Cap 15: Dopo l'arresto di Crouch, bisogna pensare a Minus

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Avviso: a fine capitolo, nel link esterno, allegherò il capitolo della storia "l'amicizia del trio" in cui sarà raccontato cos'è successo quando Harry raggiunge Ron in bagno :))


Moody non era il vero Moody. Quando sono tornato da lui, mi confessò che aveva rapito il vero Moody e che era stato lui a mettere il mio nome nel calice.


Mi voleva morto e io mi ero fidato di lui. Tutti noi.

Mentre mi confessava tutte le azioni abbiette che aveva compiuto, cercò di uccidermi, ma Silente lo fermò con uno Stupeficium.

Quando l'effetto della pozione Polisucco svanì, si svelò il suo vero volto.

Lui era il figlio del signor Crouch. Avevo provato tanta pena per lui. Ero triste quando il padre decise di consegnarlo ad azkaban.

E invece ora lui lo aveva ucciso.

Per fortuna ci pensò Silente a parlare a tranquillizzare Caramell riguardo Codaliscia, altrimenti il dissennatore che baciò Barty Crouch, avrebbe fatto lo stesso anche a lui, se ne avesse avuto la possibilità.

Ancora non riesco a credere che in mezzo a questo gran casino e caos, è scoppiata pure la bomba di Codaliscia. Piton quasi mi ruggì addosso, mentre mi diceva che per venirmi a salvare, avevano lasciato Codaliscia legato, in compagnia degli altri professori e che se fosse successo qualcosa a loro, sarebbe stata colpa mia.

Per fortuna intervenne subito Silente, fermando Piton e ricordandogli che io ho rischiato la vita un mucchio di volte e cosa importantissima, avevo salvato la vita di uno studente.

Piton però a quelle parole sembrava più incavolato di prima, anche se non osava contestare liberamente il preside. Disse che la cosa era ancora più grave perché rischiai di combinare un pasticcio temporale di origini bibliche. Silente mi guardò con dolcezza e mi disse di perdonarlo, perché per lui era una giornata nera. Nello stesso giorno, la notizia della rinascita di Voldemort e del ritorno sia di Sirius , sia di Minus, a Hogwarts, rivederli entrambi lì, non era bello per lui.

A quel punto mi ricordai che Minus quand'era nei panni di topo, era l'animale domestico di Ron, a cui lui teneva molto. Chiesi di lui e mi confermarono che grazie al Veritaserum, ebbero la prova che lui diceva la verità. Voldemort aveva bisogno che il traditore fosse uno dei migliori amici dei miei genitori e individuando in Minus una personalità debole, lo sottopose alla maledizione Imperius oer convincerli a usare lui come custode segreto.

"Era già sotto la maledizione?" chiesi io.
Silente mi disse di sì e aggiunse altro.

"Grazie al Veritaserum, scoprimmo anche un'altra cosa. Una cosa che probabilmente lui non avrebbe mai rivelato di sua iniziativa. Quando Voldemort scomparve, la maledizione Imperius si dissolse con lui."

"Cosa? Ma allora perché non ha detto che era innocente? Aveva paura che non sarebbe stato creduto?"

"In minima parte sì, ma in realtà quello che l'ha mosso a restare sotto le vesti di un topo per tutto questo tempo, è stata...la voglia di espiazione."
"Esp-espiazione?"

"Non ha mai smesso di sentirsi responsabile per la morte dei tuoi genitori. Ad Hogwarts non si è mai particolarmente applicato nelle lezioni e si è sempre rifiutato di imparare l'arte dell'Occlumanzia e i trucchi magici per resistere alla maledizione Imperius. Lui provava un forte rimorso per non averlo fatto e pensò di non meritare nessuna assoluzione. Una vita da ratto era quello che pensava di meritare. Peggio di qualsiasi condanna, non voleva essere perdonato."

Peggio ancora delle parole di Silente, fu vedere e sentire il pianto di Ron, quando gli raccontarono tutto. Lo fecero senza di me. IO forse sarei stato più delicato, forse da me le avrebbe accettate di più...non lo so..

Riuscìì però a convincerlo ad andare da lui. MInus in quel momento era nello studio di Silente.

Io, Hermione e Ron entrammo insieme. Lui non ci guardava, Ron non gli toglieva gli occhi di dosso.

"Se posso guardarlo io in faccia, puoi anche tu." Gli sussurrai all'orecchio, quando eravamo ormai seduti davanti a Silente .

Ron mi guardò in maniera più allucinata che mai, poi scappò fuori dallo studio di Silente sotto lo sguardo nostro e di quest'ultimo.

"Forse dovrei?" cominciò Minus.

"No! è meglio non peggiorare la situazione. Vado io. " dissi tranquillo e sicuro della nostra amicizia. A me non avrebbe cacciato.















Note dell'autrice: il seguito di questo capitolo, lo trovate nel collegamento esterno alla fine di questo capitolo :)) 

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