Gelosia?

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Più Theodore Nott ci pensava, più non gli veniva in mente altra spiegazione per il comportamento assurdo di Draco Malfoy.

"E' interessato a lei..."

Ma come poteva essere? Malfoy interessato alla Granger, ma andiamo!
Eppure per tutto il pomeriggio e la sera, Draco non aveva fatto altro che starsene sdraiato sul letto a guardare il soffitto.
Non aveva fatto una piega neanche quando Blaise, rientrato dall'infermeria, era entrato in camera per prendere le sue cose. Infatti Piton aveva pensato bene di spostare il ragazzo di stanza mettendolo in quella di Tiger e Goyle, per evitare altri problemi tra lui e Malfoy.
Nott si mise il pigiama, spense la luce e si mise a letto, il suo sguardo vagò dalla parte di quello che ora era il suo unico compagno di stanza.

"Draco, dormi? " chiese nel buio.
"No."
"Qualcosa non va? Puoi dirmelo. "
"Assolutamente no. "
"Mmm..."
Nott fece una faccia scettica nel buio della stanza. "Pensi alla Granger? "
Gli arrivò una rispostaccia seguita da un ... "Che vai farneticando? "
"Be', sei in uno stato pietoso da quando sei tornato in stanza oggi pomeriggio, ed a cena hai mangiato poco e nulla." rispose l'amico, accigliato.
"Non ho appetito, tutto qui" rispose Draco, rigirandosi su di un fianco.
Theodore sospirò "E questo ti costringe a guardare il soffitto da ore? Sembri sotto Imperio! "
Si sentì un frusciare di coperte spostate in malo modo.
"La smetti con questa storia? Sto iniziando a seccarmi. " sbottò Malfoy, con voce tesa.
Anche Nott spostò le coperte, voltandosi verso il letto del compagno "Sei tu che devi smetterla con questa storia, nel caso fosse già iniziata..."
Draco grugnì nel buio "Non è iniziato proprio niente e non mi interessa la Granger, cosa non ti è chiaro di questi due concetti? "
Theodore sbuffò, l'unico a cui non erano chiare le cose in quel momento era proprio Malfoy! Anche se forse sarebbe stato meglio non parlarne visto che, grazie a Zabini, Draco era più nervoso ed irascibile del solito in quei giorni. Decise di lasciarlo stare per il momento. "Niente Draco, meglio dormire..." disse in un soffio.
Draco fu felice alla prospettiva di essere finalmente lasciato in pace "Bravo, dormi che domani c'è Pozioni. "
Theodore alzò gli occhi al cielo "Appunto! " rispose rassegnato.
"Eh? "
"Niente, niente. " si affrettò a correggersi, prima di scatenare un putiferio a quell'ora.

Il giorno dopo, a Pozioni, fu la volta delle correzioni delle ricerche.
Furono molti i voti sotto la sufficienza.
Come da prassi infatti, Ron aveva iniziato la sua cantilena di proteste per il voto ricevuto.

"Insomma, Harry! Dove abbiamo sbagliato questa volta per meritarci una S? "
"Non ne ho idea, Ron, ma abbassa la voce!" rispose l'amico, guardando la cattedra preoccupato che Piton li avesse sentiti.
"Eppure pensavo di aver scritto tutto..."

Hermione si girò a fulminare gli amici, se avessero fatto perdere altri punti a Grifondoro, Harry era sicuro che li avrebbe affatturati seduta stante.

"E' inutile, Granger, sono casi persi i tuoi amici..."
La voce melliflua di Malfoy, le ricordò che non era più al banco da sola.
"Sono sicuramente meglio dei tuoi! " rispose lei a tono.
Draco ghignò "Ah... finalmente parli! Pensavo che fossi rimasta sconvolta dalla "E" che abbiamo preso, è stato il voto più alto della classe. Pensavo che una secchiona come te fosse abituata. O sbaglio? "
Hermione tacque.
Aveva deciso di parlare con Malfoy il meno possibile e solo se fosse stato necessario. Era l'unica soluzione che aveva trovato, oltre ad essere quello che volevano Zabini e la Parkinson.
Draco iniziò ad innervosirsi, era dal giorno prima che la Granger si comportava in maniera strana e quella mattina ne aveva avuto la conferma. L'ora di Pozioni era quasi finita e quella stupida frase e "Buongiorno..." erano state le uniche parole che gli aveva rivolto.
Lo evitava, anzi, faceva finta che non esistesse.
Gli vennero in mente le parole di Nott dette la sera prima:
"... sei in uno stato pietoso da quando sei tornato in stanza oggi pomeriggio ..."
Che Theo avesse ragione?
Draco scacciò in malo modo quel pensiero assurdo. Sicuramente era tutto legato al fatto che la Granger stesse nascondendo qualcosa. E lui voleva sapere cosa fosse.
"Potresti anche rispondermi o ti sei montata la testa Mezzosangue zannuta? " gli uscì con cattiveria, anzi, con rabbia.
Non riusciva bene a spiegarsi (o non voleva? ) perché fosse arrabbiato, ma lo era. Non poteva essere ignorato come un comune Babbano, non lui, non Draco Malfoy.
Hermione abbassò gli occhi, "Non mi va di parlare, tutto qui. E smettila di chiamarmi in quel modo! "
"E... tu smettila di ignorarmi, non lo sopporto! " gli sfuggì.
La Grifondoro sentì il suo cuore accelerare.
"Eh? " si girò verso di lui con un groppo in gola.
Malfoy si voltò bruscamente verso la cattedra con uno sguardo scuro.
Anche il suo cuore aveva accelerato il battito.

D come Draco, M come MisoginoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora