Hermione sussultò.
"Z...Zabini! Che ci fai qui?"
Blaise si avvicinò con un sorriso suadente.
"Potrei farti la stessa domanda." rispose tranquillo.
"Sto andando a controllare la Torre di Astronomia, non so se ricordi... ma sono un Prefetto! " disse lei con autorità. "Tu, piuttosto, perché stai salendo? È vietato agli studenti. "
Blaise non si scompose.
"Non sto facendo nulla di male, volevo solo vedere l'allenamento dei Grifondoro dall'alto. "
Hermione lo scrutò sospettosa.
"E... sei solo?" gli chiese, guardandosi intorno.
Zabini sorrise.
Hermione pensò che, per quanto tutte le ragazze a scuola dicessero che Zabini fosse tremendamente sexy quando sorrideva, quel sorriso non era niente in confronto a quello di Malfoy.
"Ma... che diamine! Non è veramente il momento giusto questo!" pensò turbata.
"Giuro che sotto al mantello non nascondo nessuno." continuò Blaise, ridacchiando e alzando le mani in segno di resa.
Hermione lo guardò con sufficienza "Va bene, ma adesso scendi, ok?"
Blaise fece una faccia dispiaciuta.
"Quindi non mi fai vedere il Quidditch? Andiamo, Granger, solo cinque minuti ! Giuro che dopo me ne vado."
Hermione lo studiò, dubbiosa.
"Non dirò a nessuno che me l'hai lasciato fare, vengo su con te, do un'occhiata e poi riscendo subito." continuò Blaise.
"Va bene, Zabini." disse alla fine Hermione, nervosa per quella insolita gentilezza "Ma è la prima e l'ultima volta che ti accordo un permesso simile, la prossima volta vai allo stadio per favore." continuò la ragazza, con fare tremendamente serio.
Blaise la guardò raggiante "Grazie Granger, per la prossima volta seguirò il tuo consiglio." disse accomodante, anche troppo, si ritrovò a pensare Hermione.
Infatti, si era appena voltata, che fu colpita da uno schiantesimo pronunciato con un incantesimo non verbale.
Non era molto potente ma, prendendola in pieno, la fece sbattere violentemente contro il muro.
Scivolò a terra, tramortita.
"Quanto sei ingenua..." sibilò la Serpe, avvicinandosi " Forza, alzati! "
Hermione si voltò lentamente con gli occhi ridotti a due fessure, un rivolo di sangue le scendeva dalla tempia destra.
" Schifoso codardo... mi attacchi alle spalle, eh? " disse in preda dall'ira, cercando di rimettersi in piedi.
Mise una mano dove teneva la bacchetta, ma la sua mano cercò a vuoto.
Si guardò intorno sconcertata.
" Cercavi questa? "
Zabini, davanti a lei, rideva maligno, mostrandole la sua bacchetta.
La Grifondoro ingoiò a vuoto, era in trappola.
"Ridammela immediatamente!"
Pregò che la sua voce avesse ancora un tono autoritario e distaccato, ma dentro di sé Hermione era spaventata, aveva perso il controllo della situazione.
Zabini aveva la sua bacchetta, le doveva essere scivolata quando era stata schiantata.
Non aveva dunque modo di difendersi, doveva pensare ad una scappatoia.
"Non sei nella posizione di darmi ordini, caro Prefetto..."
" C...Cosa vuoi da me? " chiese la ragazza, stringendo i pugni.
"Da te personalmente... niente." rispose Zabini, guardandola con disgusto.
" Non mi mischio con certa feccia, IO! " marcò molto l'ultima parola e frugò nella tasca della divisa.
Hermione trattenne il respiro.
"Si da il caso, che ieri pomeriggio io mi trovassi al settimo piano."
"Che cosa?"
" Hai capito bene, Granger, ero proprio dietro l'angolo alla destra della Strega Orba. "
Hermione inghiottì a vuoto.
"E casualmente ho visto un Serpeverde di mia conoscenza ed una nota Grifondoro entrare nel passaggio segreto nascosto dietro alla statua..."
Blaise ghignò. " Non dici niente? "
Hermione lo guardò con sfida mentre si massaggiava le braccia indolenzite e sbucciate per la brutta caduta.
"Puoi provarlo? E' sempre la tua parola contro la mia..."
Zabini scoppiò a ridere sguaiatamente mentre con la mano libera tirava fuori un foglietto dalla tasca.
" Certo che posso! " rispose mellifluo.
Hermione sussultò. "Cos'è quella?"
"Una foto, Granger, solo uno stupido pezzetto di carta... peccato che in questa foto..."
Hermione sgranò gli occhi, sentendo fin nella testa il battito frenetico del suo cuore.
" ... ci siate te e Malfoy mentre uscite da Hogwarts..."
Blaise gongolò nel vederla impallidire.
"Ti propongo un patto, ragazzina. Ascoltami bene e non fare scherzi..."
"CHE COOSA?" urlò Hermione, non appena Blaise ebbe finito.
La voce della Grifondoro risuonò per tutte le scale.
"Abbassa la voce, Mezzosangue. " sibilò Zabini minaccioso.
Hermione non ci badò "Non cederò al tuo schifoso ricatto! Perché è questo che è, non un patto! "
"Ah no? Forse non hai capito... puoi chiamarlo come più ti piace ma se non farai come ti ho chiesto, non solo questa foto finirà nelle mani del Preside e di tutta la scuola..." poi indicò il sangue di Hermione, ormai rappreso in un rivolo sulla guancia "... ma finirai molto peggio di così e lo stesso vale per Malfoy. Credimi, ti conviene fare come ti ho detto ..."
Hermione tremò di rabbia, umiliata e impotente.
" Non riesco a capire perché... Tu che ci guadagni? "
"Non ti riguarda. " rispose lui sprezzante "Ad ogni modo, Draco non deve sapere nulla di questo nostro incontro, ti controllerò... Spero che non sarai cosi stupida da farti espellere insieme a Malfoy per una gitarella fuori porta, no?"
Hermione abbassò lo sguardo. Non poteva ribellarsi in nessun modo.
"Lo prendo per un no." disse Blaise compiaciuto "Allora, ti ripeto le condizioni: la vostra collaborazione scolastica si limiterà solo ai compiti di Pozioni, niente confidenze, né chiaramente dovrà mai esserci una relazione fra voi."
"Ehi, ma per chi mi hai presa? Non mi chiamo Parkinson, IO! " disse Hermione gelida, in perfetto stile Zabini.
Blaise per tutta risposta, ghignò. "Molto divertente, ma voglio sapere se hai afferrato il concetto..."
Hermione tacque.
"Rispondimi, Granger! "
Hermione chiuse gli occhi, rassegnata.
"Sei un verme..." sibilò, cercando di calmarsi.
Zabini si avvicinò e con rabbia fece per darle uno schiaffo.
Ma la mano non colpì mai la guancia di Hermione.
La ragazza aprì gli occhi sorpresa, schiuse e richiuse le palpebre ancora un paio di volte, ma l'immagine era sempre la stessa.
Zabini stava con il braccio sollevato a mezz'aria ed un'espressione indecifrabile.
Un altro braccio aveva bloccato il suo.
Malfoy era esattamente dietro di lui ed aveva un'espressione truce.
Blaise si liberò in malo modo dalla presa del compagno e si allontanò di qualche passo.
"Che cosa succede qui? " chiese Draco squadrando prima la Granger e poi Zabini.
Ad Hermione per poco non venne un infarto, Zabini le lanciò uno sguardo di fuoco.
"... Malfoy non deve sapere nulla di questo nostro incontro, ti controllerò..."
"Se lui scopre del ricatto di questa serpe... Zabini consegnerà la nostra foto ai professori! Ed anche se in due gliela togliessimo, sicuramente avrà delle copie nascoste da qualche parte." pensò Hermione preoccupata "Saremmo espulsi entrambi."
Cercò con tutte le forze di distogliere lo sguardo da Malfoy.
" Allora? " Draco si rivolse a Blaise minaccioso.
"Mi stavo solo divertendo un po' con la Granger." disse per tutta risposta lui.
"COOSAA? Divertendo? Non intenderà... in quel modo..." pensò Hermione scandalizzata, sapendo di non potersi discolpare in nessun modo senza tradirsi.
Sentì lo sguardo di Malfoy perforarla da parte a parte.
"A me non sembrava che la Granger ci stesse, visto che stavi per colpirla..."
Zabini fece una risatina esasperata.
"Cazzo, Draco, che hai capito? Chi si potrebbe divertire in quel modo con lei? L'hai guardata? E' solo una sporca Mezzosangue... il mio divertimento era un altro." disse compiaciuto.
Draco guardò Hermione, intenta a fissare a testa bassa il pavimento.
"Perché non risponde a tono? Perché non reagisce? Che diavolo sta succedendo? " pensò confuso.
Hermione ingoiò l'umiliazione e ricacciò indietro le lacrime, ma continuò a non dire nulla.
Solo allora Draco si accorse del rivolo di sangue sul viso della ragazza e delle varie sbucciature che aveva su gambe e braccia.
Una furia cieca lo investì.
In un attimo fu addosso a Zabini, facendogli sbattere violentemente la schiena alla parete rocciosa della Torre.
" Dimmi che cazzo le hai fatto! " gli sibilò all'orecchio, in modo che solo Zabini potesse udirlo.
Blaise ghignò, per niente preoccupato della piega che aveva assunto la faccenda.
"Secondo te?" rispose con voce lenta e strascicata.
Se il suo intento era quello di fargli perdere la calma, allora Blaise quel giorno aveva fatto centro.
Malfoy non si spiegava da dove venisse quella rabbia incontrollata, molto più evidente anche di quella che aveva provato quella maledetta sera.
Comunque in quel momento, non se ne preoccupò.
Colpì Zabini con un pugno allo stomaco, facendolo piegare sulle ginocchia.
Hermione urlò spaventata.
"Fermo! Ti prego, smettila!" si mise tra i due ragazzi cercando di fermare Malfoy intento a colpire di nuovo.
"Fatti da parte, Granger." gli urlò di rimando lui.
Blaise approfittò della distrazione di Draco per sferrare un colpo basso...
Decisamente troppo basso...
Malfoy urlò di dolore, tenendosi l'inguine con entrambe le mani.
"Vedi che succede per colpa delle donne? Ci si distrae..." sibilò Zabini, cercando di riprendersi.
Malfoy, accecato dal dolore, cercò a tentoni sul pavimento la sua bacchetta, sicuramente caduta nel precedente scontro con il compagno.
"Sai Draco, vi vedo bene insieme te e quella sporca Mezzosangue." Blaise afferrò Draco per la divisa, preparandosi a colpirlo al viso "... siete entrambi la feccia della Comunità. "
" Stupeficium! "
Zabini fu investito in pieno dal potente incantesimo di Hermione.
Quando Malfoy l'aveva strattonato, Blaise aveva lasciato cadere la sua bacchetta e senza pensarci due volte, lei lo aveva attaccato.
Il Serpeverde rotolò per alcuni gradini e si fermò, immobile, sul pianerottolo sottostante.
" Vedi che succede a causa del troppo zelo? " disse lei, imitando Zabini "... si fanno degli errori..." si girò nervosamente e corse da Malfoy che, dolorante, cercava di rialzarsi.
"Maledetto bastardo..." sibilò Draco, zoppicando verso le scale.
"Malfoy! Come stai? " chiese Hermione avvicinandosi preoccupata.
Lui le fece cenno di fermarsi.
"Non ti avvicinare, Granger! E' colpa tua se Zabini mi ha colpito, se non ti fossi messa in mezzo brutta stupid..."
Hermione aveva afferrato il braccio del ragazzo e se lo era passato intorno alla spalla per sorreggerlo.
" Che fai? " sbottò inviperito " Non toccarmi! "
" Ti porto in infermeria, è ovvio! " sentenziò lei risoluta, tirando il Serpeverde per farlo camminare.
"Sei pazza, Mezzosangue? Non mi faccio toccare da nessuno...lasciami subito." urlò lui fuori di sé.
Hermione si bloccò.
"E va bene, testone!" esclamò con disprezzo, togliendosi il braccio di Malfoy in malo modo.
"Spero che ti cadano..." aggiunse, lanciando uno sguardo torvo alle parti basse del ragazzo.
Malfoy aprì la bocca, stupefatto.
La Granger era impazzita?
Hermione corse da Zabini, ancora svenuto pochi gradini più in basso.
" Speriamo che non sia morto. " disse tra sé e sé, avvicinandosi al ragazzo.
" Sei andata a finirlo, Granger? " arrivò da lontano l'eco ironico di Malfoy.
"Taci, furetto." sbottò lei di rimando, prima di tastare il polso al Serpeverde.
"Menomale..." sospirò sollevata sentendo il battito.
Agitò elegantemente la bacchetta, fece apparire una barella e con un altro tocco di bacchetta ci caricò sopra Zabini.
Hermione, con il Serpeverde galleggiante al seguito (tramite incantesimo di levitazione), trotterellò verso Malfoy.
" Zoppichi, Mezzosangue, forse dovresti andare anche tu in infermeria. " constatò il biondino mentre la guardava gelido.
"Può darsi, come vanno... ehm... gli attributi? " Hermione arrossì guardando per terra.
Anche Malfoy distolse lo sguardo ma non arrossì.
"Meglio."
"Bene, non vorresti venire anche tu in inf..."
" No! "
"Ma Malfoy..."
"Stammi bene, Granger." Draco si girò e si incamminò, lentamente ed ancora dolorante, verso le scale.
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D come Draco, M come Misogino
FanficDraco Malfoy è deluso dalla vita, ma soprattutto, deluso dalle donne. Però Malfoy non sa che le donne non sono tutte uguali... Una situazione particolare gli insegnerà ad andare ben oltre le apparenze.