Vestiti e venduti

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Finalmente è sabato.

Io, Amy e Rosie abbiamo intenzione di andare in una discoteca molto in voga stasera. Non vedo l'ora.

Effettivamente ho assoluto bisogno di distrarmi. Non voglio pensare a cio che è successo quattro giorno fa.
"I'm addicted to you,  hooked on your l.."

Il mio telefono squilla. Premo il verde e una Amy troppo entusiasta mi supplica di fare un giro al centro commerciale a comprare un vestito per stasera.

Senza accorgermene sono gia sulle scale mobili in un edificio bianco con il tetto di vetro e un paio di buste per mano.

Dopo aver preso accessori, scarpe e trucchi è il momento della scelta più importante.

Il vestito.

Amy mi trascina in un grande negozio molto illuminato e gia sono seduta su una soffice poltroncina pelosa rosa a fissare con terrore la catasta di abitini davanti a me.

Provo un abito corto rosso fuoco, con una scollatura notevole e molto attillato.

È poco sotto il sedere, e la cosa mi imbarazza molto.

Notando la mia indecisione la mia amica si avvicina e mi scioglie i capelli aggiustandoli con le dita, poi fruga tra le borse e tira fuori i tacchi alti neri che ho preso.

Me li fa indossare e mi giro per guardarmi allo specchio.

Wow.

L'abitino talmente attillato e corto mi fa discretamente sexy, e mette in mostra il seno, e i tacchi slanciano la figura.

Sento la risata di una ragazza e mi giro, trovando Derek e una a pochi metri da me, intenti a scegliere qualcosa di abbastanza alla troia per lei.

Non si sono ancora accorti di me, fortunatamente, così corro verso il primo camerino che vedo, ma i tacchi mi sbilanciano e mi trovo semisdraiata a terra.

Derek sposta lo sguardo e mi vede.

Alza le sopracciglia e apre leggermente la bocca.

Cazzo.

"Miranda!" Mi dice con un filo di voce.

Vorrei sprofondare.

DEREK'S POV.
"Dai Der, perfavoreee. Ho bisogno di comprare un vestito, devo vedermi con un ragazzo che mi interessa molto ma non voglio andare da sola al centro commerciale!"

Che scazzo.

Mia sorella è proprio un'ansia quando ci si mette.

"Ok..."

Chiudo la chiamata ed esco di casa.

Accendo la macchina e mi dirigo verso quella via, quella che evito da mesi a costo di fare più strada.

"DEREK! SONO QUI!" Alice si sbraccia urlacchiando, eccitata.

Apre la portiera e inizia a parlare di questo ragazzo, Mike mi sembra, mentre io premo il piede sull'accelleratore.

I 10 minuti di tragitto tra la casa e il grande magazzino sono davvero lunghi. Parcheggio accanto all'ingresso e mi trascina subito all'interno dell'edificio.

Per infastidirla mi fermo al primo negozio di videogame e agguanto GTA 5.

Pago il gioco e lei storce il naso.

"Non avrai seriamente pensato che ti avrei comprato io il vestito, vero?" Sghignazzo.

Mi fissa assottigliando gli occhi.

'Cause all of me loves all of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora