intanto sgattaiolò verso l'uscita.
Per loro fortuna, il negozio era talmente pieno di clienti che i due ragazzi passarono inosservati per la porta di servizio e uscirono subito nella strada, in un vicolo laterale al negozio.
"Fiuuu... ce l'abbiamo fatta!" sospirò Hermione, non appena furono fuori.
Draco alzò un sopracciglio "Certo che ce l'abbiamo fatta." disse poi, con un ghigno "... avevi dei dubbi?"
Hermione lo guardò piuttosto accigliata "Certo che ne avevo, visto che abbiamo infranto tutte le regole della scuola e, soprattutto, abbiamo rischiato di venire scoperti nel retro di un negozio senza nessuna giustificazione!"
Malfoy sospirò. Non aveva proprio voglia di rovinare quel pomeriggio, tanto meno, farselo rovinare da quella Mezzosangue bacchettona.
Era libero da regole e lontano da Hogwarts. Meglio di così!
"Rilassati, Granger." disse, stiracchiando le braccia "Fai finta di essere in gita... adesso andiamo alla Biblioteca e, non appena trovato quello che ci interessa, torniamo a scuola."
Hermione lo guardò, piuttosto scettica "Mi vuoi dire che non ti fermeresti neanche a prendere una bella Burrobirra?"
Malfoy alzò un sopracciglio, riflettendoci su.
Non era una cattiva idea.
"Be', se la metti così... per me va bene, accetto!" rispose con un ghigno.
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D come Draco, M come Misogino
FanficDraco Malfoy è deluso dalla vita, ma soprattutto, deluso dalle donne. Però Malfoy non sa che le donne non sono tutte uguali... Una situazione particolare gli insegnerà ad andare ben oltre le apparenze.