12° Capitolo

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NOTA: Capitolo Revisionato.

NOTA: Capitolo Revisionato

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27/12/2004 - New York

Nascere vampiri - al contrario di ciò che si pensasse - comportava innumerevoli responsabilità che io - dal canto mio - volevo evitare a qualunque costo.... In parte ci riuscì, ma ben presto queste si accumularono sulle mie spalle non lasciandomi via di fuga.

Sommerso, ormai, dalle incalcolabili incombenze mi sentì sempre più soffocare finendo col dover scappare e trovare rifugio in un'altra città.

Le prime complicanze non tardarono ad arrivare con la potenza di una tempesta e senza interposizioni mi ritrovai a dover lottare, ancora, per la mia esistenza.

Vagabondai per secoli sopravvivendo al mondo fino a incontrare lei, colei che, letteralmente mi salvò da me stesso - e ovviamente - anche da altre specie.

La prima volta ero ancora restio nel fidarmi di una della sua razza, ma l'unica cosa che mi chiese in cambio fu l'avere la mia amicizia. Dovevo riconoscere che grazie a lei non ero più l'uomo che pensava esclusivamente a se stesso, fregandosene di tutto quello che mi circondava, ero fottutamente migliorato.

Nella mente mi balenò il ricordo di quando ero scampato, per l'ennesima volta, alla morte e, sempre grazie a lei. Eppure quando compresi che fosse perita per una mia colpa, fu come se mi avessero strappato il cuore marcio dal petto con eccessiva violenza.

Io... sarei dovuto morire fra quelle fiamme magiche. Nel corso dei secoli i sensi di colpa cominciarono a logorarmi dentro come un potente acido.

In seguito, cercando di abbandonarmi alla morte, fui salvato in extremis - quella volta - da un gruppo di vampiri, affiliati di un'organizzazione di cui dei lupi erano a capo.

All'inizio fui confuso e - fatemelo dire - parecchio scettico, ma nonostante i miei secoli, tutto poteva essere... infondo nessuno possedeva la stessa mentalità.

Le informazioni che mi concessero erano poche, tuttavia veritiere. Già in passato avevo avuto modo di udire voci riguardanti un clan che si prodigava a salvare femmina Alpha.

Unirmi a loro fu una benedizione poiché io avevo la possibilità di redimermi dai miei errori ed espiare le mie colpe aiutandoli nella loro grande impresa.

Rammentavo che durante i lunghi viaggi alla ricerca delle femmine Alpha rimaste al mondo, m'imbattei in alcune tracce che conducevano a una lupa che nessuno era capace di catturare.

Col passare dei mesi scoprì che la lupa - altre non era - che la mia Morgan - viva e vegeta - ed io ero veramente felice. Nell'istante in cui realizzai di averla trovata fui sul punto di gridare dalla gioia e forse versare qualche lacrima, cremisi, di sollievo nel sapere che respirava invece di trovarsi in compagnia dei vermi sotto metri di terra.

Quando invece i miei occhi si posarono su di lei, avrei anche potuto avere un infarto se il mio cuore non fosse stato quasi immobile nel mio petto. Tuttavia - come mio solito - io non riuscì a manifestarle nulla alché il palmo caldo della sua mano si schiantò sulla mia, quanto fredda, guancia.

L'Ultima Femmina Alpha - Fuggire non è la soluzione {In Pausa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora