23. Non falliva mai nel farmi sorridere

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Alex's pov, ore 3:05 a.m.
Grazie per le lacrime

Penso e ripenso al messaggio che mi ha mandato Piper qualche ora fa in cui mi fa capire che ha pianto per colpa mia.

Ho fatto piangere Piper?
No, non lo sopporterei.

D'altro canto non riesco a spiegarmi questo scoppio d'ira che mi è venuto quando l'ho vista così vicina a quella donna; che sia gelosa è ormai chiaro come il sole, ma evidentemente ho esagerato nel tirare conclusioni affrettate e soprattutto nell'aver accusato Piper di nascondermi qualcosa.

Non riesco ad aspettare domani, devo andare da lei subito.

Non riuscendo, ovviamente, a prendere sonno, mi alzo dal letto, prendo le mie cose e vado diretta a casa di Piper, per chiarire tutto.

Poco dopo
Sto bussando già da qualche minuto alla sua porta, ma lei non mi risponde.
Riconosco che sono le tre di notte e magari lei non apre per timore di qualche ladro o chi altri, oppure sta semplicemente dormendo e non mi sente.

No, dalla porta intravedo una luce accesa, ciò significa che è sveglia e mi ha sentita.
Per evitare fraintendimenti, dunque, prendo il cellulare e le mando un messaggio

Aprimi, sono io

l'ha appena visualizzato, a momenti dovrebbe venire ad aprimi ma così non è.
Non vuole proprio vedermi, ma io non mi arrendo, busso ancora, ancora e ancora, fino a quando, spazientita, viene finalmente ad aprire

«parliamo un attimo» le dico infatti appena mi apre, notando immediatamente come avesse gli occhi gonfi e arrossati.

Stava piangendo, ancora.
Cazzo.

«non ho niente da dirti, vai via» mi risponde lei, cercando di chiudermi la porta in faccia ma io la fermo con la mano, rimanendo comunque fuori e non volendo entrare
«Piper, ti prego» dico infatti sussurrando perché l'eco qui fuori è abbastanza forte e potrei disturbare i vicini «ascoltami» aggiungo ancora, usando più forza e aprendo nuovamente la porta.

Lei non mi guarda, ha, infatti, lo sguardo basso e la mano sulla porta, pronta a chiuderla nuovamente.
Prima che lo faccia, però, con il pollice le sfioro delicatamente il viso, asciugando un'altra lacrima che stava già iniziando a scendere
«vattene» mi risponde però lei, mandando via con rabbia la mia mano dal suo viso tramite un piccolo schiaffo e chiudendo la porta, lasciandomi così là fuori, senza che mi avesse dato alcuna possibilità di parlare.

Dopo qualche minuto in cui sono rimasta immobile davanti alla sua porta chiusa, annuisco nervosamente e vado via.

Il giorno dopo
È la decima volta che provo a chiamare Piper al cellulare, ma prontamente mi stacca la chiamata e mi fa innervosire ancora di più

«la finirà mai di fare la bambina?!» urlo spazientita a Nicky, la quale sta cercando in tutti i modi di non ridermi in faccia «cazzo!» urlo ancora, posando con forza il cellulare sulla mia scrivania e alzandomi dalla mia postazione per affacciarmi alle grandi vetrate del mio ufficio e cercando di farmi passare il nervosismo
«dalle i suoi tempi, lo sai com'è fatta» mi risponde la mia amica sorseggiando il suo caffè «piuttosto, chi era quella donna?»

«non lo so, ho solo visto che stava da sola con Piper lì fuori, avranno sicuramente parlato»
«e quindi? Stavano parlando ma questo non signif...» non finisce però di parlare perché le squilla il cellulare «scusami Vause, mi vedo con una persona ultimamente» dice ancora leggendo il messaggio che le è appena arrivato e sorridendo maliziosamente «si chiama Lorna»

Lorna? Perché non mi è nuovo questo nome?
Dove l'ho già sentita?

«aspetta» dico poi girandomi verso la mia amica, credo mi sia accesa immediatamente una lampadina geniale «Lorna Morello per caso?»
«sì cazzo, conosci Lorna e non quella donna super sexy che flirtava con la tua ragazza?»

Shall I compare thee to a summer's day?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora