capitolo 2°: un albero per amico

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L'8 Giunio.  Finalmente era finito il primo anno di asilo.  E finalmente non rivedei  più la "sanguisuga" per un po di mesi.

Oggi ho  compiuto i miei  quattro anni. Ma era un festeggiamento diverso.

Un compleanno strano,  a cui mi fecero gli auguri solo i miei genitori. Non feci né la festa né invitai le mie amiche.

Non sapevo ancora che sarebbe stato l'ultimo compleanno, ma quel giorno  fu il più triste della mia vita. Mia madre si ammalò gravemente,  e tutti i giorni io e mio padre andammo a trovarla in ospedale.

Una domenica ero nella sala solo io e mia madre,  che era a letto. Io ero triste,  così anche lei.  Mi disse che per qualsiasi cosa succeda mi dovevo rivolgere al.....e non mi disse altro. Non fece in tempo neanche a finire la frase, che ella si addormentò in un sonno profondo che sarebbe durato in eterno. Caddi in ginocchio vicino al suo corpo. Le diedi un bacio, e poi notai : c'era un sorriso sul suo viso, capii che era felice,  felice di avermi fatto da madre. Uscì dalla sala con gli occhi colmi di lacrime e andai da mio padre,  che stava piangendo anche lui. Quelle erano lacrime fredde. Di ghiaccio. Non di gioia come aveva pianto quando mia madre mi mandò alla luce.

Ritornammo a casa. Tristi. Io corsi vicino al mio secondo albero nel mio giardino. Sì,  avevo due alberi,  uno nel cortile dell'asilo e uno a casa mia. Corsi ai suoi piedi e piansi.

Ad un certo punto,  l'albero incominciò a muoversi,  mosso dal vento, e calò una foglia tra le mie mani. Guardai la fragorosa pianta,  avevo la sensazione che mi stesse dicendo:" tirati su il morale,  e ricorda che se avrai bisogno di qualcosa,  in futuro avrai un amico con cui consolarti". Ma non capii molto chi sarebbe stato questo amico, così mi vennero in mente le parole che mi disse mia madre prima di abbandonarci.  Anche lei mi aveva detto che dovevo rivolgermi a qualcuno, ma non fece in tempo a dirmi chi. Avevo ormai intuito che sia l'albero e sia mia madre volevano dirmi qualcosa. Qualcosa come.....se la mamma aveva anche lei un contatto con  la pianta...come se lei quand'era piccola aveva vissuto la mia vita....

Tutto questo era strano.

la ragazza che sussurra al ventoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora