Number Eight. (The Umbrella Academy Fanfiction.)

Capitolo 12-Emozioni:

25 anni prima.

Vanya non era una normale ragazzina: era nata anche lei insieme a tutti gli altri, quindi aveva un potere speciale che si sarebbe portata con se per sempre.

Ma soprattutto, era il più potente di tutti.

Sir Reginald aveva da subito notato che esso si basava sulle emozioni della bambina e che se non le avesse controllate, il suo potere avrebbe preso il sopravvento e scatenato così un onda terrificante provenire proprio dal suo corpo.

Ed era per questo che Mandy laiutava.

I suoi allenamenti giornalieri iniziarono alletà di 4 anni, Reginald postava su di un tavolo una fila di bicchieri di vetro e Vanya doveva distruggere solo quello che il padre toccava con il cucchiaino.

-Concentrati numero 7, sul suono e sulle tue emozioni.- le disse Reginald, battendo la posata sul secondo bicchiere a sinistra.

Mandy le si affiancò e le mise la mano sulla spalla.

Entrambe chiusero gli occhi: Mandy si concentrò sulla mente della sorella e Vanya sul rumore del bicchiere.

Improvvisamente, esso scoppiò.

-Molto bene.- commentò suo padre.

Le due bambine si sorrisero, ma non sarebbe stato così per sempre.

Infatti, arrivò il giorno che a Vanya toccò fare tutto da sola.

Mandy era comunque presente per sicurezza.

-Sei pronta?- le domandò Reginald.

Vanya annuì e chiuse gli occhi per aprire bene la mente e prepararsi a sentire il primo suono.

Ma poi, qualcosa andò storto.

I bicchieri iniziarono a rompersi uno ad uno.

-Numero 7, fermati!- ordinò luomo.

-Non ci riesco!- balbettò Vanya, spaventata.

-Numero 8, fa qualcosa!-

Mandy cercò di concentrarsi sulle emozioni della sorella, ma era fin troppe: era così confusa e terrorizzata, che non riuscì a fare niente. -Non posso!-

Tutto dun tratto, un lungo vetro balzò per aria e colpì Mandy dritto sul volto.

Il caos cessò quando Vanya vide che aveva fatto del male alla sorella.

La guancia di Mandy iniziò a bruciare e intervenne subito Grace, che la portò in cucina per medicarla.

Le tolse il vetro conficcato nella carne e le mise dei punti, il dolore era atroce.

-Rimarrà una cicatrice, tesoro, mi dispiace.- le disse Grace.

Mandy divenne furiosa con Vanya, laveva sfregiata per tutta la vita.

-Mandy, mi dispiace tanto.- intervenne lei, entrando nella stanza con tristezza.

-Vattene Vanya, sei un mostro.- gli disse laltra, con disprezzo.

Sir Reginald afferrò il braccio di Vanya e la portò via.

I fratelli e le sorelle non la videro per giorni: il loro padre gli disse che era malata e che doveva stare in quarantena.

Qualche sera dopo, mentre Mandy stava per mettersi a dormire, si presentarono nella sua stanza suo padre e sua sorella Allison.

-Che succede?- domandò lei, mentre la sorella le si avvicinava.

-Fallo, numero 3, avanti.- le disse luomo.

Allison guardò bene negli occhi di Mandy, come per ipnotizzarla. -Ho sentito delle vociTu non ti ricorderai mai dellaccaduto e la tua cicatrice, sarà solo la causa di un incidente.-

Ora.

Numero 5 consegnò un biglietto dritto nelle mani di Allison.

-Harold Jenkins?-

-E chi sarebbe?- domandò Mandy.

-Non lo so ancora. Quello che so è che lui è il responsabile dellapocalisse e dobbiamo trovarlo.- rispose 5.

-Quindi sai solo il nome. In città potrebbero essercene decine di Harold Jenkins.- commentò Diego.

-Allora dobbiamo iniziare subito a cercare!- esclamò 5.

-Sono lunica ad essere un po' scettica?- continuò Allison. -Insomma, come fai a sapere tutte queste cose su questo Jenkins?-

-Vi ricordate i tipi i maschera che hanno attaccato laccademia? La Commissione li aveva mandati qui purché mi impedissero di cambiare quello che sta per succedere.-

-La Commessione cosa?-

-Il mio ex datore di lavoro: controllano il tempo e lo spazio e fanno sì che le cose che devono accadere, accadano. Loro pensano che lApocalisse ci sarà tra 3 giorni. Sono stato allinterno della Commissione e ho intercettato un messaggio che era destinato a quei due squilibrati: proteggere Harold Jenkins.-

Luther, Diego e Allison si guardarono abbastanza confusi.

-Tutto questo è insensato.- commentò la donna.

-Le nostre vite sono insensate: Klaus parla con i morti e ha un evidente sintomo di astinenza.- commentò numero 5, notando che numero 4 se ne stava sul divano, stringendo il bracciolo come fosse un water per vomitarci dentro.- E Luther crede di nascondere il fatto che è uno scimmione con quel cappotto che porta.- continuò.-Dobbiamo fare qualcosa.-

-Beh, ma lultima volta che ci abbiamo provato siamo morti tutti. Come credi di cambiare le cose, adesso?- intervenne Mandy.

-Perché adesso ci sono io e abbiamo il nome del responsabile.-

Ci volle qualche minuto prima che lintera famiglia si convincesse.

-Va bene, fermiamo il bastardo.- disse Allison.

-So io dove potremmo trovare qualche informazione.- continuò Diego. -Klaus e Mandy, venite con me.-

-SI, ehm..- borbottò Klaus, alzandosi a fatica. -Io credo che passerò, non mi sento molto bene.-

-Luther?-

-Io voglio restare qui e cercare fra i file di papà. Credo che centri qualcosa col mio viaggio sulla Luna.- rispose numero 1. -Mi aveva detto di stare attento alle minacce, secondo me cè qualche collegamento.-

-Aspettate, aspettate!- esclamò Vanya. -Ma non vi rendete conto che tutto questo è assurdo? La fine del mondo, Harold Jenkins, ma di che state parlando? Sentite, io devo fare un concerto..-

-Ti sei sempre estraniata da noi e lo fai ancora.- commentò Mandy.

-Era colpa di papà, Mandy.-

-Sei adulta, Vanya, non puoi più dare la colpa agli altri dei tuoi problemi.- le disse, guardandola dritto negli occhi. -Fai come vuoi, il mondo finisce tra 3 giorni. Quindi, sai cosa? Fai quello che ti piace e stai col tuo uomo.- sospirò, facendo cadere le braccia lungo i fianchi. -Ti consiglierei questo, a me non è stato concesso lo stesso privilegio.-

Detto questo, Mandy seguì Diego e Numero 5 alla stazione di polizia, probabilmente numero 2 aveva qualche amico allinterno.

-Ecco qua.- disse, rientrando in auto dagli altri con un fascicolo alle mani. -Ero sicuro che questo Jenkins sia schedato, dovevo solo mettere le mani sul suo file.-

Quando aprì la cartellina, tutti notarono dala foto e che avevano già visto Harold Jenkins.

-Oh Mio Dio. Harold Jenkins è Leonard.-