Parte 1 - Prologo

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"Andiamo al mare questo fine settimana?" Chiese con aria annoiata Mara, dopo aver bevuto un sorso di vino..
"Magari tesoro, lo sai che sono a Roma, c'è lo stage con Giovanni, se non vado se la prende.."
Mara abbassò gli occhi con l'espressione di chi malvolentieri ricorda la cosa. Le si prospettava un altro fine settimana noioso nella grigia e calda Milano, mezza deserta perché tutti tranne lei erano al mare a prendere il sole. Si sarebbe sicuramente sfogata con la sorella che abitava con il marito e le due figlie nell'appartamento sopra il suo nel condominio signorile affacciato sul sempre trafficato viale Corsica.
"Lei non sembra mai annoiata!" pensò Mara. "tra figlie e lavoro ha sempre da fare". "Forse dovrei trovare anche io un lavoretto, forse dovrei fare un figlio...si, bella questa. Per fare un figlio bisogna scopare e con Alberto si fa una volta alla settimana. Non sia mai."
Mara era una bella ragazza, mora con i capelli lisci fino alle spalle. Due occhi castani profondi e grandi. Bocca carnosa. Un bel corpo con le giuste rotondità con le quali faceva girare i maschietti, soprattutto quando si metteva in canottiera e jeans attillati.
Lei ed Alberto si conoscevano dai banchi di scuola. Fidanzati per anni e quindi sposati. La classica storia da Mulino Bianco...noiosa. Il sesso tra di loro era normale. Certo, all'inizio era più travolgente ma si era spento con il tempo, nella routine. Non aveva avuto altri uomini se non durante un attimo di incredibile e pura follia al matrimonio della sua amica Eva. Un episodio della sua vita che ancora faticava a spiegarsi. Forse centrava la quantità di prosecco bevuta quel giorno ma questo Giacomo, praticamente uno sconosciuto, le aveva fatto proprio perdere la testa. Alberto non c'era ma lei era andata lo stesso. Per quanto provasse a dimenticare e rimuovere l'episodio dalla testa e dai propri ricordi, ad intervalli regolari le venivano in mente i suoi occhi, il calore dentro.. si erano guardati per tutta la mattina, prima in chiesa poi alla festa. Compariva improvvisamente ovunque lei fosse. Poi quando tutti ormai erano sazi e mezzi ubriachi lo aveva visto salire le scale e lo aveva seguito con lo sguardo. Una volta sopra aveva aperto la porta di una sala e si era messo a fissarla. Mara aveva sentito le sue stesse gambe muoversi verso la scalinata e salire frettolosamente i gradini. Lo aveva raggiunto e spinto dentro la sala vuota. Lo aveva letteralmente assalito, gli aveva liberato il sesso già eretto e se l'era infilato dentro semplicemente spostando le mutandine già fradicie di desiderio. Lo avevano fatto da vestiti con le bocche incollate e le lingue intrecciate. Senza proferire una sola parola. Sapeva solo che il suo nome era Giacomo perché gliel'aveva detto Eva.
Dopo si era sentita malissimo. Era scappata dal matrimonio senza salutare e aveva passato due giorni a rimuginare incazzata e depressa su quanto fosse stata stupida, irriconoscibile...porca. La Mara spudorata e viziosa che aveva sempre relegato nei meandri della sua identità era esplosa e preso il controllo del suo corpo e della sua mente. Non avrebbe dovuto ma per quanto si sforzasse di dimenticare e cancellare quell'episodio ogni tanto ci tornava con i pensieri e malvolentieri ammetteva che quella era stato il miglior orgasmo della sua vita. Sperava solo che ce ne fossero altri così.
Respingendo ancora una volta quei ricordi tornò presente al tavolo dove con Alberto stava consumando la solita cena in compagnia del telegiornale regionale. In quel momento la voce della giornalista stava commentando lo "stagionale" aumento dei furti negli appartamenti della città semi deserta.
"Non mettere su Instagram che vai a Roma", disse Mara, "la finestra della camera è ancora rotta e non vorrei che qualcuno decidesse di ripulirci la casa proprio quando non ci sei.."
"OK" aveva mormorato lui.
"Ma possibile che non si trovi un fabbro per aggiustarla? Hai chiamato oggi??" Chiese spazientita con un tono di voce abbastanza alterato..
Alberto distolse gli occhi dalla giornalista e fissandola le rispose altrettanto brusco:
"SI! Ho chiamato ANCHE oggi. Era in ferie e viene domani! Possibile che non ci possa pensare tu a queste cose?"
Mara abbassò gli occhi ma non smise l'espressione severa..non aveva voglia di litigare anche stasera. Prese il piatto, posate e bicchiere e mise tutto nella lavastoviglie avviandosi verso il salotto dove prima o poi Alberto l'avrebbe raggiunta e insieme avrebbero riempito di Netflix il tempo che li divideva dall'andare a dormire.

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