🥀Thirtysix🥀

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Tirai fuori dalle padelle il cibo che Taeyong aveva preparato per noi, mettendolo nei piatti di me e di Mark, lui era seduto al suo posto, in silenzio, mi guardava e basta.
Mi sentivo al sicuro, nonostante il forte dolore che avevo alla spalla ogni volta che muovevo troppo il braccio.
-Donghyuck- mi richiamò Mark una volta che mi fossi seduto a tavola.
Alzai la testa verso di lui, senza dire niente, senza fare nessun cenno, lo guardavo dritto negli occhi.
-La spalla- disse guardando verso la diretta interessata.
-È ok, l'ho medicata- risposi ignorando le diverse volte che mi aveva fatto molto male.
-Ho sporcato la tua giacca con del sangue, mentre dormivi ho provato a lavarla, ma è difficile mandare via le macchie fredde di sangue, dovremmo portarla in lavanderia- continuai impugnando forchetta e coltello, non se ne parlava di usare le bacchette su un omelette con la mozzarella fusa dentro o formaggio, non sapevo cosa fosse, poco mi importava, stavo morendo dalla fame.
-Dico sul serio, ho visto come ti faceva male quando muovevi il braccio, smettila di dire cazzate e prendi sul serio queste cose- disse riprendendomi, la forchetta mi si bloccò davanti alle labbra.
-Ho un succhiotto sul collo da ben quattro giorni che non se ne vuole andare e colui che me l'ha procurato è proprio davanti ai miei occhi, il quale mi dice di prendermi cura del mio corpo a causa di un... morso... sulla spalla- dissi, era troppo strano da dire, morso sulla spalla, che diavolo... solo un pazzo avrebbe morso un uomo sulla spalla.
-Ok ok scusa, ho esagerato. Ti fa male?- chiese incrociando le braccia appoggiandosi sul tavolo.
-Quale dei due, o tre se vuoi includere la guancia- dissi ridacchiando, lui portò gli occhi al cielo, era da troppo che non gli rompevo le scatole, mi mancava farlo.
-Il succhiotto- disse sbuffando il corvino.
-Non troppo, però come ogni livido se lo tocchi inizia a fare male, ma normalmente nemmeno lo sento, è solo che Bonhwa mi ha preso parte della pelle con il livido mentre mi... mordeva...- risposi, ancora non capivo le azioni di Bonhwa.
Mark ringhiò non appena pronunciai il nome del maggiore.
-Non nominare quel nome- ringhiò rabbioso.
-Cosa ha fatto a tuo fratello? Di che parlavi oggi a casa sua?- chiesi, mi aveva detto che il fratello aveva avuto dei problemi ma non avevamo mai approfondito il discorso.
Mark si prese un attimo di pausa per respirare profondamente.
-Lui ha reso un inferno la vita di mio fratello e della sua ragazza, gli ha reso la vita un inferno perché a lui piaceva mio fratello. Alla ragazza di mio fratello, l'ha stuprata ma non ha ricevuto alcuna pena quando era stato denunciato da lei, nemmeno una multa, niente di niente. Un giorno ci feci a botte in classe sua, ma non sospesero a me, ma solo a lui, perché la prof aveva visto quanto mi avesse provocato e che avesse iniziato lui tutto, anche la rissa. Alla fine mio fratello e la ragazza si lasciarono a causa sua. Ed adesso... avrà sicuramente preso di mira te... ho paura Donghyuck, ho paura che ti possa succedere qualcosa, cosa che è già success in realtà... ma non credo che si limiterà solo al morso, tornerà... non so quando, ma tornerà presto. Ti prego stai sempre con me, finché non risolveremo questa cosa. Denunciarlo sarebbe inutile, ha troppi fondi monetari per non riuscire a scamparsela con avvocati e altro, quindi ti prego, stai sempre con me, qualsiasi cosa succeda, stai sempre con qualcuno di noi- disse stringendo i pugni sul tavolo, guardava la tovaglia grigia del tavolo mentre i denti erano ben in vista dalla rabbia, era veramente spaventato ed arrabbiato, non l'avevo mai visto così prima.
-Mark- lo richiamai facendolo guardare verso di me.
-Promettimi che non farai di testa tua, dobbiamo risolvere questa cosa insieme, ci riguarda ad entrambi- risposi. Ero terrorizzato da quello che aveva appena detto Mark, ma dovevo farmi forte per lui, avevo veramente paura, paura sia per me che per Mark, cosa diavolo mi era saltato in mente di fare quel giorno in quella caffetteria?! Perché non potevi semplicemente farmi gli affari miei senza farmi troppo notare?! Che idiota che sono...
-Promettimi che starai sempre al sicuro, ti prego- disse il corvino guardandomi negli occhi.
Alzai una mano sul tavolo in segno di stretta, lui la prese subito.

-Prometto- pronunciammo in coro, guardandoci negli occhi, per capire se l'altro stesse mentendo.

Che bel casino.

ꜰxᴄᴋ ɪᴛ | ᴍᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora